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ARCHIVIO LUGLIO 2001 |
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I libri di Massimiliano Fuksas sia su
Il Corriere della Sera che su
La
Repubblica. Si tratta nel primo caso di quelli della sua biblioteca, 10.000 volumi che vanno dalla saggistica politica degli anni Sessanta agli scritti teatrali di Sartre, dai testi di architettura protagonisti degli anni Settanta ai libri intervista con i registi più amati dall'architetto, nel secondo di 'Caos sublime ' scritto da Fuksas insieme a Paolo Conti e recensito per la Repubblica da Carlo Melograni. 'Filo conduttore del discorso di Fuksas è che pianificare faccia danni. Meglio il lasciar fare della neoliberistica deregulation. Tokyo, città cresciuta senza piano, per lui è un modello. Il magma l'unico contesto che ammette. Solo qualche riserva nel dichiarare che un agglomerato di baracche abusive sia più ricco di umanità e verità di qualsiasi quartiere pianificato, organizzato, disegnato. Gli abitanti costretti a viverci e i tanti che il disordine urbano sottopone a faticosi quotidiani disagi, c'è da dubitare che condividano il suo compiacimento per il caos sublime'.
30 luglio 2001 Palladio a Vicenza, presso il palazzo Barbaran da Porto. Gabriele Toneguzzi propone una visita alla mostra
Andrea Palladio. Atlante delle
Architetture, curata da Guido Beltramini e Maurizio Gasparin, con fotografie di Pino Guidolotti. 'Acqua, e di molta, n'è passata sotto i ponti dal tempo in cui –correvano gl'anni '50 del '900- la cappella di Villa Capra, la celeberrima Rotonda, era ottimamente utilizzata –fosse l'aere?- a stagionar salumi, come testimonia una nota, curiosa, efficace foto di Renato Cevese. Da lì partendo, pur coll'aiuto di quell'immagine, s'è faticato non poco per arrivare ad oggi, tempo in cui la tutela dell'imponente patrimonio palladiano sembra cosa scontata nel sentir più comune, sí come la consapevolezza del suo valore, concetto oramai talmente diffuso e radicato da apparire sommamente barboso...'. In ARCH'IT
sopralluoghi.
29 luglio 2001 Ancora un progetto originato dal concorso Auchan: Manuele Balducci e Antonio Barbieri presentano
una struttura innovativa per il
commercio. 'La città -scrivono i due autori- quella che ormai tutti siamo portati a riconoscere come contemporanea, è una città dinamica e provvisoria; protagonista di continui e repentini cambiamenti, essa fa migrare attività e funzioni sempre con maggiore frequenza. Nell'iperspazio delle reti telematiche i tessuti urbani vanno progressivamente svuotandosi di connotati e identità funzionale privando chi la abita e fruisce di punti e luoghi di riferimento. Nell'intorno tipico di ogni realtà suburbana, condizionata da volumi rettangolari, disposti come isole al centro del proprio lotto, indistinguibili gli uni dagli altri, è stata quindi rivolta l'attenzione progettuale non solo ad organizzare gli spazi in modo tecnico, ma anche e soprattutto a ripensare la città e i suoi nuovi connotati, utilizzando concetti e forme narrative del progetto quali strumenti di sperimentazione...'. In ARCH'IT
architetture.
28 luglio 2001 'L'evocazione dell'atmosfera ricercata dai futuristi viene ottenuta esplorando l'organismo urbano, una vera e propria sommatoria di progetti utopici e mai realizzati, alternativamente su di un biplano -la macchina volante che più si avvicinava alla concezione futurista di dinamismo- e su di un treno. L'inserimento di suoni, rumori e musiche del periodo garantisce un'ulteriore suggestione e un maggior coinvolgimento emotivo per l'osservatore così come la scelta di presentare i modelli tridimensionali sotto diverse prospettive e intensità luminose vuole assicurare completezza di informazione...'.
La costruzione della città futurista
da parte di ArtMediaStudio, nella presentazione di Silvia Bendinelli in ARCH'IT
eStory.
27 luglio 2001 Chiacchere estive di architettura. Su
Panorama Sgarbi riassume lo Sgarbi pensiero, denso di sdegno nei confronti di tanti architetti italiani; salva Massimiliano Fuksas, che 'pensa come un poeta e rispetta il passato'. E Fuksas stesso avanza critiche nei confronti di altri noti architetti italiani. Intervenendo a Milano all'incontro 'Milano si interroga: a cosa serve la bellezza?' insieme a Stefano Zecchi non ha fatto economia di commenti pungenti nei confronti di tre architetti e delle loro opere milanesi. Gae Aulenti -ripora Pierluigi Panza su
Il Corriere della
Sera- 'si crede il centro del mondo. In piazza Cadorna ha rivestito un tradizionale edificio con una orrenda lamiera verde per renderlo simile alle fontanelle che ha progettato in mezzo alla piazza'; Renzo Piano 'continua a rispondere che sta pensando a cosa fare a Ponte Lambro. Per forza: lui non è un urbanista. Potrebbe fare altre cose, non questa'; e, per finire, 'si può dare l'incarico di restaurare la Galleria Mengoni a uno come Leonardo Benevolo, che odia l'Ottocento?'. Dalla rassegna stampa del Ministero per i Beni e le Attività Culturali.
27 luglio 2001 Il Frank Lloyd Wright Building Conservancy dichiara fiero di aver interrotto la lunga serie di demolizioni che hanno interessato gli edifici progettati da Wright. L'ultimo intervento è recente, e ha salvato dalla distruzione la Allen Friedman House, villa di 350 metri quadri immersa in un parco di querce, arredata con mobili disegnati dalla stessa mano dell'architetto nonchè suo ultimo progetto. Sul il
Venerdì di Repubblica.
27 luglio 2001 'Recentemente le pagine del Corriere della Sera hanno ospitato un indiretto dibattito tra gli architetti
Fuksas e Gregotti, riguardante l'urbanistica italiana e la megalopoli contemporanea. Si discute sulla città, sulla sua forma, sul controllo del suo sviluppo e delle sue dinamiche. Fuksas critica, in modo sommario e sbrigativo, i risultati dell'urbanistica "di sinistra" e cita come esempio negativo il quartiere Zen di Palermo, ideato da Vittorio Gregotti. Quest'ultimo, forse, avrebbe potuto anche non raccogliere l'inutile provocazione, ma ha voluto difendersi...'. Il commento di Francesca Pagnoncelli in ARCH'IT
files.
26 luglio 2001 Il CCCB -Centro de Cultura Contemporànea de Barcellona- ospita la mostra 'La ciudad de los cineastas', indagine sul rapporto tra la produzione cinematografica e la città, sfondo o protagonista della narrazione. L'esposizione, che rimarra aperta sino al 25 novembre, contiene materiali di varia natura e provenienza, per quanto tenti di focalizzare l'analisi sul cinema degli ultimi dieci anni; presenti con le loro opere José Luis Guerin, Bigas Luna, Jarmusch, David Lynch, Wim Wenders, Nanni Moretti, Pier Paolo Pasolini.
Su El
Pais di oggi.
26 luglio 2001 Il New York Times visita Arcosanti e ospita le parole del suo ideatore, Paolo Soleri; La Repubblica riscopre Chandigarh, 'la città che stende i panni sui sogni di Le Corbusier'. Così il New York Times: 'At a time when signature architects are attended by publicists, Dr. Soleri plays the role of enigmatic elder statesman, a desert Obi-Wan Kenobie who defies easy categorization. He is at once an architect, artist, builder, teacher, writer and philosopher. He is incapable of the snappy sound bites, speaking instead in elliptical bursts peppered with words like vegativity, vectoriality and stardust'.
25 luglio 2001 Per quanto spaventato dall'eventualità che il suo Centro
Congressi subisca gli stessi rallentamenti che tanto hanno fatto penare Renzo Piano e l'Auditorium, Massimiliano Fuksas si dichiara fiducioso in uno snello iter di realizzazione. La recente pubblicazione del bando di gara lascia ben sperare in una fase costruttiva rapida quanto lo è stata quella progettuale. L'intervista a Fuksas su
La
Repubblica.
25 luglio 2001 In ARCH'IT
architetture si presenta il progetto di Gruppo Arch+, Anthony Bellezza, Emanuela Bonvecchi e Gianluigi D'Angelo per
Punta Perotti a Bari, vincitore ex aequo con Aldo Aymonino, Andrea Sciolari, Simone Orsi e Flavio Trinca del concorso di progettazione e fotografia 'Paesaggi costieri' organizzato da Legambiente. 'La costruzione degli edifici di Punta Perotti ha cancellato uno dei valori fondanti l'identità del paesaggio di Bari: l'orizzonte aperto verso l'infinito. L'unico atto possibile per ripristinare questo valore è la demolizione. un atto dovuto, che richiede tuttavia grande consapevolezza su ciò che dovrà seguire. La demolizione è intesa non solo come ripristino delle condizioni originarie bensì come azione carica di significati progettuali, da organizzare come un "evento" che segna l'inizio della fase di riqualificazione dell'area e che genera attese sul programma di sviluppo futuro...'.
25 luglio 2001 Delle tre fasi di trasformazione che hanno interessato nell'ultimo decennio la fabbrica del Lingotto, l'ultima è quella più innovativa, giocata su una considerevole mole di interessanti soluzioni architettoniche e tecnologiche. Il progetto di Renzo Piano interviene ora sull'ex verniciatura, prossima sede del corso di laurea in Ingegneria dell'Autoveicolo, della Dental School, del Centro di accoglienza per il turismo sociale, culturale e giovanile e di un cinema multisala. Per quanto tra gli intenti del progetto fosse la valorizzazione della possente struttura originaria in cemento armato, le nuove funzioni hanno richiesto l'abbattimento di molti dei pilastri; la sala cinematografica più grande -quella da 650 posti- sarà copertà da un soffitto appeso a enormi archi -costruiti nel piano superiore. Su
La Stampa i dettagli dello stato di avanzamento dei lavori.
25 luglio 2001 Skira pubblica 'Luis Barragan, The quiet revolution', volume curato da Federica Zanco e strutturato come sintesi di una mostra itinerante sull'opera dell'architetto latino-americano. Il testo, recensito da
Italia
Oggi, contiene contributi di Kenneth Frampton, Vittorio Magnago Lampugnani, Keith Eggener, Marc Treib, Marco de Michelis, Louis Noelle, Luis Carranza, Richard Ingersolle, José Antonio Aldrete Haas, Alexander Von Vegesack e Alvaro Siza.
24 luglio 2001 Si è svolta il 22 giugno scorso nella Basilica Palladiana di Vicenza la terza edizione del Premio Dedalo Minosse alla commitenza di architettura organizzato dall'Associazione Liberi Architetti, da Assoarchitetti e dalla rivista l'Arca e dedicato a prodotti architettonici di qualità nei quali sia evidente il contribuito fornito dal proficuo rapporto tra committente e progettisti. La mostra dei progetti premiati e segnalati, allestita nella stessa Basilica, rimarrà aperta sino al 29 luglio.
22 luglio 2001 Digitale
e cosmico. Un Summer Institute a Chicago. In ARCH'IT files Yves Nacher commenta l'esperienza del Summer Institute in Digital Media (I-dMedia) organizzato pressp la University of Illinois at Chicago da Ammar Eloueini e Doug Garofalo. 'Più che produrre un progetto definito, l’oggetto del contratto morale così come fissato dagli organizzatori di questo evento era definire un punto di vista critico, al di là del superficiale filtro e dello specchio per le allodole dello strumento, sul corpus dell’architetto, sulla costruzione delle sue strategie, sulla gerarchizzazione delle sue scelte e sulla capacità di identificare, di rivendicare e di assumere le proprie responsabilità di agente attivo nella trasformazione delle città e dei territori – e non di semplice accompagnatore illuminato, di carrozziere o di costumista (per quanto bravo) di mutazioni di cui non sarebbe che lo spettatore...'.
20 luglio 2001 'Si existe un rasgo distintivo de la nueva generación de arquitectos españoles es la atención que prestan a la ciudad y al lugar de sus creaciones. Un interés que no sólo afecta al entorno físico de las construcciones, sino también al 'lugar antropológico', a las formas de uso de los edificios. Así piensa Manuel de las Casas, director de la VI Bienal de Arquitectura Española, que arrancó ayer en Comillas (Cantabria) con la entrega del Premio Manuel de la Dehesa al edificio Kursaal de San Sebastián, obra de Rafael Moneo'. Insieme al Kursaal di Moneo la sesta Biennale dell'Architettura ha assegnato il I premio Enric Miralles al progetto per il Palacio de Congresos y de la Música Euskalduna realizzato a Bilbao dai giovani architetti Federico Soriano e Dolores Palacios. Su
El
Pais.
20 luglio 2001 Morassut, Assessore all'Urbanistica del Comune di Roma, tratteggia il suo programma per la città nell'intervista del
Messaggero, passando per il Piano Regolatore da approvare entro la fine dell'anno, per la gestione del patrimonio archeologico da rinnovare tramite criteri di 'copianificazione metropolitana', per la spinosa questione dell'abusivismo per la quale si prevede la definizione di una linea comune con le maggiori città italiane. Dalla rassegna stampa del Ministero per i Beni e le Attività Culturali.
20 luglio 2001 A pochi giorni dall'allontanamento di Richard Rogers dall'incarico di progettazione della nuova sede della Welsh Assembly, il
London Times
copre con un rapido sguardo gli anni di attività dell'architetto dalla realizzazione dl Beaubourg a oggi, ed evidenzia fortune e sfortune dei suoi progetti : 'His plans to extend the National Gallery were rejected. His remarkable
"wave" glass roof for the South Bank arts complex was cancelled as prices for the whole complex rose to more than £200 million. Many of his completed buildings have engendered equal controversy. The oil refinery ethic
and dark interiors of the Lloyd's building in the City was so unpopular that the occupants nearly voted to move out. Attitudes changed when the building was left virtually undamaged by an IRA bomb which blew out every window in the Commercial Union Tower opposite. In France huge sheets of glass in the Bordeaux law courts cracked because contractors had fixed them too tightly'.
19 luglio 2001 Domenico Cogliandro dipinge un tenue quadro di Finisterre, borgo a margine della Galizia, e annota il nome di una strada
Calle Miralles. 'Tra queste cose, così apparentemente distanti e sconnesse, corre una strada che le unisce. Una strada che unisce i sogni alle preoccupazioni, ospiti della stessa grigia materia, e collega il regno del piacere, dei banchetti e delle libagioni, al senso del mistero, che nel blu profondo
dell'Atlantico ritrova la sua misura, l'infinito della mancanza e dello stupore. Questa strada si chiama Calle Miralles, e ricorda che una volta un uomo di qua è passato pensando, sorridendo, trastullandosi con le dita sulle superfici scrostate delle case e, seduto in fondo al proprio cuore, prendendo appunti su un taccuino di carta bianca'. In
ARCH'IT Files.
19 luglio 2001 Gli scavi diretti dalla soprintendenza comunale nei dintorni dell'Ara Pacis hanno riportato alla luce frammenti considerevoli della sistemazione settecentesca del porto di Ripetta. Si tratta della zona a sud rispetto all'Ara Pacis, quella che il progetto di
Richard Meier
destinerebbe a piazzale con discesa d'acqua e obelisco in pietra di nove metri; meno interessanti i ritrovamenti degli scavi verso nord, dove dovrebbe trovare collocamento l'auditorium da 200 posti. Si continua a scavare: rimane da vedere se, come più volte affermato dallo stesso Meier, i resti degni di nota verranno realmente integrati nel nuovo progetto.
19 luglio 2001 Oriol Bohigas, Riccardo Bofill e Massimiliano Fuksas sono i tre importanti nomi del panorama dell'architettura mondiale comparsi nei programmi dell'amministrazione barese per la riprogettazione del lungomare della città e la soluzione del controverso e ambiguo rapporto tra tessuto urbano e costa.
La Repubblica
intervista in proposito Mauro Mezzina, preside della facoltà di Architettura del Politecnico di Bari.
18 luglio 2001 Vincitore del primo premio nel concorso per il
Parcheggio sulla Via
Salaria, a Roma, il progetto di IaN+ viene presentato nella sezione Architetture
di ARCH'IT insieme ad una illuminante introduzione nella quale si tratteggia il pensiero del gruppo come indispensabile chiave per comprendere il suo agire architettonico. 'IaN+ usa altre geometrie non per creare nuove forme a partire dalle linee disegnate, ma principalmente per costituire un campo d'azione, uno spazio con una dimensione sperimentale perché capace di generare se stesso sopra ed attraverso i movimenti. Nell'intessere questo sistema di tracce IaN+ tende ad aumentare la possibilità di disegnare una sorta di linee che autogenerano dimensioni attraverso altre dimensioni. Questo spazio diventa un campo di sperimentazione per la vita e non semplicemente un contenitore per il vivere quotidiano...'.
18 luglio 2001 La California State University ha affidato a Norman Foster e Leo A Daly la progettazione della biblioteca nella più recente sede dell'università, quella di Channel Islands. Si tratterà in realta dell'ampliamento e adattamento di un edificio esistente, realizzato negli anni '40 e ritenuto ottimo esempio di architettura in stile spagnolo.
Su DesignArchitecture.
18 luglio 2001 Francesca Pagnoncelli visita per
ARCH'IT la mostra 'La fine dell'arte per
l'arte', omaggio a Frans Haks, direttore del Groningen Museum e ideatore, insieme a Mendini, del progetto espositivo e architettonico del complesso. Nell'allestimento della Permanente fatto di labirinti di stanze di colori diversi e sgargianti sono esposte fotografie e opere di varia provenienza; tra i presenti Andres Serrano, Dione Arbus, lo stesso Alessandro Mendini, Mimmo Paladino, Henk Visch, Keith Haring. Nella sezione
Sopralluoghi.
17 luglio 2001 Sino alla fine del mese di agosto sarà visitabile la mostra dedicata al progetto di Enric Miralles e Benedetta Tagliabue per il Parlamento de Escocia, ospitata dal Padiglione Mies Van Der Rohe di Montjuic, a Barcellona. La mostra, allestita dalla stessa Tagliabue per la particolarità degli spazi e dei materiali esposti, raccoglie plastici, disegni, immagini e video del progetto in corso di realizzazione, e si offre come omaggio della città al grande architetto scomparso da circa un anno.
Sul quotidiano La
Vanguardia.
17 luglio 2001 Il sito brasiliano
Vitruvius, 'universo paralelo de arquitetura e urbanismo', contiene una corposa analisi dell'opera architettonica e della ricerca teorica di Bernard Tschumi: '...para o arquiteto, todas as seqüências arquitetônicas (referentes à notação arquitetônica), implicam em, ao menos, três relações: primeiramente, uma relação interna com o método do trabalho; uma segunda que trata da justaposição de espaços reais; e uma terceira relação, que é referente ao desenvolvimento do programa. Estas relações dependem da interação entre os três níveis da experiência arquitetônica: o evento, o espaço e o movimento'.
Dopo aver pubblicato, il 6 luglio, il brano 'Periferie rovinate dagli urbanisti di sinistra' tratto dal llibro intervista di Paolo Conti con Massimiliano Fuksas
'Caos
sublime', Il Corriere della Sera
concede oggi la risposta a Vittorio Gregotti. 'Io credo invece che l'enorme quantità di architetture ambiziosamente ottuse e prive di ogni principio insediativo che hanno sconvolto di recente il nostro ambiente fisico (e non solo le periferie), trasformandolo in un vuoto costipato e inessenziale, provengano proprio dall'atteggiamento della totale deregolazione che si muove tra il consenso indifferente e l'assoluta stravaganza. Liberi tutti; che i più forti stravincano, che l'architettura non si occupi di sognare società diverse ma si limiti a essere graziosa scenografia dei fatti dei singoli, che canti le lodi del mondo così com'è...'. Dalla rassegna stampa del Ministero per i Beni e le Attività Culturali.
16 luglio 2001 Frank Gehry ha ultimato il progetto per il museo dedicato a colui che, come ammette lo stesso Gehry, ha a lungo costituito una fonte di ispirazione per il suo lavoro. Si tratta George E. Ohr, ceramista americano dell'Ottocento, la cui produzione verrà raccolta nel Ohr-O'Keefe Museum of Art. Ispirato alle forme sinuose e al senso di movimento comune sia alle opere di Ohr che alle architetture di Gehry, il nuovo progetto utilizza materiali locali e rivisita elementi tipici delle architetture del Mississippi per un complesso composto da quattro padiglioni uniti da una corte centrale.
Su DesignArchitecture.
15 luglio 2001 Nella sezione
sopralluoghi di ARCH'IT, Gabriele Toneguzzi presenta la nuova
Facoltà di Design e Arti dello IUAV e i tre nuovi corsi di laurea che prenderanno il via nel prossimo autunno. I nomi accattivanti che l'Istituto Universitario di Architettura di Venezia coinvolgerà nel ruolo di docenti e l'organizzazione sino ad adesso eccellente fanno sperare in un esempio di autentico rinnovamento tra i tanti mutamenti fini a se stessi di cui è protagonista l'università italiana.
15 luglio 2001 Il Sole 24
ORE dedica l'inserto La Domenica all'imminente G8 di Genova. Architettura e urbanistica trovano spazio nella presentazione del progetto di Ben van Berkel per il Ponte Parodi, di Anna Detheridge, e nella interessante rilettura del tessuto urbano genovese compiuta da Stefano Boeri. La semplificazione del rapporto tra città, colline e mare è qui sostituita dalle complesse relazioni tra il centro medioevale, il porto e la restante Genova, compressa da queste due 'periferie centrali' affatto omogenee, palesemente sottovalutate, ma in grado di innescare efficaci meccanismi di modernizzazione.
15 luglio 2001 Il Padiglione del Portogallo dell'Expo di Lisbona ospita sino al 2 settembre una vasta retrospettiva di Oscar Niemeyer, novantatreenne architetto brasiliano discepolo e poi collaboratore di Le Corbusier al progetto del 1947 per la sede delle Nazioni Unite di New York. In mostra è tanto l'opera dell'architetto quanto la vita, e insieme ai circa 500 progetti rappresentati tramite disegni, fotografie e plastici sono anche mobili, libri, sculture e una riproduzione del suo studio di Rio de Janeiro in cui ascoltare alcuni dei brani musicali preferiti da Niemeyer.
Su El
Pais.
15 luglio 2001 Costretto a rispettare all'esterno l'omogeneità degli edifici affacciati sulla Pariser Platz, Frank Gehry ha puntato sull'estrema originalità degli interni nel suo recente progetto berlinese per la sede della Deutsche Genossenschaftsbank. 'La "cabeza equina", construida con planchas de acero perfectamente ensambladas (y no superpuestas como en el Guggenheim de Bilbao), semeja un gigantesco meteorito que hubiera caído del cielo. A la "boca" del caballo se accede por una pasarela y en su interior hay una sala para unas cien personas y todos los adelantos técnicos -incluida la videoconferencia por satélite- para celebrar pequeñas convenciones, auténticas reuniones de elite...'. Su
La
Vanguardia.
13 luglio 2001 Il Los Angeles Times
recensisce il libro di Joseph Rykwert 'The seduction of place. The City in the Twenty-First
Century'. In cerca di insegnamenti per il futuro contenuti nei modelli urbani del passato, il testo passa in rassegna la situazione contemporanea di Parigi, Londra e New York, le trasformazioni avvenute nel secolo scorso in città come Il Cairo, Mosca, Bombay, ma anche la sostanziale ricostruzione della Roma di Sisto V.
13 luglio 2001 E' allestita al Grand Central Art Center di Santa Ana, e rimarrà aperta sino al 15 agosto, la mostra 'The View From Inside--The Architecture of Richard and Dion Neutra'. Composta di fotografie, progetti e video, l'esposizione ripercorre con particolare attenzione la produzione californiana dei due architetti, padre e figlio, che conta circa 150 progetti. Una breve presentazione sul
Los Angeles
Times.
13 luglio 2001 Con i recenti incarichi di progettazione ricevuti a Los Angeles, Michele Saee rientra in America dopo il periodo di stasi economica che lo ha visto operare principalmente in Europa. I progetti già realizzati in Francia e i due centri culturali italiani ora in fase di progettazione ne fanno uno dei più promettenti architetti della scena statunitense. Così Nicolai Ouroussoff sul
Los Angeles
Times: '...Saee's design takes a neutral stance on such issues. It assumes that the traditional barriers that define us have already faded beyond recognition. But rather than resist such realities, Saee seeks to make them explicit. The result is a powerful statement about the contemporary condition. With luck, it is the first of many'.
12 luglio 2001 Negli ultimi quattro anni circa quaranta istituzioni culturali americane hanno avviato, concluso o semplicemente annunciato l'ampliamento delle sedi esistenti o la realizzazione di nuovi edifici con il coinvolgimento di grandi firme dell'architettura mondiale. Considerata la validità del modello Bilbao più per i centri urbani ancora in cerca di una identità culturale che per le grandi metropoli,
The Atlantic approfondisce i casi di Milwaukee, con l'espansione del Milwaukee Art Museum di Santiago Calatrava, di Cincinnati, con la realizzazione del nuovo edificio per il Contemporary Arts Center di Zaha Hadid, e di Savannah con la ristrutturazione del Telfair Museum of Art progettata da Moshe Safdie.
12 luglio 2001 Il New York Times
ricorda la figura di Marco Zanuso a pochi giorni dalla sua scomparsa: 'Born in Milan in
1916 -scrive Herbert Muschamp- Zanuso received an engineering degree just as World War II broke out and served in the Italian navy for four years. Afterward, looking at the devastation of postwar Italy, he said he felt
"called to restructure a disoriented and dissolved society, a space still available for
planning"...'.
12 luglio 2001 A Firenze, a partire da settembre:
CITYeSCAPE workshop e concorso di idee sulla città contemporanea. Organizzato da Fringe.it ed iMage, in collaborazione con Università degli Studi di Firenze, SESV e ARCH'IT, CITYeSCAPE sarà orientato allo studio dei fenomeni urbani ed all'elaborazione di futuri scenari possibili per la città, in vista di proposte capaci di valorizzare le caratteristiche locali attraverso la considerazione di fattori notevoli quali il turismo, l'arte, il paesaggio, il commercio.
In ARCH'IT eventi la
presentazione della prima parte dell'iniziativa.
'L’architetto Marco Zanuso, 85 anni, è morto ieri intorno a mezzogiorno nella sua casa di Milano. Il celebre designer era da tempo ammalato, e ha avuto, a quanto si è appreso dalla segretaria, una crisi improvvisa. Lascia moglie e figli. Molto sofferente, da mesi si era ritirato dalla vita pubblica...'. Così Zanuso nella nota di
Pierluigi Panza
su Il Corriere della Sera. Sullo stesso quotidiano un ricordo di Carlo
Bertelli (dalla rassegna stampa del Ministero per i Beni e le
attività Culturali). Su La Repubblica gli interventi di Silvia Giacomoni
e di Vittorio Gregotti.
Su Il Sole 24 ORE Fulvio Irace.
Su l'Unità Andrea
Branzi (dalla rassegna stampa IUAV).
11 luglio 2001 La visita del sindaco di Roma Walter Veltroni al cantiere dell'Auditorium progettato da Renzo Piano suscita rassicuranti comunicati sull'avanzamento dei lavori, la cui conclusione -a meno della sala più grande, da 2860 posti, che necessiterà di ulteriori interventi- è prevista per il 21 aprile del prossimo anno. Le traversie dell'Auditorium finiranno dunque, con una corsa per rispettare dei tempi che già appaiono stretti, e con l'aggiunta di qualche decina di miliardi ai 170 già impegnati per la costruzione.
La cronaca di questi giorni su Il
Messaggero, Il Corriere della
Sera, Italia
Oggi.
11 luglio 2001 Diller + Scofidio progetteranno l'Institute of Contemporary Art di Boston da realizzare entro il 2004. Primo museo d'arte costruito ex novo nella città da cent'anni a questa parte, l'ICA sarà localizzato in un'area posta lungo il Boston Harbour di proprietà della famiglia Pritzker, scenario di un steso intervento di progettazione a scala urbana che comprenderà 650 unità residenziali, 2 alberghi, parchi e percorsi pedonali intorno al porto.
11 luglio 2001 Si terrà domani nell'aula Benvenuto della Facoltà di Architettura di Genova il convegno organizzato dal Consiglio Nazionale degli Architetti, dalla Federazione degli Ordini della Liguria e dall'Ordine Provinciale dal titolo
'Architettura e città del nuovo
millennio'; la mattina sarà dedicata agli addetti ai lavori, mentre la tavola rotonda del pomeriggio -presenti , tra gli altri architetti stranieri, anche alcuni membri dello studio Van Berkel & Bos- sarà aperta al pubblico. Su Il Secolo XIX, dalla rassegna stampa de
L'Architetto.
11 luglio 2001 Un confronto tra artisti e architetti di varie generazioni a testimonianza di un legame, di uno scambio tra le ricerche delle due discipline. L'esposizione
'Architettura e/è
arte', allestita a Roma al Foro Italico e promossa dall'Ordine degli Architetti di Roma e dall'IN/ARCH Lazio, rimarrà aperta sino al 16 luglio. Tra i quaranta artisti presenti figurano Carla Accardi, Mark Kostabi, Elisabetta Catalano, Matteo Basilé, Carmen Andriani, Gap architetti associati, Franco Purini, Marco Tirelli e T-Studio con Livio Sacchi e Maurizio Unali.
11 luglio 2001 'Una griglia metallica tradizionale coincidente con la struttura
costruttiva è parzialmente sostituita da pareti in cemento quando il pattern urbano del modello non coincide con la griglia strutturale. Queste
pareti sono pricipalmente associate a separazioni tra negozi o a locali tecnici. ..'. In ARCHIT
Architetture, Heintz-Kehr & Associés e Florent
Rougemont presentano un Diagramma concettuale per un nuovo genere di
10 luglio 2001 'Enfin ! Après vingt-quatre ans de polémiques, onze ans de préparation et quatre ans de travaux, le Quartier des musées de Vienne a été inauguré officiellement, le 29 juin, sous un déluge de superlatifs. A deux pas des tableaux de Bruegel et de Lotto du Kunsthistorisches Museum, à cinq minutes des Klimt de la Sécession, le nouveau Museumsquartier ou "MuQua" offre "le plus grand centre européen entièrement consacré à l'art moderne" et se range, avec ses 60 000 m2 et les 2,5 milliards de schillings (1,25 milliards de francs) investis par l'Etat et la ville dans sa construction, parmi les dix plus imposantes institutions culturelles au monde'.
Le Monde celebra l'apertura del Quartiere dei Musei a Vienna nelle scuderie imperiali
arricchite dei nuovi edifici di Ortner &Ortner.
10 luglio 2001 Continua la ricognizione sulle mostre dedicate all'opera di Mies Van Der Rohe allestite al Museum of Modern Art e al Whitney Museum of American Art. Ancora Herbert
Muschamp dalle pagine del
New York
Times: '...compare the Seagram Building (1958) with Gordon Bunshaft's Pepsi Cola Building (1960) a few blocks north on Park Avenue. Pepsi is one of my favorite buildings in New York. It has a crisp metallic quality that you don't find with Mies. But even when the lobby was intact, the building lacked what I would call an empathic quality. It doesn't suck you in. The contrast owes as much to the histories and personalities of the architects as to differences in form. The vibration of the Seagram Building derives in part from what Mies chose to
suppress'.
9 luglio 2001 Una
rapida sintesi dello stato attuale dell'architettura compiuta da Marco Belpoliti su La Stampa attraverso tre recenti libri, 'Nuove bidimensionalità. Tensioni superficiali nell'architettura digitale' di Alice Imperiale, 'Nuovi ventri. Corpi elettronici e disordini architettonici' di Maria Luisa Palumbo e 'XX secolo. Architettura' di Matteo Siro Baborsky. L'architettura si smaterializza, e sempre più spesso concentra la propria essenza nella sua pelle, assumendo valore in quanto involucro; nasce per essere attraversata e non abitata, e diviene ospite di flussi continui di persone, oggetti, informazioni; tende al nomadismo, realizzata in forme di vele, tende e gusci. Dalla rassegna stampa del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, parti
(1) e
(2).
8 luglio 2001 I profondi cambiamenti subiti da Berlino dalla seconda guerra mondiale sino ad oggi sono documentate nel libro,
recensito per Arch'it da Paola Giaconia, 'Berlino. Fisionomia di una metropoli
1945-1953-1989-2000-2010' curato da Hans Stimmann e contenente i materiali fotografici esposti nel padiglione tedesco della Biennale dell'Architettura di Venezia. Centinaia di immagini in bianco e nero testimoniano della intensa attività progettuale ed edilizia degli ultimi decenni, ma anche delle rinunce e dei danneggiamenti che fanno di Berlino una città destinata 'sempre a diventare, mai a essere'. Come la descrive Giulio Busi su La Domenica de
Il Sole 24 Ore, ' la scena berlinese vive, come all'inizio del secolo, di esperimenti disomogenei, a volte provocatori, e di un senso generale di irresolutezza, che pure esercita una sorprendente forza di attrazione. Combattuta tra la
frustrazione del passato e un'ambizione a tratti ingenua, Berlino cerca di ricostruire una nuova mappa metafisica, mescolando l'evidenza della nuova architettura con ricordi sfocati e mezze rimozioni...'
5 luglio 2001 'La concavità che consente lì, al centro, il deflusso delle acque meteoriche, calotta conversa di impalpabile percezione, ha un suo senso duplice, pratico e costruttivo, pur se affiorante in fase realizzativa. E' quello che i costruttori chiamano, con inconscia ed imponderabile leggerezza l'aria, lo spazio tra le cose. L'aria, che altri dicono fuga, viene lasciata, per esempio, tra lastre di marmo contigue, tra materiali differenti (in virtù di probabili dilatazioni), tra parti di strutture nuove ed esistenti. L'aria, la fuga. Qualcosa di misteriosamente musicale pervade l'architettura e le sue connesse geometrie. Il tempio agrippino lo dimostra, in particolar modo quando la sottesa invisibile presenza della sfera non tocca il suolo ma rimane sospesa su questo previsto filo d'aria'. Il Pantheon in
'Aria', di Domenico Cogliandro, nella sezione
Files di Arch'it.
5 luglio 2001 L'assessorato alla cultura della Provincia di Como promuove manifestazioni estive legate all'attività del Centro Studi Terragni e alla figura di Giuseppe Terragni. Il ricco
programma di eventi, disponibile on line, cui è stato dato il via il mese scorso con la conferenza di Kenneth Frampton e la ristampa del numero di "Quadrante 35" dedicato a Terragni, prevede tra gli appuntamenti più importanti la conferenza di Peter Eisenman il 25 agosto presso la Casa del Fascio.
5 luglio 2001 La sezione
Architetture presenta il progetto del gruppo LSB per la
nuova stazione di
Mendrisio, nel Canton Ticino. Un quartiere multiplo di non comune vivacità costituisce lo sfondo del progetto, fortemente caratterizzato da una piazza posta al di sotto dei binari e pensata come nodo di connessione tra la due parti di città divise dalla ferrovia, e da una ricostituita rete di spazi pubblici connessi in un insieme fluido.
4 luglio 2001 La giuria di
Archiprix
International, composta da Charls Correa, Paulo Mendes da Rocha, Aaron Betsky, Jo Coenen e Aurelio Galfetti, ha proclamato ieri i vincitori della edizione 2001 del concorso per tesi di laurea; tra i premiati due italiani della Facoltà di Architettura G. D'Annunzio di Pescara, Danilo Romani e Daniela Brascugli, partecipanti con il progetto 'Decommissioning e riuso delle piattaforme off-shore per l'estrazione di gas e petrolio nel Mare
Adriatico'.
3 luglio 2001 Sarà a Palazzo Pitti e nel giardino di Boboli sino al 31 agosto
'Acque Meridiane', progetto di installazioni itineranti lungo il meridiano dell'Europa Centrale, dal Mediterraneo al Mare del Nord, che ha interessato bacini e corsi d'acqua di Italia, Svizzera, Francia, Germania, Olanda, Danimarca, Svezia, Norvegia. Realizzato da Dario Bartolini, è presentato a Firenze tramite opere, diario di viaggio, installazioni e laboratorio.
Contemporanea
alle esposizioni su Mies Van Der Rohe e Frank Gehry, la mostra 'Out of
the Ordinary' allestita al Philadelphia Museum of Art è una accurata
retrospettiva sull'opera di Robert Venturi e Denise Scott Brown che
raccoglie disegni, plastici e fotografie dai primi progetti ai più
recenti. La recensione di Paul Golberger su The
Newyorker prende le mosse dalla presentazione delle mostre 'Mies in
Berlin' e 'Mies in America': 'Of all the architects who have tried to
take Mies on, the one who got the farthest, in a way, was Robert
Venturi, whose remark "Less is a bore," in the opening pages
of his 1966 book, "Complexity and Contradiction in
Architecture," became almost as famous as Mies's original line.
Venturi's position was that Miesian abstraction had nothing to do with
real life, and not a lot to do with the history of architecture, either,
since the great architecture of the past was never as simple as Mies
wanted his buildings to appear to be. And, while Mies's pristine objects
might be beautiful, Venturi argued, they had little to do with the
realities of our difficult and ironic time...'
2 luglio 2001 Da
giovedì prossimo sino al 22 ottobre il Palazzo delle Esposizioni a Roma
ospiterà la mostra 'Futurismo 19091944. Arte. architettura, spettacolo,
grafica, letteratura...', curata da Enrico Crispolti e corredata da un
corposo catalogo in cui una quindicina di esperti del movimento
affrontano le diverse forme dell'agire futurista. La mostra, rispetto a
quelle che l'hanno preceduta, recupera la produzione dei primissimi anni
e rilegge il Futurismo alla luce delle meno note opere precedenti la
pubblicazione del Manifesto. Giuseppe Dierna su La
Repubblica.
Si è
conclusa la sesta sessione del concorso Europan,
inaugurata nell'ottobre 2000 sul tema 'Inter-città, dinamiche
architettoniche e nuove ubanità' con la premiazione di 177 tra i 4000
gruppi di giovani architetti partecipanti con progetti relativi alle 67
aree di città europee (in Italia i casi-studio sono stati proposti
dalle amministrazioni di Castelvetrano, Catania, Forlì, Frascati,
Massa, Quarrata e Seregno). Gli appuntamenti del concorso proseguono in
autunno, con la proclamazione dei vincitori di Europan Italia e la
tavola rotonda nel Museo Tuscolano di Frascati l 19 ottobre, la mostra
dei progetti vincitori, segnalati e menzionati sino al 28 ottobre, il
Forum con la presentazione di tutti i progetti premiati a Liegi a fine
novembre.
1 luglio 2001 Organizzato
dall'Università degli studi di Camerino, dall'Archeoclub d'Italia e dal
Consiglio Nazionale degli Architetti, si terrà dal 29 luglio al 2
agosto a Camerino il XI seminario di architettura e cultura urbana Percorsi
metropolitani. Architettura, sistemi e tecnologie per la mobilità
urbana. Il programma prevede l'alternarsi di letture programmate,
tavole rotonde e laboratori su tre specifici argomenti: infrastrutture e
sistemi integrati di mobilità, spazi di relazione e nuovi scenari
urbani, tecnologie innovative e disegno industriale. |
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