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ARCHIVIO OTTOBRE 2001

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31 ottobre 2001

'The issue is not how tall a skyscraper should be but whether it's worth the space it takes up on the ground. Norman Foster's design for the new Hearst Corporation headquarters is brilliant. The design is a work of architecture, not a piece of real estate. It helps clarify the distinction between the two. And it will reveal to disbelieving eyes that architecture is still a possibility in New York. Sul New York Times Herbert Muschamp commenta il progetto di Norman Foster per la sede della Hearst Corporation, entusiasmante esempio di architettura contemporanea in grado di trasfigurare l'esistente di cui costituisce l'ampliamento. Tra i padri dell'integrità progettuale che traspare dall'edificio di Foster, Joseph Paxton e il suo Crystal Palace.

 

31 ottobre 2001

Italia Oggi recensisce brevemente il volume edito da Skira 'Piero Sartogo, Nathalie Grenon. Architettura', che riassume l'attività progettuale dei due architetti passando in rassegna il loro ruolo nel panorama internazionale e l'opera, dalla quale spiccano il recente progetto per la sede dell'ambasciata d'Italia a Washington, la sede della Banca di Roma e il negozio Bulgari a New York, il centro espositivo Nissan e la sede dell'Ordine dei Medici a Roma.

 

30 ottobre 2001

Si svolgerà a Roma, a partire dal prossimo 5 novembre, in programma transalpinarchitettura, architetture fra Italia e Svizzera, a cura di Alberto Alessi. L'iniziativa è stata realizzata per meglio conoscere ed approfondire l’attuale evoluzione del progetto d’architettura in Svizzera, ed accrescere uno scambio e un confronto con ciò che avviene in Italia. Una serie di tavole rotonde tematiche -la prima si svolgerà il 15 novembre a Roma- hanno lo scopo di individuare, nella dinamica aperta del confronto geografico e culturale, le specificità e le similitudini del fare architettura oggi. Alle tavole rotonde è collegata una mostra -Roma, galleria AAM, dal 5 novembre- che illustra il lavoro progettuale e teorico dei diversi architetti partecipanti agli incontri. Gli architetti elvetici invitati a partecipare alla prima edizione di transalpinarchitettura sono fra i segnalati al premio Borromini giovani. Le posizioni molto diverse, talvolta addirittura antitetiche, garantiscono una pluralità di vedute necessaria ad una vera discussione. Alle tavole rotonde sono invitati volta per volta anche architetti e intellettuali legati ai diversi luoghi nei quali si svolgeranno le varie tappe dell’iniziativa. Il programma completo in ARCH'IT eventi.

 

29 ottobre 2001

'Fin dalle prime elaborazioni del progetto, la soluzione al problema era secondo noi legata alla nostra capacità di proporre un'architettura come una forma organica che non contrastasse le regole di un ambiente naturale. La cosa curiosa è che uno zoo, con la sua attenta organizzazione degli ambiti espositivi, la sua scientifica e rigorosa programmazione giornaliera, stagionale ed annuale, assomiglia più ad una impresa indistriale che ad un habitat originario. È il modo in cui l'Occidente vede la natura; diverso dal vero ambiente naturale...'. Raffi Tomassian presenta il Kids' Shop dello Zoo di Cincinnati. Astrazione sul movimento animale, spazio convulso, nella struttura realizzata insieme a glaserworks. In ARCH'IT architetture.

 

28 ottobre 2001

L'inserto Domenica de Il Sole 24 ORE riporta, a firma di Vladimir Sapozhnikov, le nuove misure urbanistiche applicate alla città di Mosca. Dopo la tragedia di New York si accende il dibattito tra gli urbanisti russi. Il sindaco Luzhokov -riporta il Domenicale- ha sottolineato il fatto che "la nuova legge non significa il divieto totale di costruire dentro le zone protette, ma introduce un sistema di rigido controllo dele caratteristiche architettoniche, in primo luogo l'altezza dei nuovi edifici". Sullo stesso inserto, nella pagina dedicata all'arte, Angela Vettese presenta il caso del parigino Palais de Tokyo, progettato da Lacaton e Vassal. La nuova struttura espositiva, 'rivolgendosi criticamente contro i megamusei dell'ultima generazione',  mostra dei validi elementi di distinzione.

 

28 ottobre 2001

'A sophisticated local and international audience is prepared to see how a great modern city could possibly wrap its imagination around money and death, ice cream and fate, success and terror. That audience is willing to wait. There is no rush to satisfy its expectations, certainly not while the world is still at war. The city is not a video game. Eros and Thanatos are in the air, along with heroism, connection to others, sacrifice, self-deception, grandiosity, paranoia and greed. At this early date, why should we think that any of these drives are ready to be contained?'. Herbert Muschamp, dalla pagina domenicale Arts del New York Times, riflette su 'Power, Imagination and New York's Future' nel futuro della metropoli colpita dagli attacchi dell'11 settembre.

 

28 ottobre 2001

'L'obiettivo che Giorgi persegue è quello dell'utilizzo delle possibilità offerte dal principio della contaminazione. Attraverso tale posizione ibrida, egli cerca di scoprire un sentiero transitabile per il proprio linguaggio, omogeneo il più possibile con la nostra cultura e con le nostre tradizioni. L'opera sembra consapevolmente percorrere una indeterminabile linea di margine tra la dissoluzione della forma e l'aspirazione ad una sua possibilità ricostruttiva...'. Michele Costanzo presenta il progetto di Vincenzo Giorgi, elaborato con Annarita Cornaro e Valerio de Divitiis, per il Centro di riabilitazione e formazione per portatori di handicap psico-fisici a Roma. In ARCH'IT architetture.

 

28 ottobre 2001

In Horror Vacui (dedicato a Piero Lo Sardo), Domenico Cogliandro mostra alcuni dei pezzi presi dalla rete e collezionati. Parole scritte e buttate, che tendono ad essere dimenticate. 'Alcuni di noi hanno delle ritrosie -scrive Cogliandro- a diventare adulti, bene, continuando un gioco che da bambini veniva meglio perché, non sospinti a destra e sinistra dall'attività lavorativa, ci si poneva con passione dinanzi ad un luogo che era costituito da una sola coordinata: la collezione di cose. Tengo per me una cosa, ne ho due, ne ho dieci, ne ho cento. Una canzone teatrale di Gaber ritorna sul tema dicendo "io ho un pelo"...'. In ARCH'IT files.

 

27 ottobre 2001

Su l'Espresso di questa settimana Massimiliano Fuksas parla dell'inaugurazione del sesto museo della Fondazione Guggenheim, avvenuta a Las Vegas in presenza di Tom Krens. Settemila i metri quadri nel progetto di Koolhaas. 'Las Vegas -aggiunge Fuksas- ha circa 35 milioni di visitatori l'anno; è meglio, pare, portare le opere ai turisti che Maometto alla Montagna. E questo senza alcun eccesso di "moralismo"...'. Dalla rassegna stampa IUAV.

 

27 ottobre 2001

'Il Ministro sono io'. Il sottosegretario Vittorio Sgarbi interviene a Firenze al convegno "Quale museo per quale pubblico?" sorprendendo la platea ed il Sindaco Domenici che attendeva la visita del Ministro Urbani. "Del resto lui non metterebbe mai bocca -ha affermato Sgarbi- su questioni come i Grandi Uffizi avendo io, sin dai primi giorni, le deleghe per le grandi imprese; né mai metterebbe bocca su una questione come l' uscita dagli Uffizi progettata da Isozaki su cui io sono responsabile e confermo il mio giudizio negativo, almeno sulle volumetrie dell' opera, come ho già detto allo stesso Isozaki". Paolo de Anna sul quotidiano La Nazione: 'Sul progetto per l'uscita degli Uffizi, che Sgarbi ha definito con una categoria freudiana («anale») e una platonica («da pederasta»), l'architetto giapponese che ha vinto il concorso porterà in novembre a Firenze un nuovo disegno. Ieri il presidente della Regione Martini ha ricordato che la gestione autonoma non è idea sua ma è una proposta di tutte le regioni italiane e ha invitato Sgarbi, che ha accettato, a un confronto...'. Mara Amorevoli su la Repubblica, in cronaca. Wanda Lattes su Il Corriere della Sera.

 

27 ottobre 2001

Ancora aperto il dibattito sull'Ara Pacis. Secondo Vittorio Sgarbi che boccia senza appello il progetto di Richard Meier, 'deve essere spostata in un museo'; su la Repubblica. Luca Brugnara su Il Messaggero. Annalisa Terranova su Il Secolo d'Italia. Donatella Trotta su Il Mattino.

 

26 ottobre 2001

I Primi commenti della stampa sulla nomina di Deyan Sudjic alla direzione della 8. Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia. La notizia in un riquadro sul quotidiano la Repubblica oggi in edicola. Su La Nuova Venezia il commento di Enrico Tantucci '...inevitabile -dopo le polemiche- sarà il confronto a distanza con la manifestazione curata due anni fa da Fuksas, anche se il tema della Biennale Architettura 2002 non è stato ancora reso noto'.

 

26 ottobre 2001

Caso Ara Pacis. Lo racconta Francesco Rutelli nel libro che riassume l'esperienza da Sindaco e che dedica spazio al progetto dell'intervento di Richard Meier messo in discussione da Vittorio Sgarbi. Su Il Messaggero di oggi. La posizione del sottosegretario è sostenuta da Il Secolo d'Italia e da l'Avanti, mentre lascia indifferente l'Osservatore Romano. La notizia anche su Il Tempo, cronaca di Roma, e su la Repubblica, cronaca, dove compare un commento di Vittorio Gregotti a sostegno dell'architetto americano. Dalla rassegna stampa del Ministero per i Beni e le Attività Culturali.

 

26 ottobre 2001

Sul quotidiano Le Monde, Frédéric Edelmann riporta la notizia della vittoria, da parte di Tadao Ando, del concorso per la costruzione di un museo d'arte contemporanea al centro dell'île Seguin, a Parigi, dove sorgeva la fabbrica Renault. E commenta: 'Sauf nouvelles surprises, toujours possibles, c'est donc la fin de la période chahutée qui a marqué cette difficile opération d'aménagement où devaient être pris en compte la volonté exprimée, à travers leur maire, par les habitants de Boulogne, les intérêts fonciers de Renault, propriétaire des terrains, et la dimension patrimoniale et paysagère de l'île Seguin. Sans revenir sur les nombreuses consultations et concours avortés ni sur les mariages forcés et souvent malheureux qui ont jalonné l'épopée Billancourt, il faut cependant rappeler l'intervention de Jean Nouvel, le 6 mars 1999, dans ces mêmes colonnes pour la sauvegarde du "krak des ouvriers", le grand navire de l'île Seguin que d'autres voyaient comme le "Sing Sing des prolétaires"...'.

 

26 ottobre 2001

Sulla vittoria di Tadao Ando al concorso per l'Ile Seguin a Parigi scrive anche Hervé Gauville, sulle pagine di Libération: 'Que sera la Fondation Pinault, qui devrait ouvrir ses portes en 2005 et couvrir environ un tiers de la surface de l'Ile Seguin? Le choix d'Ando, pour la simplicité pure de ses formes et de ses volumes, indique probablement la réponse. La Fondation sera un musée, beau et classique...'.

 

25 ottobre 2001

'Una exposición en Barcelona rescata el valor de un elemento arquitectónico en decadencia'. Così titola El Pais nel presentare, a firma di Agustì Fancelli, la mostra curata da Óscar Tusquets aperta oggi al CCCB di Barcellona. 'No se trata de una exposición de arquitecto, con muchos planos y documentos fotográficos. En absoluto. Tusquets asegura que no ha pretendido trazar una historia exhaustiva de la escalera como elemento arquitectónico. Más bien ha optado por 'sugerir antes que convencer, enamorar antes que informar'. Y esto lo consigue a través de documentos, maquetas, obras de arte y fragmentos de películas que ilustran cada uno de los 15 tipos de escaleras según él existentes: de tramo recto, de tramos paralelos, imperiales, suspendidas, adosadas a las paredes, imposibles, etcétera...'. Vedi la nota di Michele Bonino in ARCH'IT sopralluoghi.

 

25 ottobre 2001

Teresa Sesé, su La Vanguardia, introduce l'opera di Mario Bellini, esposta all'interno della mostra 'Las islas urbanas de Mario Bellini. Entre arquitectura y diseño' esposta al FAD di barcellona. Bellini, scrive Teresa Sesé, 'cree que compaginar ambas disciplinas no sólo no le comporta ningún problema de esquizofrenia, sino que las dos forman parte de un mismo discurso cuyo receptor no es otro que el habitante de la ciudad. "Les aseguro que a ese ciudadano al que le gusta tener una buena butaca en su casa, que coge con frecuencia el autobús, trabaja en una oficina y contempla edificios mientras pasea, la diferenciación entre categorías le importa muy poco", argumenta...'.

 

25 ottobre 2001

Caso Ara Pacis: il Comune di Roma sblocca il cantiere. Sarà bandito un concorso internazionale per la risistemazione di piazza Augusto Imperatore. Intransigente ed ostinata l'opposizione di Vittorio Sgarbi: 'Non consentirò che venga portata a termine una sciocchezza del genere...'. Lilli Garrone su Il Corriere della Sera, in cronaca di Roma, dove compare anche una intervista al sottosegretario. C. Marincola su Il Messaggero. Francesca Giuliani su la Repubblica, cronaca di Roma. Natalia Marra su Il Tempo, cronaca di Roma. Una lettura diversa è offerta da Il Secolo d'Italia e dal commento dello stesso Sgarbi, dalla colonna riservatagli quotidianamente da il Giornale. Dalla rassegna stampa del Ministero per i Beni e le Attività Culturali.

 

25 ottobre 2001

Si svolgerà domani, venerdì 26 ottobre, presso la Facoltà di Architettura di Firenze, all'interno del complesso di Santa Verdiana, l'incontro 'Bruno Zevi: Maestro di domani'. Parteciperanno all'iniziativa con interventi e testimonianze Antonino Saggio, Paolo Ferrara, Sandro Lazier, Luigi Prestinenza Puglisi, Franco Purini, Alessandra Muntoni, Francesco Cirillo. Maggiori informazioni in ARCH'IT convegni.

 

25 ottobre 2001

Il Consiglio di Amministrazione della Biennale di Venezia ha proceduto ad affidare l'incarico per la realizzazione della prossima 8. Mostra Internazionale di Architettura a Deyan Sudjic. Critico, curatore di mostre e redattore. Ha scritto diversi libri sull'architettura, organizzato una serie di mostre di successo, e scritto ampiamente sull'architettura e il design sia per un pubblico generico in quotidiani nazionali, sia per la stampa specializzata. La sua esperienza manageriale include la fondazione della premiata rivista "Blueprint", della quale è stato prima redattore e poi direttore editoriale. Ha avviato anche altre riviste tra cui "Tate" e "Eye". Per quattro anni è stato direttore del progetto "Glasgow 1999 UK City of Architecture", per cui ha ricevuto dalla regina Elisabetta II l'onorificenza di Ufficiale dell'Ordine dell'Impero Britannico per i servizi resi all'architettura. Dal maggio 2000 è direttore di "Domus Magazine" e dal febbraio 2000 critico per l'architettura per il quotidiano "The Observer".

 

25 ottobre 2001

In ARCH'IT files, Francesca Pierpaoli scrive sull'edizione 2001 del congresso ICSID (International Council of Societies of Industrial Design) recentemente svoltosi a Seoul. Il congresso -scrive Francesca Pierpaoli- 'ha avuto un taglio decisamente filosofico, teorico espresso già dal titolo "Exploring Emerging Design Paradigm, Oullim". All'Oullim, ovvero l'armonia che si ottiene mescolando insieme fattori diversi, erano collegati tre sub-concetti: diversità, network e condivisione (diversity, network, sharing). Al di là degli aspetti meramente commerciali e industriali –peraltro non del tutto ignorati dai vari speaker, solo lasciati in secondo piano– si è cercato di creare nuovi orizzonti e nuove aperture al lavoro dei designer, facendo ricorso a concetti quali lo Zen e Sang-Saeng...'.

 

24 ottobre 2001

Sulle pagine di The Moscow Times, Sami Hyrskylahti intervista il ventottenne architetto Dmitry Melentev, di San Pietroburgo. La formazione, la pratica professionale, i riferimenti culturali sono gli argomenti al centro dell'incontro. '...when asked to mention an example of fine architecture built in post-Soviet St. Petersburg, Melentev remains silent. "One could say that [for the past 10 years], artistic quality has gotten worse. Now everybody just wants to stylize," Melentev sadly claims...'.

 

24 ottobre 2001

Il quotidiano giapponese Daily Yomiuri commenta il connubio moda-architettura, prendendo spunto dal recente progetto di Tadao Ando per il milanese Teatro Armani. 'A 100-meter-long bare concrete corridor that leads from the front of the building to the theater, which has a capacity of about 700 and is equipped with high-tech gadgetry, provides the feeling of a simple, minimalist and mysterious space...'.

 

24 ottobre 2001

Jay Merrick scrive su The Independent a proposito dell'assegnazione dello Stirling Prize del RIBA, avvenuta ieri sera. 'The Eden Project in Cornwall was unexpectedly defeated by a different kind of tourist attraction, the Magna Centre in Rotherham...'. L'opera di Chris Wilkinson 'was created within the long defunct Magna steelworks and retains many of its industrial structures. The steelworks was built at the end of the First World War to make armaments and later became the biggest steel melting shop in the world. It closed in the 1970s...'.

 

24 ottobre 2001

'La ciudad de Oporto no podía culminar su año como capital europea de la cultura sin rendir homenaje a uno de sus hijos predilectos y una de las figuras más importantes de la arquitectura moderna, Álvaro Siza Vieira. Las ciudades de Álvaro Siza constituye la primera gran retrospectiva realizada en Oporto sobre el arquitecto portugués y muestra su capacidad camaleónica para captar el ambiente y la cultura de las ciudades...'. La città di Oporto dedica una importante retrospettiva all'opera di Álvaro Siza Vieira,ospitata all'interno della Caixa Geral de Depósitos a cura di Carlos Castanheira. Javier Garcìa presenta l'iniziativa su El Pais.

 

24 ottobre 2001

Su La Stampa, Paolo Ceccarelli introduce l'opera di Matteo Pericoli dedicata alla città di New York, esposta al New York Historical Museum e pubblicata su di un libro illustrato, Manhattan Unfurled, pubblicato dalla Random House. 'Per natura illustrativa e sciagurata combinazione storica -scrive Ceccarelli- il dispiegamento di Manhattan costringe oggi a pensare anche a quanto, di spaventosamente enorme, poteva accadere solo in quel luogo nel mondo. Neanche a farlo apposta, le due torri del World Trade Center le si incontra sulla punta, all'inizio, svettanti sul distretto finanziario. E anche sulla carta atterrisce il pensiero che non ci sono più, sradicate, ridotte un cumulo di macerie fumose e puzzolenti...'.

 

24 ottobre 2001

Il quotidiano l'Unità propone oggi una pagina dedicata all'architettura ed al tema della 'Città di vetro'. Renato Pallavicini parte da Bruno taut e Paul Sheerbart per istruire un percorso nella storia dell'architettura moderna ed il trasparente materiale e per giungere a prendere in considerazione casi contemporanei come il progetto per il Centro Congressi all'EUR di Massimiliano Fuksas, la Mediateca di Sendai di Toyo Ito, la Maison Hermès a Tokyo di Renzo Piano. Accanto a queste icone della contemporaneità Vittorio Gregotti interviene sulle finalità della tecnica, concludendo che ...'oggi nell'era dell'estetizzazione tecnologica diffusa è sempre più difficile per le arti e per le tecniche sottrarsi alla condizione di dispersione della propria energia nel mondo freddo dell'elettronica ornamentale. Le reti dell'informazione ed i suoi automatismi tendono a sostituire non solo le procedure delle tecniche materiali, ma anche quelle estetiche e persino quelle sociali...'.

 

23 ottobre 2001

Al Centre de Cultura Contemporánia de Barcelona apre la mostra Réquiem per l'escala, curata e allestita da Oscar Tusquets. Ne parla Michele Bonino in ARCH'IT sopralluoghi. '...piuttosto che proporre un percorso storico o geografico, la mostra si organizza intorno a tredici modelli di scale riprodotte in dimensione naturale e percorribili, in modo da permettere al visitatore di capire “muscolarmente” le loro curiosissime differenze formali e spaziali. Distribuite lungo un percorso lineare di quasi 120 metri, danno accesso alle diverse sezioni della mostra, “famiglie” di scale che esse rappresentano: la scala rettilinea, da quella di un paio di scalini a quella monumentale...'.

 

21 ottobre 2001

Il New York Times presenta uno dei tre progetti finalisti del concorso indetto all'inizio dell'anno per la progettazione della nuova sede dell'Eyebeam Atelier in Chelsea. Nella lettura di Herbert Muschamp il progetto elaborato da Elizabeth Diller e Ricardo Scofidio è 'the first piece of architecture to deal seriously with the idea of blue. Jean Nouvel has some great blues going on in his design for the Broadway Hotel in SoHo. But Nouvel's colors have more to do with cinematography than digital process. For Eyebeam, blue unmistakably evokes the blue screen used to create special effects. It is an emblem for placelessness, for a weightless, infinite and provisional void waiting to be filled with synthesized locations. As a pop cultural device, the blue screen also carries connotations of Miles Davis, Polynesian cocktails and television ads for Caribbean resorts. The cascading flow of interior space recreates water, the universal solvent'.

 

20 ottobre 2001

Su Libération, Elisabeth Lebovici presenta la mostra dedicata dal musée de Grenoble a 'Le purisme à Paris, l'Esprit nouveau'. 'Il faut une certaine dose de courage et d'opiniâtreté pour mobiliser les forces (et les salles) d'un musée afin d'explorer à fond un mouvement artistique qui dura en tout et pour tout sept ans. Et qui ne rassembla que de deux hommes ! Telle est cependant l'option choisie par le musée de Grenoble. Après celui de Los Angeles, il se consacre cet automne au purisme à Paris. Ce mouvement (pas une mode ou une tendance) agite cependant des thèmes beaucoup plus larges, comme : qu'est-ce qu'on fait après une guerre? Comment faire de l'art après un conflit mondial? Qu'est-ce que reconstruire? Ne pas mentir : les deux hommes qui élaborent la «plastique pure» en 1918, Amédée Ozenfant (né en 1886) et Charles-Edouard Jeanneret (né en 1887 en Suisse), la conçoivent en termes de relation à une tradition née en France: celle du cubisme...'.

 

20 ottobre 2001

'Reading the city as a novel has long been part of urban dwellers' lives. Ever since Victor Hugo devoted a long aside in "The Hunchback of Notre-Dame" to the thousands of years of alliance and rivalry between architecture and writing, cities have been read. Every brick is a syllable, he tells us, every pillar a sentence, every building a chapter. In this way, Hugo wrote, urban architecture constituted stone texts that preserve their messages for generations of readers to come...'. Sul Frankfurter Allgemeine Zeitung, Tobias Döring presenta il nuovo volume di Michael Rutschky "Berlin. Die Stadt als Roman".

 

19 ottobre 2001

Richard Meier lamenta la prolungata interruzione dei lavori sull'Ara Pacis e protesta con il sottosegretario Sgarbi. Su Il Secolo d'Italia, Gloria Sabatini riporta alcune tracce del complesso caso sull'intervento romano. Sullo stesso tema il commento di Gaspare Barbiellini Amidei su Il Corriere della Sera che sollecita applicazione di tempi di intervento più brevi e restituzione di una 'godibile normalità' alla metropoli. Dalla rassegna stampa del Ministero per i Beni e le Attività Culturali.

 

18 ottobre 2001

Massimiliano Fuksas accenna, nella sua settimanale colonna su l'Espresso, alla figura di Luigi Pellegrin, recentemente scomparso. Ed accenna anche a quella generazione che 'ha partecipato con grande passione e umanità alle vicende ineguali dell'architettura del dopoguerra in Italia'. Nel ricordare quell'architetto che molti oggi chiamano 'maestro', l'ex direttore della Biennale di Venezia torna sul problema degli archivi per l'architettura in Italia, che rischiano di disperdersi. Dalla rassegna stampa IUAV.

 

18 ottobre 2001

'L'apertura di una sede in Italia è una grande scommessa progettuale, in un paese che si affida ad una legge sui lavori pubblici, la Merloni, che può essere considerata una copia sbiadita di quella vigente in Inghilterra. Stiamo studiando come mantenere un'alta qualità progettuale nonostante le tariffe siano notevolmente inferiori a quelle inglesi e consideriamo la burocrazia tra le difficoltà più serie da superare...'. Franco Porto intervista Gabriele Del Mese. Dalle ragioni dell'apertura di una sede Ove e Arup & Associates a Milano, al problema dei concorsi di architettura, al commento su alcuni episodi recenti. In ARCH'IT files.

 

18 ottobre 2001

'Hanno scelto di stare in Italia. Non comune per dei pinguini come i 5+1 architetti associati. Il gruppo di genovesi ha mostrato però, da subito, la capacità di adattarsi al clima architettonico freddino che il Paese riserva ai giovani progettisti. Il SESV ha scelto di presentare dei loro lavori recenti. Alcuni di questi, realizzati. Altri, prodotti in occasione di concorsi. Come tante altre specie che vivono qui da noi, ma con una particolare sensibilità al calore, i 5+1 aspettano il disgelo'. Il SESV, Spazio Espositivo di Santa Verdiana presenta così ...ASPETTANDO IL DISGELO, la mostra di 5+1 architetti associati che verrà inaugurata nella sede di Santa Verdiana della Facoltà di Architettura di Firenze venerdì 19 ottobre alle 12.00.

 

17 ottobre 2001

'Il est regrettable que nos jeunes architectes français à la mode (...) n'utilisent pas plus le béton armé, technique française par excellence. Ils pourraient avec ce matériau, formellement très souple, et le concours des peintres et des sculpteurs, créer une architecture typiquement française qui ne soit ni un pastiche de l'architecture classique, comme l'ont fait les post-modernistes étrangers à Paris, à Montpellier et ailleurs, ni une architecture du verre et de l'acier austère et puritaine, sans le moindre ornement et sans la moindre sensualité, à l'image de l'architecture anglo-saxonne...'. L'intervento di Jean Balladur, architetto e membro dell'Académie des beaux-arts, su Le Monde.

 

17 ottobre 2001

Per la prima volta Zaha Hadid viene incaricata della progettazione e realizzazione di una architettura 'permanente' in Gran Bretagna. L'incarico viene dal Maggie's Cancer Care Centre che, dopo essersi avvalso dell'opera di Frank Gehry e di Daniel Libeskind per le sedi di Dundee e di Cambridge (quest'ultima ancora da costruire), commissiona alla Hadid la progettazione dei propri spazi presso il Victoria Hospital di Kirkcaldy. 'Getting Zaha Hadid is a huge coup for us. Design is very important to the people who use the centres. We don't want them to look anything like hospital buildings. We want people to feel uplifted and special because it improves their outcome - they tend to live longer.We know Zaha can produce an uplifting building and help us in our work'. Su The Herald.

 

17 ottobre 2001

Sono state smontate nei giorni scorsi le impalcature del cantiere dell'Ara Pacis, bloccato dallo scorso maggio dalla polemica avviata da Vittorio Sgarbi sull'opportunità del progetto di Richard Meier e dai nuovi, interminabili scavi pretesi dal Sovrintendente Adriano La Regina. Le incertezze sul destino dell'opera sono dunque di varia natura; le modifiche richieste dal Sottosegretario ai Beni Culturali attendono anch'esse i risultati dei saggi archeologici, che scaveranno l'area del cantiere sino a dieci metri di profondità per documentare l'antico assetto urbano. Il Corriere della Sera, cronaca di Roma, riassume lo stato dei lavori.

 

17 ottobre 2001

Il progetto di Frank Gehry per la nuova ala della Corcoran Gallery sarà sottoposto domani all'esame della Fine Arts Commission, durante il quale verranno valutate le ragioni dello stravolgimento del progetto definitivo rispetto a quello vincitore del concorso nel 1999. The Washington Post confronta le due versioni e rivela problemi di tipo geologico, di errata definizione dei requisiti del progetto da parte della committenza, di costi eccessivi di realizzazione.

 

16 ottobre 2001

Si concluderà il prossimo 18 ottobre, presso il cinema Edera a Treviso, la rassegna Architettura_Cinema organizzata dalla Fondazione Architetti della Provincia di Treviso. Dedicato alla Città, il ciclo di proiezioni e di incontri di questa seconda edizione dell'iniziativa ha esplorato i casi di Berlino, Vienna, Milano, Roma, 'città testimoni di profonde trasformazioni sociali, economiche, urbane, viste in un arco temporale tra il 1927 ed il 1997...'. L'ultimo appuntamento, che segue gli argomenti proposti da Sergio Polano, Cristiano Tessari, Carlo Montanaro, Leonardo Ciacci, è con Marco Brizzi e con la Los Angeles di Wim Wenders, interpretata nel film Crimini Invisibili.

 

16 ottobre 2001

La Stampa incontra Renzo Piano e ospita le sue riflessioni sulla futura Manhattan. 'Sembra di essere lì, naso all'insù e piedi ben piantati sul marciapiede per non perdere l'equilibrio, mentre Piano traccia nell'aria la sagoma della redazione. I suoi gesti sono ipnotici, ma la storia che racconta raggiunge la coscienza. «La comunità è la catena che il terrorismo non può spezzare. Pieni, vuoti, felicità, infelicità, colossi che svettano verso l'alto e poco più avanti voragini scavate nel cuore della terra come la Morgan Library, la biblioteca di libri rari e antichi, di manoscritti preziosi, che sto progettando tra la trentaseisima e la trentasettesima strada. La città è metafora della vita».

 

16 ottobre 2001

Il sindaco di Roma Veltroni ha presentato ieri in Campidoglio i dieci progetti che entro il 2005 cambieranno il volto della città: il Centro Congressi Italia dell'Eur, la riqualificazione dell'area Petralana-Tiburtina, con il polo direzionale che ospiterà alcuni ministeri e parte dell'Università La Sapienza; il polo tecnologico Tiburtina; l'ampliamento della Galleria comunale d'arte moderna e contemporanea; la nuova Fiera di Roma e la riqualificazione di quella già esistente; il piano per il comprensorio di Tor Vergata; l'Auditorium; il progetto urbano Flaminio; il recupero del Velodromo. Su Italia Oggi.

 

16 ottobre 2001

'The remarkable thing about the main building is that it will be largely transparent, which is not what you expect laboratories to be. If you peer through the walls of Alsop's architectural model you see what look like giant human cells, suspended as if in a viscous fluid. In fact these "cells" hang from a huge steel truss that runs across the top of the building. As do the glass walls, which look like curtains between hospital beds'. Nell'entusiastica descrizione di the Guardian, il progetto di Will Alsop per l'ampliamento del Royal London Hospital.

 

16 ottobre 2001

Ultima di una lunga serie di proposte redatte negli ultimi 20 anni per riqualificazione della High Line newyorkese, quella di Jean Nouvel si presenta tra le più interessanti, nonostante la difformità dagli strumenti urbanistici ne metta in forse la realizzazione. Dall'articolo del New York Times: 'The proposed buildings would consist of a 32-story residential condominium tower and adjacent five-story wedge-shaped commercial structure west of the High Line and an eight-story mixed-use building east of the elevated railroad. That building, linked to the residential tower by glass-covered bridges, would have residences on the top three floors and perhaps restaurants, galleries and offices on the remaining floors. The 34 condos would range from 1,500 to 8,000 square feet, including full-floor apartments as well as penthouses and duplexes'.

 

15 ottobre 2001

Su la Repubblica di oggi Carlo Melograni commenta l'intervento di Mario Botta (con Giorgio Orsini) a città della Pieve. 'A quanto pare Botta pensa che attenersi alle misure delle costruzioni preesistenti non sia il primo criterio da seguire. Qui ha puntato sull'uso del materiale tradizionale, rivestendo di mattoni strutture che con quei laterizi sarebbe impossibile realizzare. Distribuire su cinque piani solo una ventina di aule non facilita il funzionamento di una scuola. E sembra poco il posto per attività diverse dalle lezioni, da cui si ricaverebbero vantaggi sia per la didattica sia perché possa essere anche un centro di vita giovanile. Pare che Botta tenga molto a far mantenere intatto lo spazio interno che ha costruito, senza affissioni e accessori imprevisti che possano deturparlo...'.

 

14 ottobre 2001

Perché le case ritornino a essere espressione dell'arte di abitare la terra è necessario che gli abitanti ne riconoscano la sacralità e gli architetti sentano il dovere di rendere lo spazio da loro immaginato adatto alla immedesimazione in esso di chi, abitandolo, lo renderà una cosa vivente. Chi costruisce una casa per sé sceglie un luogo e lo isola dalla natura circostante con un atto che separa e divide, ma nella vita dell'uomo separare e riunire si alternano ciclicamente...' Paolo Portoghesi sul quotidiano Avvenire. Dalla rassegna stampa de l'ARCHITETTO.

 

13 ottobre 2001

Corposo manuale di 'istruzioni per l'uso dell'enigma puriniano', come lo definisce Pippo Ciorra dalle pagine di Alias, 'Franco Purini. Le opere, gli scritti, la critica' edito da Electa contiene una complessa riflessione sui temi della sua opera, riunendo insieme il Purini architetto, disegnatore, critico, costruttore e accanito polemista. Due pecche: la leggerezza con cui è affrontato l'importante nodo dei rapporti tra Purini e gli altri architetti della sua generazione e lo scarso approfondimento del ruolo del progettista italiano nello scenario architettonico internazionale. 'Il libro [...] ha due piani di lettura. Il primo presenta alla società, attraverso una sequenza di testi e progetti, una potenziale figura guida per l'architettura italiana del terzo millennio (cioè quella dei territori urbanizzati e delle infrastrutture, continuità metropolitane e discontinuità locali, paesaggi ordinari e contaminazioni artistiche) Il secondo e più sofisticato livello di lettura è invece specifico e disciplinare, essendo volto a tracciare un primo bilancio "al futuro" di trentacinque anni di attività'.

 

13 ottobre 2001

Verrà inaugurato domani l'ampliamento del Milwaukee Museum of Arts realizzato da Santiago Calatrava sull'edificio già progettato nel 1957 da Eero Saarinen. El Pais ricorda gli appuntamenti che segnano l'apertura dei nuovi spazi espositivi: 'En mayo se abrió al público la doble galería que, como un blanco interior de ballena, comunica la vieja estructura con el área que concluye la ampliación y oficialmente se inaugura mañana, un luminoso vestíbulo de 27 metros de altura que se abre al lago como si fuera la proa de un barco. Calatrava acudió el jueves a la presentación de su nueva creación, cuya pieza capital y emblemática es la estructura que la corona: una pieza de 110 toneladas que se despliega como un parasol hasta alcanzar los 66 metros de envergadura. El objetivo de la estructura, comparada unas veces con un ave a punto de emprender vuelo y otras con la aleta de una ballena, es regular la luz y la temperatura en el interior del edificio'.

 

11 ottobre 2001

In vista della prossima decisione sulla validità del progetto Mose per Venezia, tornano alla carica i sostenitori di un progetto alternativo presentato nell'estate 2000 dalla società norvegese Norconsult. La Stampa spiega dettagliatamente i vantaggi di tale proposta; basato comunque su un sistema di tre dighe di sbarramento dei canali di ingresso dell'acqua in laguna, il progetto norvegese vanta alcune soddisfacenti esperienze in porti del nord Europa e si avvale di elementi a scomparsa che, rimanendo all'asciutto nei periodi di non utilizzo, richiedono limitate opere di manutenzione abbattendone i costi -2 miliardi l'anno contro i 20 del Mose.

 

11 ottobre 2001

Electronic Shadow (Naziha Mestaoui e Yacine Aït Kaci) presenta l'installazione interattiva [V-Med 2.0], dal 16 al 20 ottobre al Centro Culturale Francese di Palermo e di Sicilia e al Centro Culturale Francese di Helsinki. In diretta su Internet dal 16 ottobre, [V-Med 2.0] è una installazione interattiva concepita e realizzata da Electronic Shadow. 'Questa creazione ibrida, tra reale e virtuale, unisce video e 3D... le due platee potranno interagire contemporaneamente nel medesimo ambiente virtuale creando un nuovo spazio temporale: il 25° fuso orario. Il 25° fuso orario rappresenta un nuovo spazio temporale di ubiquità e d'instantaneità, di memoria e di creazione, il fuso orario unicamente dedicato ad Internet…'.

 

10 ottobre 2001

Nell'intervista de Il Sole 24 Ore, Massimiliano Fuksas esprime seri dubbi sulla validità del documento approntato da INU, Ance e Legambiente e presentato ieri dallo stesso quotidiano. Non ai contenuti né agli intenti dello scritto sono rivolte le sue critiche, ma alla inattuabilità del programma di demolizioni e ricostruzioni in un Paese dall'urbanistica rigida e carente di soggetti privati in grado di farsi carico delle singole iniziative. Fuksas cita diversi esempi, sia di Stati il cui operato dovrebbe servire da modello (Olanda), sia di quartieri dai quali la pratica di riqualificazione urbana basata sulla demolizione dovrebbe cominciare (lo Zen a Palermo e Corviale a Roma). Dalla Rassegna Stampa del Ministero per i Beni e le Attività Culturali.

 

10 ottobre 2001

'GeographiCITY è un modo per costruire una mappa operativa, valida per la città e tutto il paesaggio, capace di mostrare il continuo cambiamento del suolo "terrestre" sia per effetti naturali, come la deriva dei continenti, sia per quelli indotti dall'uomo stesso. Gli aspetti economici, politici, socio-culturali, e l'attenzione ecologica, come i fattori climatici, i movimenti tellurici, diventano gli strumenti della continua deformazione del paesaggio...'. Per una geografia dalle più ampie capacità di riprodurre gli aspetti sensibili del territorio. GeographiCITY, di nicole_fvr, in ARCH'IT architetture.

 

9 ottobre 2001

I costruttori dell'Ance, Legambiente e l'Istituto Nazionale di Urbanistica sono pronti a sottoscrivere un documento tramite il quale minare l'obsoleta tendenza conservazione ad oltranza degli edifici richiedendo, allo stesso tempo, l'approntamento di un quadro di riferimento normativo, urbanistico ed economico in grado di favorire anche in Italia il decollo della pratica di demolizione e ricostruzione. Gli edifici degradati che potrebbero proficuamente essere oggetto di tale processo rappresentano il 21% del patrimonio esistente, quota capace di incentivare un mercato edilizio ancora limitato ad azioni di riqualificazione urbana che non producono sostanziali miglioramenti alle nostre città. I punti salienti del documento, che sarà firmato tra due settimane, su Il Sole 24 Ore.

 

9 ottobre 2001

Tadao Ando ha completato la realizzazione della sua prima opera statunitense, la nuova sede per la Pulitzer Foundation for the Art. The Chicago Tribune compie un attento sopralluogo: 'What Ando and his team have done is to remind us of the power of order at a time that seems chaotic. This is not a stultifying order, but one that is liberating and deeply restorative. It is about shaping a genuine dialogue between art and architecture, between the natural and the manmade. The Pulitzer Foundation for the Arts is an exemplary work of architecture, packing all the visual punch its architect-boxer can wallop'.

 

4 ottobre 2001

'Il caso di Punta Perotti è un tipico esempio di paesaggio costiero oggi percepito attraverso la sua forte antropizzazione ed urbanizzazione favoriti dalla stessa struttura costiera. La potenza dell’impianto urbano che connota il paesaggio costiero di Bari rivela l’importanza che l’elemento mare assume nella struttura fondativa della città. Sintesi del continuo permearsi tra città e mare, quasi ad evidenziarne il reciproco sostegno, appare la Basilica di San Nicola che da sempre è simbolo identificativo della città anche nel rapporto fisico che questa istituisce col mare...'. Dalla crisi di un modello tipologico del moderno ad un possibile paesaggio contemporaneo. Il gruppo Aymonino, Trinca, Orsi, Sciolari nel progetto per la rinconfigurazione del lungomare di Punta Perotti a Bari vincitore ex aequo del concorso di progettazione e fotografia 'Paesaggi costieri' organizzato da Legambiente. In ARCH'IT architetture.

 

2 ottobre 2001

Per celebrare il centenario della nascita di Adriano Olivetti, la storica Officina H di Ivrea ospita il 4 e 5 ottobre il convegno internazionale 'Costruire la citta dell'uomo' e la mostra 'Adriano Olivetti e l'urbanistica', aperta sino al 4 novembre. Il pensiero utopico di Olivetti, direttore della rivista Urbanistica nel 1949 e Presidente dell'INU nel 1950, viene rievocato con la riedizione del volume Città dell'uomo, che ricompare in questi giorni dopo la sua pubblicazione nel 1960 come raccolta di discorsi sulla città tenuti nella seconda metà degli anni Cinquanta. Così Il Giornale: 'L'attualità di Olivetti ritorna dunque in discussione, tra le luci e le ombre di un pensiero complesso e molteplice negli interessi.Ancora oggi il mondo intellettuale si divide tra chi indica l'ingegnere di Ivrea come un innovatore straordinario e un pensatore incompreso dalla sua epoca, e chi invece lo accusa di aver mimetizzato, dietro la retorica della comunità, un progetto di razionalizzazione economica e di aziendalismo radicale che avrebbe rappresentato l'ennesimo capitolo del controllo padronale (anti sindacale) sulla vita dell'individuo-operaio'.

 

2 ottobre 2001

'A change from this status quo is overdue. For a long time, this city has needed architects to refresh its urban mythology. This meaning is now more clearly revealed. The time has come to rescue the idea of "progressive architecture" from critical disfavor. "The Rebuilding of New York": this now ubiquitous phrase, though hyperbolic, accurately captures the mood displayed by the cluster of fantasies gathering around the World Trade Center's future. It is not, of course, an entire city that needs to be rebuilt but a set of civic attitudes. For too long, this city of beginnings has miscast itself in an architectural drama about the End of Things. It's time to ring down the curtain on that show'. 'Filling the Void: A Chance to Soar' di Herbert Muschamp dalle pagine del New York Times.

 

2 ottobre 2001

Si terrà a bordo della Grimaldi Fantastic, dal 12 al 14 ottobre, la IV conferenza internazionale del Centro Città d'Acqua dal tema 'Ships in the cities'. Gli incontri previsti -organizzati nelle seguenti sessioni: Il mercato delle crociere e dei cruise-ferry; I nuovi terminal passeggeri: la dimensione urbana; La stazione passeggeri, nodo urbano tra porto e città; Un futuro per porti e crociere. Le scelte per una crescita sostenibile- hanno l'obiettivo di esaminare le linee di evoluzione delle strutture dei terminal passeggeri, nel quadro della riqualificazione dei waterfront urbani e del processo di crescita del mercato delle crociere e dei cruise-ferry.

 

1 ottobre 2001

L'Europa fisica delle città e dei paesaggi urbani rappresenta oggi una storia di spazio culturale e geografico e costituisce un modello su cui ragionare con molta attenzione. Si tratta di un modello di uno spazio aperto alle contaminazioni con culture diverse e disponibile a metabolizzare le tradizioni esogene, dotato di una storia nobile, iscritta nelle sue città e ancora oggi visibile, di tolleranza e metabolizzazione delle differenze e delle alterità. Il seminario 'Europe: an unintentional model', oggi a Milano, riflette su questa fluttuante Europa, dall'identità forte minata da un assetto ancora incerto; l'incontro avviene nell'ambito della mostra 'USE-Uncertain States of Europe. I futuri della Città Europa' promosso da Multiplicity e dalla Triennale di Milano. In Arch'it Convegni.

 

1 ottobre 2001

Presentata la 6a edizione del Festival Internazionale di Architettura in Video, manifestazione del Dipartimento di Tecnologie dell'Architettura e Design "Pierluigi Spadolini" dell'Università di Firenze ed organizzata da iMage. Tema dell'evento, che si svolgerà a Firenze dal 7 al 10 febbraio 2002, è BEYOND MEDIA/OLTRE I MEDIA. 'Qual è il ruolo delle tecnologie di comunicazione dell'architettura, oggi? Come gli architetti utilizzano i nuovi media? Quali nuovi paradigmi stanno emergendo intorno alle tecnologie dell'architettura? Quali prospettive emergono nell'ambito della formazione delle nuove generazioni? Le problematiche sollevate dall'avvento dei nuovi media portano all'esplorazione di diversi ambiti della produzione contemporanea, dalla televisione al cinema, ad Internet, ed aprono un ampio spazio per la ricerca sulle tecnologie di comunicazione digitale... Il programma della prossima edizione -afferma Marco Brizzi, curatore della manifestazione- porrà l'accento sugli aspetti più significativi della trasformazione prodotta dai media, proponendo un quadro delle più interessanti ricerche e concentrando l'attenzione sulle conseguenze prodotte dalla mediatizzazione in vista di una prossima definizione di nuovi scenari applicativi...'. Ogni autore di video e di opere di comunicazione dedicate all'architettura può partecipare con materiali e proposte fino al 30 novembre 2001.

 

1 ottobre 2001

Mondo Gradasso. Smargiassi e Smargiassini alla riscossa. Francesca Pagnoncelli commenta un fenomeno attuale. 'Il gradasso va molto di moda, soprattutto in certi ambienti: prendiamo ad esempio il mondo politico. La nuova era apertasi con la costruzione della Casa delle libertà ha effettivamente favorito la dissennata moltiplicazione e diffusione della tipologia del gradasso. Ai diversi piani dell'abitazione politica, la cui profondità di intenti e di programmi compete con le più seguite vicende della casa del Grande Fratello, la gradasseria viene servita a colazione ogni mattina...'. In ARCH'IT Files.

 

1 ottobre 2001

Navigare attraverso Firenze scomparsa. Il lavoro di Vincenzo Capalbo, nella presentazione di Silvia Bendinelli, in ARCH'IT eStory. 'Il rischio della terza dimensione è quello di rimanere affascinati dalla sua efficacia spettacolare e dall'immediata lettura del complesso architettonico. Per questo frequentemente la realtà virtuale è vista unicamente come mezzo di rappresentazione, e si dimentica invece il fondamentale contributo che può offrire alla ricerca storica, imponendosi come potente strumento di ricerca...'.

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