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30 maggio 2006 Si apre il 2 giugno a Patrasso la nuova edizione della mostra New Trends of Architecture in Europe and Asia-Pacific. L'iniziativa è nata nel 2001 per offrire un momento d'incontro tra la cultura architettonica Asiatica ed Europea e per avviare un confronto tra idee ed esperienze che si sviluppano in ambiti geograficamente distanti ed eterogenei, con un occhio di riguardo alla produzione di giovani e promettenti architetti. Il tema di questa quarta edizione affronta le relazioni che intercorrono tra l'architettura e la società. Winy Maas (MVRDV) e Riken Yamamoto sono stati coinvolti nella selezione dei team di progettazione ed un loro intervento è previsto per il meeting di apertura. La mostra itinerante parte da Patrasso per toccare, in seguito, Lussemburgo, Hong Kong, Tokyo, Melbourne, e altre città asiatiche. (Paola Ricco)
30 maggio 2006 Nell'ambito della XIII edizione del Premio Libero Bizzarri per documentari, organizzato dall'omonima fondazione di San Benedetto del Tronto (AP), è indetto il II concorso intitolato "Città, Architetture, Territori", in collaborazione con la Facoltà di Architettura di Camerino. La scadenza per la candidatura di opere è il 31 luglio 2007. Quest'anno sono protagonisti gli spazi dell'attesa e del transito; come suggerito dal bando di concorso, "Stazioni di terra, stazioni di mare" la società contemporanea trascorre sempre più tempo negli spazi predisposti per l'arrivo e la partenza, in quelle intercapedini del quotidiano.
28 maggio 2006 Una croce interrotta delinea il nuovo spazio porticato pubblico del quartiere Nuova Latina. Il progetto di ACZ (Agnoletto, Cavani, Zamboni), Spartaco Paris e Alessia Fiori, vincitore Europan 8. 'Dalle letture sovrapposte della trasformazione del territorio pontino, dai tracciati degli appoderamenti, dai segni orografici, ci è stato possibile -scrivono gli autori del progetto nella nota pubblicata in ARCH'IT architetture- evidenziare la presenza di una autenticità del sistema naturale dei fossi e dei canali che denunciano l'origine palustre e acquitrinosa dell'area e definiscono il suo legame con la costa marina...'.
26 maggio 2006 Scena viennese. Vittoria Capresi compie una ricognizione sui gruppi di recente formazione. Possibile riassumere le loro caratteristiche? 'È necessario ripartire dalla Biennale di Venezia del 2004, tema Methamorph. Curatrice del padiglione austriaco è l'architetto Marta Schreieck, che sceglie di rappresentare l'Austria con 4 gruppi di architetti viennesi: Alles Wird Gut, Pool, Querkraft, The next ENTERprise. La scelta di questi gruppi è motivata dalla diversità dei loro progetti, ma che dimostra linee comuni ad esempio nell'uso dei materiali, nello sfruttare la morfologia del territorio come spunto creativo, nell'approccio pragmatico con i problemi, e che riassume molto del panorama austriaco odierno. Il concetto di diversità citato rimane comunque da indagare, e con qualche perplessità. Prendo in considerazione -scrive Vottoria Capresi in ARCH'IT files- alcuni gruppi di giovani architetti attualmente attivi a Vienna...'.
La Medaglia d'Oro all'Architettura Italiana per l'anno 2006 è stata assegnata a Renzo Piano per l'High Museum of Art di Atlanta (2003-2005). Secondo Fulvio Irace, in giuria con Pio Baldi, David Chipperfield, Jean-Louis Cohen e Arata Isozaki, l'opera 'rappresenta al meglio l'idea di progetto di Renzo Piano: riflette appieno la sua capacità di risolvere creativamente i temi connessi alle performance funzionali degli edifici e contemporaneamente di perseguire una visione della costruzione all'interno della tradizione italiana del disegno urbano...'. Premi speciali e menzioni d'onore anche ad altri nomi importanti della cultura progettuale italiana, fra i quali Massimiliano Fuksas (Premio Speciale alla Committenza per l'Edificio Direzione Ferrari, Maranello, 2004) e Guido Canali (Menzione d'Onore per gli Uffici SMEG, San Girolamo di Guastalla, 2004). Ma è la selezione dei giovani che convince di più, che alimenta l'attesa sempre più crescente di vedere l'Italia nuovamente inserita nel vivo del dibattito architettonico. Vincono, fra gli altri, Gianfranco Gianfriddo e Luigi Pellegrino (Menzione d'Onore per Casa Baglio-Fallisi a Buccheri, 2003-2004) e IaN+ (Premio Speciale all'Opera Prima con l'Edificio per laboratori Università di Roma Tor Vergata, 2003-2004). (Francesca Oddo)
22 maggio 2006 'Da New York, dove nel 1982 ha fondato una delle gallerie più innovative sulla condizione urbana contemporanea (la Storefront for Art and Architecture), Park si è trasferito a Detroit dove il futuro della città post-capitalista era già una realtà. Il progetto della casa fuggitiva forse meglio rappresenta l'attitudine scoperta da Park a Detroit. 24260 è il numero di una casa abbandonata, che tagliata e riassemblata può muoversi dovunque nel mondo. Fuggita da Detroit, dove le case vengono incendiate e demolite, la 24260 ha viaggiato in otto città europee. Diventare profughi, nella società contemporanea, non è solo una condizione a cui è costretta una sempre maggiore quantità di persone, ma è anche una condizione che appartiene ormai anche a molte città. La casa 24260 per sopravvivere ha bisogno dell'ospitalità di una città, pena la sua morte...'. La città è ancora oggi il luogo dell'interazione sociale e culturale non può essere ridotta a puro spazio economico. In ARCH'IT books review Alessandro Petti commenta l'uscita del volume Urban Ecology: Detroit And Beyond, di Kyong Park.
20 maggio 2006 L'intervento in quota, le condizioni estreme inducono alla definizione di scenari di occupazione del territorio flessibili e reversibili. Minimizzazione dell'impatto fisico e massimizzazione degli effetti. 4 elementi 4. Giacomo Delbene presenta il progetto di Train01 per Campo Catino. 'Il recupero di un territorio caratterizzato dalla fragilità dei suoi equilibri naturali -scrive Giacomo Delbene nell'introdurre in ARCH'IT architetture il progetto di Train01- si fonda su delle capacità di visione che riescano a determinarne uno sfruttamento sostenibile. L'introduzione di nuove modalità di utilizzo eco-compatibili è possibile solo se si promuove una cultura differente ed essa è tanto più effettiva quanto più allargata risulterà la distribuzione dei benefici diretti ed indiretti procedenti da un intervento e, non meno importante, quanto più tale intervento si affermerà capace di produrre un sentimento allargato di identificazione ed appartenenza ad un patrimonio comune da salvaguardarsi e far prosperare...'.
20 maggio 2006 È possibile, per un architetto, progettare un edificio pericolante? Gli studenti triestini sono stati impegnati a progettare, sotto la guida di Giovanni Corbellini e Hrvoje Njiric, un programma "cortocircuito" che riuscisse a porre in una relazione non stabile (pericolante, appunto) un albergo e quaranta appartamenti nell'area portuale di Rjieka. 'In un momento storico in cui sempre più figure professionali si propongono quali "costruttrici di certezze" -scrive Marco Ragonese nel resoconto pubblicato in ARCH'IT sopralluoghi-, l'interesse di alcuni architetti si è focalizzato sul tentativo di comprendere la complessità dei molteplici aspetti della contemporaneità, partendo da quelli che comunemente vengono combattuti o, peggio, ignorati...'.
20 maggio 2006 Uta, affiancata al suo uomo e più lontana di una stella. In ARCH'IT lanterna magica Ugo Rosa descrive una figura dall'algida indifferenza, che quasi scompare in un gesto. 'L'uomo è qui, presente a se stesso e alla storia, Uta non c'è; non c'è il suo sguardo, perduto verso un orizzonte che neppure riusciamo ad intuire, non c'è il suo corpo, ritratto in quel mantello infinito che lascia apparire soltanto una mano, un lembo di spalla ed il viso. Ogni parte che appare è ornata da un oggetto prezioso, ed è questo che sembra conferirle quell'effettualità che in realtà le manca: un anello, un fermaglio, una corona. Sposa e regina: pare. Ma Uta non ci si rivela così. Si manifesta invece, se lo fa, nel gesto autunnale del ritrarsi. Dolorosamente lontana perfino da se stessa lei è, per me, la strana metafora della sola architettura degna di questo nome: quella che non è metafora di niente...'.
15 maggio 2006 Un segno architettonico puro scende nella roccia di Manhattan, riverente verso una città che inizia ad avere una storia. Rossana Capurso presenta l'intervento di Renzo Piano per il rinnovamento e l'espansione della Morgan Library a New York. 'La Morgan Library -scrive Rossana Capurso in ARCH'IT architetture- rappresenta, infatti, un'operazione delicata in cui si ammira il vecchio ritrovato attraverso l'energia del nuovo. L'antico è finalmente svelato, cautamente liberato da ciò che non gli appartiene, contaminazioni del tempo e annessioni per farsi ammirare finalmente nei suoi dettagli e nelle riorganizzazioni nei percorsi. Il progetto nasce principalmente per soddisfare sei punti essenziali: creare un'entrata più spaziosa e funzionale con relativi servizi sul fronte della Madison Avenue, riorganizzare la circolazione interna con accessibilità ai portatori di handicap, ingrandire il magazzino delle opere rare, prevedere un maggiore spazio espositivo pubblico, organizzare una nuova sala lettura equipaggiata di tecnologie contemporanee, dotare il museo di un auditorium per concerti e letture...'.
North, South, East, West. Sono gli assi di orientamento della cartografia tradizionale e sono anche le coordinate lungo le quali si muove GOOD N.E.W.S. Temi e percorsi dell'architettura, la mostra ospite della Triennale di Milano (16 maggio - 20 agosto 2006), curata da Fulvio Irace e Italo Rota con Fausto Colombo e Luciano Patetta. N.E.W.S. riflette sulle tematiche più tradizionali dell'architettura con l'obiettivo di rivolgersi ad un pubblico ampio. Agli architetti, ai curiosi, agli interessati, agli intervenuti -qualunque sia la loro formazione- la mostra intende sottoporre dei precisi interrogativi: 'che cos'è l'architettura? Quali sono le sue origini? Come essa si è rappresentata e si rappresenta nelle varie società? Cosa vuol dire fondare una città, costruire una casa, pensare un monumento?' Lungo le sale e le pareti della Triennale, attraverso una regia di immagini mirate a suggerire richiami e interferenze, i visitatori saranno sollecitati a trovare le proprie risposte o a maturare nuovi interrogativi. La mostra affronta sette temi che si sviluppano in altrettante stanze/sezioni: Proporzioni, Ombre, Origini, Oggetti come microarchitetture, Cupole, Città, Allegorie, Ritratti. Appuntamento alla Triennale di Milano per l'inagurazione di N.E.W.S., lunedì 15 maggio, alle ore 18.30. Maggiori informazioni in ARCH'IT mostre. (Francesca Oddo)
13 maggio 2006 'In the architectural and arts history, new vision is heavily criticized by the contemporary society. Only few of these new visions can be confirmed and recognized as master pieces. The vision of digital architecture also needs both the personal creativity and the social appreciation. Many people are making their most efforts to define digital architecture. They are writing the history of digital architecture...' Non è facile predire il futuro dell'architettura digitale. Tuttavia questa sta ancora progredendo molto rapidamente, e produce distanze tra educazione, cultura sociale e architettura. in ARCH'IT extended play ne parla Yu-Tung Liu, chairman del FEIDAD Award, la cui edizione 2005 si è da poco conclusa con la proclamazione del progetto di ReD | Research + Design (Marta Male-Alemany, Jose Pedro Sousa), già proposto ai lettori di ARCH'IT e mostrato all'interno della mostra "The Storytellers", parte del festival BEYOND MEDIA di Firenze. Menzioni speciali del premio sono state inoltre assegnate a Evan Douglis, BASE4, R&Sie(n) + D, e Fabio Schillaci.
13 maggio 2006 Loop.space. Il padiglione progettato da Base 4 (Bidisha Sinha, Andres Flores, Simone Contasta e Elena Bertarelli) come lavoro di tesi per il DRL Master dell'Architectural Association e premiato sia dalla Miami Biennale Competition sia dal FEIDAD Award, è in grado di dispiegarsi in un continuo sistema di spazi interconnessi. 'The pavilion -scrivono gli autori in ARCH'IT architetture- relies on spontaneous crowd congregation to propose a new radical way of perceiving a given sporting event, and each looped space is perceived as an immersive environment in which the relationship of scale and proportion between the viewer and projection are radically modified...'.
9 maggio 2006 La piattaforma si innalza, distaccandosi progressivamente dal pavimento. Il soffitto vi si riflette, entrando a far parte dell'installazione. Teresanna Donà ha visitato la mostra di Morphosis, Continuities of the incomplete, recentemente aperta al Beaubourg per cura di Frédéric Migayrou. 'La mostra -scrive Teresanna Donà in ARCH'IT allestimenti- diventa così un'estensione delle linee di ricerca dello studio, spingendo lo spettatore a muoversi al di sopra della piattaforma, a confrontarsi con la complessità delle opere esposte, e favorendo un'esperienza aperta e mutevole con il lavoro dell'architetto. Al tempo stesso schermo di cinema, vetrina espositiva, immagine globale della città a griglia regolare, come quella caratteristica dell'organizzazione urbana della città di Los Angeles...'.
7 maggio 2006 La Raymond Loewy Foundation, nata con lo scopo di promuovere il design nelle sue molteplici forme e scoprire nuovi talenti, presenta la seconda edizione del concorso Lucky Strike Junior Designer Award, riservato agli studenti che hanno concluso o stanno per concludere il proprio percorso universitario preparando il lavoro di tesi. Il premio verrà consegnato all'autore di una tesi di laurea o di diploma nell'ambito del design, discussi in Italia presso una Facoltà Universitaria, un Istituto Superiore o una Scuola di Design, e ammonta a 30.000 euro. Ulteriori informazioni sono disponibili alla pagina di ARCH'IT concorsi. (Teresanna Donà)
1 maggio 2006 Rivestita in bambù, la grande copertura ondulata del nuovo Terminal Madrid Barajas, progettato da Richard Rogers insieme a Estudio Lamela, unifica lo spazio e accompagna i passeggeri all'interno dell'edificio. La presentazione di Samuele Martelli in ARCH'IT architetture. 'L'aeroporto di Madrid si appresta a diventare il maggiore hub europeo, e superare quindi Francoforte e Amsterdam. Questo soprattutto in virtù del fatto che Madrid è la porta di accesso principale per l'America Latina. Richard Rogers, assieme al suo partner spagnolo Estudio Lamela, si è aggiudicato il concorso internazionale bandito nel 1997 dall'ente nazionale spagnolo che gestisce i principali aeroporti. Con altre due società di ingegneria è l'artefice di questo mastodontico progetto...'. |
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