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ARCHIVIO GIUGNO 2002

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30 giugno 2002

ARCH'IT files. no primordiale, no computer, no pop no trash no kitsch eccetera eccetera. ma0/emmeazero, con Critical borders, racconta le fasi preparatorie del progetto Europan. 'Poi nonostante tutto proviamo uno di questi approcci, guardacaso quello ludico: apriamo a caso il vocabolario, puntando a occhi chiusi una parola: è "guida". Apriamo un elenco "guida telefonica" e con lo stesso procedimento di cui sopra ci imbattiamo in Stallone Giovanna...'.

 

30 giugno 2002

'La vita si sviluppa attorno allo spessore di un doppio suolo, un mantello disposto sulle pieghe del terreno esistente. Le relazioni sociali prendono posto sui tetti, le relazioni private all’interno di questo tappeto. I lotti sono concepiti come dei terreni terrazzati interrotti da un sistema di patii e totalmente percorribili a piedi...'. Una riflessione sulla relazione tra spazio pubblico e privato nella città, tra interno ed esterno, tra casa e paesaggio. Living carpet di ma0 + Careri, Ottaviani, Di Tardo. Terzo premio Europan6 a Porto. In ARCH'IT architetture.

 

30 giugno 2002

All'interno della IV edizione degli Incontri dell'Annunziata. Giornate di studio sull'innovazione tecnologica organizzati dall'Università di Camerino, si terrà il 3 luglio il convegno Low tech/light architecture, cui parteciperanno nella veste di relatori Mario Cucinella e Richard Horden. All'incontro seguiranno l'inaugurazione della mostra More with less, dello studio M.C.A. Mario Cucinella Architects, e la presentazione del catalogo edito da Mandragora con interventi di Alessandro Mariani, Giorgio Pignotti, Marco Brizzi, Pippo Ciorra. In ARCH'IT mostre.

 

30 giugno 2002

Deyan Sudjic studia il rapporto tra la città e l'Imperial War Museum progettato da Daniel Libeskind per Manchester: 'Salford Quays, though not electorally in Manchester, is a case in point. It has gone from empty nothingness to busy nothingness in less than five years. It has its tram link to the city; it has Michael Wilford's Lowry concert halls, and now it has Daniel Libeskind's Imperial War Museum North. They are real achievements, but they have brought with them some unexpected consequences: they have raised land values just enough to see redevelopment, but not enough for it to have any quality. All around these two solitary outposts laps an aimless tide of car parks, designer shopping villages, business parks and themed restaurants so flimsy and unsubstantial that they could all blow away as quickly as they have been so lovelessly dumped here'. Su The Guardian.

 

30 giugno 2002

E' stata inaugurata lo scorso 26 giugno, nelle sale del Palazzo degli Anziani di Ancona, la mostra Tra porto e città, che raccoglie i materiali relativi agli interventi di riorganizzazione architettonica e urbanistica della parte di città più vicina al porto antico. In seguito ai ritrovamenti delle antiche infrastrutture portuali, infatti, il comune ha aperto una consultazione a inviti per la sistemazione architettonica dell'area degli scavi. Vengono esposti dunque i progetti presentati dai tre architetti selezionati -Massimo Carmassi, Giancarlo De Carlo e Francesco Venezia- insieme ai materiali relativi al nuovo piano del porto e ai progetti sul waterfront anconetano commissionati dalla Triennale di Milano a Ignazio Gardella, Marco Porta e molti altri in occasione della mostra 'Nove Progetti per Nove Città' del 1987. L'esposizione, che resterà aperta fino al 14 luglio, è stata curata e allestita da Pippo Ciorra, Cristina Ferrara e Silvia Lupini. In ARCH'IT mostre.

 

29 giugno 2002

In attesa dell'apertura del Imperial War Musuem North di Manchester, prevista per il prossimo 5 luglio, The Guardian racconta la vita di Daniel Libeskind alla ricerca delle connessioni tra la storia della sua famiglia e i progetti di architettura. Nell'intervista a Suzie Mackenzie, lo stesso Libeskind, giunto solo alla sua terza realizzazione in circa trent'anni di professione e ricerca, spiega l'importanza dell'architettura nella formazione del comune senso della storia: 'Architecture is important, Libeskind says, and this is why people feel so passionately about it. Architecture is a "trace", his word. Architecture is walking around a city, seeing a building that's about to be destroyed, and high above you noticing the old wallpaper on the walls, the shadow of a fireplace - once somebody's living room. Architecture is Potzdamer Platz, today a mass of skyscrapers, where Hitler's bunker once was. Architecture is Libeskind's father coming to Berlin for the first time, stamping his foot on the ground and saying, "I am glad you built this building".

 

28 giugno 2002

Nessuna responsabilità del progettista, Vittorio Gregotti, nel crollo del pannello di vetro avvenuto lo scorso gennaio nel teatro degli Arcimboldi. E' quanto hanno rivelato le perizie eseguite a Murano dai tecnici della Stazione sperimentale del vetro, che hanno riscontrato un difetto nella composizione del materiale di cui era composto il pannello e attribuito ad esso il distacco dai supporti. Si aspettano ora le reazioni dei grandi nomi che si celano dietro la produzione degli elementi scelti da Gregotti come rivestimento dei punti luce, la Saint Gobain e la ditta del gruppo Bodino che ha temprato e stratificato ogni pezzo con le stesse tecnologie già impiegate per la realizzazione dei pannelli della piramide del Louvre. Su Il Giorno, in cronaca di Milano.

 

27 giugno 2002

Presso la Facoltà di Architettura di Ascoli, tra oggi e domani, a chiusura del Master in Rappresentazione e comunicazione digitale per l'architettura, si svolgerà un seminario di studio che vedrà la partecipazione di studiosi del tema. In programma un intervento di Franco Purini e uno di Giovanni Anceschi ('La fatica del Web'). In ARCH'IT convegni.

 

25 giugno 2002

Si inaugurerà il prossimo 28 giugno all'IFA di Parigi, a cura di Fiona Meadows e Lionel Engrand, la mostra 'La Ville en Tatirama'. Dedicata all'indagine de 'Les Trente glorieuses à travers l'objectif de Jacques Tati' la mostra rilegge l'architettura moderna in Francia attraverso lo sguardo dell'autore di celebri pellicole come Mon Oncle, Playtime, o Trafic. Maggiori informazioni in ARCH'IT mostre.

 

24 giugno 2002

'Quando operi all'interno dell'architettura, raggiungi un punto oltre al quale non puoi più spingerti, il tuo lavoro è concluso e lo spazio vive della sua indipendenza. La separazione tra l'ambito spaziale configurato e la mia presenza fisica cominciò già con le installazioni perché, dopo aver progettato l'ambiente, la mia voce vi permaneva quasi fosse una sorta di residuo della composizione spaziale. Quindi lo spazio reale, creato per il pubblico, diviene una sorta di spazio virtuale per il progettista che a questo punto può fare solamente delle congetture...'. Vito Acconci racconta se stesso. Dal think-tank d'arte e architettura basato a New York, le poetiche, i progetti, le sperimentazioni nello spazio pubblico. Un'intervista di Elena Carlini, in esclusiva per ARCH'IT artland.

 

24 giugno 2002

La Facoltà di Architettura Civile e il Dipartimento di Progettazione dell’Architettura del Politecnico di Milano hanno organizzato un incontro in memoria di Enrico Mantero, allievo di Ernesto Nathan Rogers e, dagli anni Sessanta, docente di Composizione Architettonica presso lo stesso Politecnico. In occasione dell'incontro, previsto per oggi pomeriggio, verrà presentato l'ultima pubblicazione di Mantero -Architettura. Diario collettivo- e sarà inaugurata una mostra fotografica che ripercorre la sua attività di progettista. In ARCH'IT convegni.

 

23 giugno 2002

Herbert Muschamp, critico di architettura del New York Times, visita la mostra romana dedicata ai progetti di Zaha Hadid: 'I resort to metaphor because I lack more precise techniques for describing intuitive genius. Though Hadid is a pet of intellectuals, I do not regard her as one. Given her scientific training, Hadid's descriptions of her designs can be painfully inexact. But perhaps intuition can be more rigorous than reason. At least, the critical value of Hadid's work lies in raising this possibility. Those who expect her work to grate on the nerves will be surprised by her installation design. The walls don't bite. The flow of space is supple with the Vitruvian virtue of delight. Its departure from the standard egg crate, instead of distracting from concentration, invites lingering'.

 

23 giugno 2002

L'opera architettonica di Edwin Lutyens, riletta nel testo di Jane Ridley parallelamente alla vita coniugale e sessuale dell'architetto, viene commentata, alla luce delle recenti interpretazioni biografiche, da Deyan Sudjic per The Guardian. 'Is a Lutyens house, she asks at one point, "an architecture born of sexual longing and disappointment"? "No doubt about it" seems to be her answer. After the youthful promise of all those dream houses in Kent, Lutyens gets married and, suddenly, starts to go all fruity and art nouveau in his work. Then the sex dries up and he turns into a classicist'.

 

22 giugno 2002

Dalle Grandi Narrazioni all'architettura delle parole e delle asserzioni. In ARCH'IT lanterna magica, Ugo Rosa sulle idealizzazioni astratte, a partire da un'affermazione di Rem Koolhaas, con Stranger in paradise. 'Certo l'architetto è solo una macchietta e la sua pistola è ad acqua, ma il sogno del paradiso in terra passa sempre attraverso una piccola strettoia che a quel paradiso rende estraneo me, te, noi, voi: questi minuscoli ometti banali che hanno piccoli e grandi problemi da affrontare e, magari, da risolvere...'.

 

21 giugno 2002

Pareri contrastanti riguardo l'edificio progettato a Londra da Nicholas Grimshaw, riportati da The Independent: 'The design is certainly unusual, taking the Flatiron building concept -imagine a tall, partly opened book on end- and quadrupling it. The effect promises to be graceful rather than phallic, and the main tower will look super-slim from open ground near Aldgate Underground station. Grimshaw's design has gone for elegance and environmentalism. The tower has a double glass skin with an outer layer of "slot" openings to allow an unusual degree of draft-free natural ventilation, and produce "an iridescent tapestry" effect, according to Grimshaw's director, Neven Sidor'.

 

21 giugno 2002

Tra le news dell'ANSA compare il giudizio di Massimiliano Fuksas sull'operato di Vittorio Sgarbi: 'Io voglio rimanere coerente con me stesso e ne faccio uno solo, di mestiere. Urbani e' una persona che ha una cultura politica, Sgarbi no. Era una scommessa persa in partenza, quella di Sgarbi, come se io mi mettessi a fare il sindaco di Roma: fatalmente si arriva al conflitto tra due mondi diversi, quello di chi ha un modo critico di vedere la società, e quello politico. Nella sua sfortuna, comunque, Sgarbi e' fortunatissimo, perchè adesso potrà fare un solo mestiere. Il suo e' uno spirito alla Marinetti, e non ha mai detto cose stupide o sbagliate, però chi entra in un governo accetta implicitamente di mettere da parte il desiderio di uscire dalle righe'.

 

21 giugno 2002

In occasione della consegna di un riocnoscimento Zaha Hadid, The Indipendent incontra l'architetto iracheno, e lamenta lo scarso interesse finora dimostrato dall'Inghilterra nei confronti delle sue capacità progettuali. 'The idea was to make a new world. "There was cultural change," she says. "It was predicted in the early Eighties. Puritanism versus hedonism. It couldn't be done through renovation, but had to be done through new programmes, new ideas about living and working. There shouldn't be this wariness about unacheivable stuff. The problem here is that most of the projects are commercially guided. That does not mean they couldn't be really exciting. The sites they sit on should not be private domain, but public domain. Which means they could be public spaces, event spaces, where there are galleries or restaurants or where people could rest."

 

20 giugno 2002

In ARCH'IT books Paola Giaconia presenta il volume a cura di Charles G. Salas e Michael S. Roth "Looking for Los Angeles", pubblicato dal Getty Research Institute con progetto grafico di Bruce Mau. '...the book enriches our knowledge of a city that is mistakenly believed to have no back history. It is a new Los Angeles that is captured by the viewpoints assembled in these pages: a Los Angeles worth looking for.'

 

20 giugno 2002

Personaggi in movimento, percezioni mutevoli, lo story-board al posto del taccuino da schizzi. ARCH'IT movies architecture, presenta Cronache della città. Jean Nouvel e Wim Wenders, di Elisa Ferrato. 'Nouvel inserisce -scrive Elisa Ferrato- la nozione di movimento in architettura, non considerando più lo spazio come un semplice volume, o come la combinazione di una serie di scene, ma piuttosto come una serie di sequenze...'.

 

19 giugno 2002

'La tensione esercitata sulla struttura da parte delle forze è così intensa che ostinarsi a mantenere la vecchia facciata sarebbe stato inutile. Abbiamo quindi deciso di tenere solo le architetture della vecchia facciata e di reinterpretarle...'. Grappoli di spazi aperti organizzati attorno e dentro la struttura. Nelle pieghe del rivestimento prende posto una strada commerciale. Seung-woo Yoo, Rougemont, Chaowakul, Simons: K4FK4. Urban stim for the new city hall in Rotterdam. In ARCH'IT in a bit.

 

16 giugno 2002

'La lezione di Consuegra consiste nella qualità dell'architettura, qualità che può essere ricercata, citando le sue parole, attraverso l'introduzione di "una certa componente di anonimato che prevalga sull'affermazione dell'espressione personale; assentarsi, quasi per non essere"...'. Guillermo Vázquez Consuegra: 14 progetti in mostra a Cesena. Una nota di Raffaella Sacchetti in ARCH'IT sopralluoghi.

 

15 giugno 2002

'Les Rencontres internationales d'architecture d'Orléans seront très certainement les dernières'. Così annuncia il quotidiano l'Humanité, spiegando che i commissari di ArchiLab,Marie-Ange Brayer e Béatrice Simonot, così come Frédéric Migayrou, chiamato a dirigere il settore architettura del Centre Beaubourg, desiderano cambiare la formula e soprattutto passare la mano. 'ArchiLab devrait être désormais une manifestation biennale et les commissaires devraient changer à chaque édition'. Inoltre, la 'riche collection des maquettes d'architecture du FRAC Centre (près de 800 pièces), qui doit beaucoup au travail de Frédéric Migayrou lorsqu'il y officiait, devrait prendre la relève au Site des subsistances militaires...'.

 

15 giugno 2002

Intervistato da Mara Amorevoli per Venerdì di la Repubblica, Arata Isozaki ribadisce l'intenzione di pubblicare un libro-raccolta delle affermazioni di Vittorio Sgarbi sul progetto per l'uscita degli Uffizi e ribadisce la sua disponibilità a rivedere il progetto, con alcune perplessità: 'L'ultima richiesta è dimezzare l'altezza della loggia. Ho chiesto le misure a Valentino. La vuole ridotta da 25 a 13 metri. E' un altro progetto, non quello con cui ho vinto la gara. [...] I miei legali stanno esaminando la questione. Secondo loro se il progetto vincente viene modificato, gli altri architetti del concorso possono fare ricorso...'. Intanto la Confcommercio di Firenze propone la realizzazione a sue spese di una simulazione a scala reale, del costo di circa 10000 euro, che consentirebbe più attente valutazioni da parte di una commissione di esperti e l'espressione motivata della volontà popolare. Dalle news dell'ANSA.

 

15 giugno 2002

'Una modificazione fisica del terreno naturale genera il nuovo museo attraverso una serie di onde progressive nella direzione del lago. L’accesso all’edificio avviene attraverso un percorso pedonale che connette i due parcheggi posti alle estremità del sito. Il complesso museale è organizzato su due livelli: il livello terra per i visitatori e il livello interrato per i depositi, gli impianti e la fumigazione. Dalla Hall si accede sia alla mostra permanente delle opere di Tomihiro, sia alle funzioni complementari come mostre temporanee, auditorium, caffetteria e bookstore che possono funzionare anche autonomamente...'. OBR Architetti Associati presenta il progetto redatto in occasione del concorso internazionale per il New Tomihiro Museum, il nuovo Museo SHI-GA di Tomihiro previsto nello scenario dei boschi di Azuma e del lago Kusakiko. In ARCH'IT architetture.

 

14 giugno 2002

A Venezia, sino al 20 giugno, palazzo Tolentini ospita la mostra Architettura per un mondo che cambia, che presenta i 78 progetti premiati nelle prime sette edizioni dell'Aga Khan Awards for Architecture. Il riconoscimento, istituito nel 1977, premia ogni tre anni i migliori esempi contemporanei di architettura e pianificazione urbanistica bei paesi musulmani, valutati da una giuria internazionale e scelti tutti per la forte dimensione sociale. Su l'Unità.

 

14 giugno 2002

In svolgimento oggi a Terni, al CCM VideoCentro presso le ex Officine Bosco, a partire dalle ore 9,30 il convegno La Città Interattiva. Vivere con Internet in città. Tra i partecipanti all'incontro, dedicato alla relazione tra città contemporanea e nuove tecnologie di comunicazione, Carlo Massarini, Antonino Saggio, Gianni Ranaulo, Marialuisa Palumbo, Marco Brizzi, Alessandro Bufacchi, Alberto Bazzan, Paolo Raffaelli, Federico Di Bartolo. Maggiori informazioni in ARCH'IT convegni.

 

13 giugno 2002

In ARCH'IT sopralluoghi Alessandra Bordieri propone Note sulla tecnica, considerazioni raccolte in occasione della presentazione dell'ultimo volume di Gregotti -Architettura, Tecnica, Finalità- e nella mostra "Da Cipputi a Chip…puti, costruita sulle fotografie di Dino Fracchia e sulle vignette di Altan.

 

12 giugno 2002

In occasione dell'inaugurazione della nuova Videoteca IUAV, venerdì 14 giugno verrà proiettato, nella sede del Dipartimento di Storia dell'Architettura, il film documentario La Grande Mutazione, ultimo della serie 'Storia d'Italia del XX secolo' realizzata da Folco Quilici per l'Istituto Luce. Incentrato sulle trasformazioni subite dal paesaggio italiano nel corso del '900, il film ripercorrere le tappe e i capitoli più significativi delle importanti e sostanziali mutazioni avvenute in Italia nel rapporto tra città e campagna, tra ambiente urbanizzato e ambiente naturale, ma soprattutto nei luoghi più densamente abitati del paese. Alla proiezione farà seguito un incontro con l'autore, cui interverranno Leonardo Ciacci, responsabile scientifico della videoteca IUAV, Renato Bocchi, Alberto Cecchetto. In ARCH'IT convegni.

 

12 giugno 2002

Verrà proposto oggi in Senato un emendamento al decreto Tremonti con il quale le associazioni ambientaliste -WWF, Legambiente, Italia Nostra, Fai tra le altre- tentano di mettere al sicuro beni artistici e demaniali, minacciati dall'istituzione della Patrimonio dello Stato Spa e dalla possibilità di svendita che il trasferimento dei beni a questa società contempla. Domenica prossima Italia Nostra sarà presente in cento piazze italiane per fornire informazione sui 31 atti della legislatura in corso che smantellerebbero il sistema delle tutele ambientali e culturali, e per raccogliere firme per una petizione da presentare al Presidente Ciampi. Su La Repubblica e La Stampa.

 

12 giugno 2002

La Libreria Internazionale Hoepli di Milano ospiterà domani 13 giugno, alle 18.00, la presentazione del libro Guido Canella, opere e progetti, di E.Bordogna ed edito da Electa. Interverranno come relatori per il dibattito che seguirà la presentazione, insieme allo stesso Guido Canella, Thomas Muirhead, Giorgio Muratore e Daniele Vitale.

 

12 giugno 2002

E' giunto a conclusione il concorso Piazza Italia a Kobe, promosso dall'Ordine nazionale degli Architetti, dalla Fondazione Italia in Giappone 2001 e dalla DARC, con l'assegnazione del primo premio a Laura Mascino, del secondo a Tsukamoto Yoshiharu e con la segnalazione dei progetti presentati da Minobe Yukio, dallo studio Laezza & partners, da Ukai Tetsuya. Gli elaborati del consorso, presto on line, saranno oggetto di una prossima mostra allestita a Roma negli spazi della Fondazione organizzatrice.

 

12 giugno 2002

E' in corso a Boulogne-Billancourt sino al 7 luglio la mostra 'Chandigarh, la ville indienne de Le Corbusier', brillante esposizione che tramite modelli, schizzi, progetti, fotografie, filmati e ricostruzioni virtuali -del mai realizzato palazzo del governatore, ad esempio- ripercorre le tappe dell'avventura progettuale della città indiana. Così Le Figaro: 'Le destin a voulu que Le Corbusier fût le père de Chandigarh, la nouvelle capitale du Penjab, conçue pour remplacer Lahore. La mort accidentelle de l'architecte américain Matthew Novicki, qui fut le premier (avec Albert Mayer) à se pencher sur le devenir de cette ville, en 1948, ainsi que la politique de non-alignement de l'Inde, poussa le gouvernement de New Dehli à chercher un urbaniste européen. L'auteur de la Cité radieuse, l'inventeur des machines à habiter, a ainsi trouvé la fabuleuse opportunité d'exporter ses théories sur le sous-continent indien. [...]Modeler le visage de l'Inde moderne, concevoir l'architecture de l'indépendance, telle fut la mission de Le Corbusier, dont les plans urbains n'avaient jusqu'alors jamais pu voir le jour, ce dont on peut parfois se féliciter en se souvenant du terrifiant plan Voisin pour Paris, qui visait à raser le Marais...'

 

12 giugno 2002

E' stata presentata ieri la lista di 58 progetti cui il RIBA, Royal Insitute of British Architects, ha riconosciuto un elevato livello di qualità architettonica e un positivo contributo allo sviluppo dell'ambiente circostante. L'elenco di questi progetti, le cui dimensioni vanno dalla casa privata all'impianto industriale, costituirà il punto di partenza per le selezioni del RIBA Stirling Prize. Su The Guardian.

 

12 giugno 2002

El Pais ricorda l'apertura della mostra Venezia-Vigo, incentrata sui progetti di Enric Miralles per la Città Universitaria di Vigo e per l'ampliamento dello IUAV. 'Los proyectos realizados por el arquitecto Enric Miralles para la Universidad de Vigo y para el Instituto Universitario de Architettura di Venezia (IUAV) son el contenido fundamental de la exposición Venezia-Vigo, del espacio no te fíes nunca, inaugurada el sábado en el Palazzo Fortuny de Venecia y que vendrá en septiembre a Vigo. La exposición enfatiza en su carácter doble, no sólo por esas circunstancias, sino por el tratamiento que aplica a sus contenidos, los cuales remiten a la combinación de los dos elementos primordiales con los que trabajó el arquitecto, la tierra y el agua, en su afán de lograr "paisajes construidos".

 

11 giugno 2002

'Jargon. A commencer par l'intitulé de l'exposition : «Economie de la terre». Un renvoi à la préoccupation écolo en architecture ? A l'utilisation des matériaux naturels ? Foin ! Ou plutôt sus aux «verdolâtreries» étriquées. «Interroger l'économie de la terre, avertit le "guide" de l'exposition, revient à problématiser l'idée métaphysique de l'architecture comme ancrage du permanent et du définitif, pour y inoculer une dimension évolutive, économique dans sa pleine acceptation, où l'on produit des processus plus que des objets, où la nature ne renvoie plus à elle-même, mais à un système complexe d'échanges.» On comprendra (?), en gros, que les projets exposés ont été sélectionnés dans la mesure où ils entretiennent un rapport, quelconque (local, formel, analytique, ou autre), avec un environnement au sens large (géographique, technologique, mais aussi économique ou sociologique)'. Archi Lab 2002, quarta edizione della manifestazione di Orléans sull'architettura sperimentale dalle pagine di Libération.

 

10 giugno 2002

Bruno e Mattia Darò presentano il grande percorso espositivo, dal titolo Terra Marte, realizzato per conto di Alenia Spazio in occasione del FuturShow di Bologna (19-21 Aprile 2002). Ispirato dalle utopie degli Archigram e dall'universo figurativo di Yves Klein, è un progetto che, con le sue suggestioni futuristiche, assume l'illusione di un viaggio dalla Terra fino a Marte, tutto ambientato in spazi di un avvolgente blu elettrico. In ARCH'IT architetture.

 

10 giugno 2002

2A+P propone I like.it, ricognizione sul panorama architettonico italiano organizzata con l'intento di rilevare le iniziative che hanno dato nuove energie allo stato dell'arte in Italia e di individuare allo stesso tempo i canali d'informazione attraverso i quali sono state veicolate e sperimentate nuove strategie. I like.it richiede la partecipazione dei lettori attraverso l'espressione di preferenze in quanto a eventi, mostre, concorsi, pubblicazioni e siti web, italiani e non, che abbiano interessato e stimolato l'attuale dibattito italiano.

 

10 giugno 2002

Cloud, il padiglione disegnato da Diller+Scofidio per l'Expo.02 in Svizzera visto da Jonathan Glancey per The Guardian: 'Ethereal and compelling, Cloud is one of those artificial experiences that it is hard to tire of. This sensational pavilion, designed by the New York architects Diller + Scofidio, is the star of Switzerland's costly, controversial and imaginative national exhibition, Expo.02. A giant cat's cradle of tensile steel, 20 metres high and 100 metres long, it broods at the end of a steel and glass jetty in the lake waters at Yverdon-les-Bains on the Swiss-French border. More than 30,000 water jets create clouds inside and around the structure. Visitors walk, almost blindly at first, through the clouds, watching and feeling them break up gradually and gracefully as winds blow them out across the lake and vision is restored'.

 

10 giugno 2002

'Il maestro deve modificare il progetto ed e' peggio per lui se non accetta le modifiche chieste dal soprintendente Domenico Valentino. Nel contratto, infatti, si afferma che il committente, cioè lo Stato, può chiedere le modifiche quando l'opera arriva al progetto esecutivo e il soprintendente ha il potere che la legge gli dà. [...]E' stato infatti valutato che l'intervento di Isozaki fosse eccessivo in quanto l' architettura moderna non deve avanzare a detrimento di quella antica. Il primato ce l'ha la tutela e gli Uffizi vanno salvaguardati. L'errore e' stato fatto nel bando di concorso che doveva impedire di presentare un progetto che intervenisse con un elemento architettonico: e' stata infatti compiuta l' irruzione di una nuova architettura. Ma gli Uffizi sono gli Uffizi'. Vittorio Sgarbi, dalle news dell'ANSA.

 

10 giugno 2002

L’Istituto universitario di architettura di Venezia (Iuav) festeggia i 75 anni ricapitolando in una mostra il lavoro di una delle sue figure storiche, Giuseppe Samonà, che ne fu preside dal 1943 al 1972. L’esposizione, Giuseppe e Alberto Samonà. Lezioni di architettura, aperta fino al 26 luglio all’Archivio progetti dell’istituto, al Cotonificio veneziano di Santa Marta, giunge al termine dell'operazione di riordino e catalogazione del lascito dell'architetto, affidato dagli eredi all'Archivio. Insieme a grafici, lucidi, copie eliografiche, stampe da lastre e da pellicole, la rassegna presenta manoscritti e libri di Giuseppe Samonà sul rapporto tra architettura e urbanistica, storia e tecnica, alcuni modelli originali e altri realizzati per la mostra. La mostra anticipa i temi che saranno affrontati nell'ambito di un convegno in programma per l'autunno, mentre una tavola rotonda sulle figure di Giuseppe e Alberto Samonà si terrà negli spazi del Cotonificio il prossimo 4 luglio. Su KwArt.

 

10 giugno 2002

Dopo l'arresto dei lavori, durato circa un anno, una decina di giorni fa sono ripresi gli scavi al cantiere dell'Ara Pacis. In realtà sono da temere nuove difficoltà, visto che la Corte dei Conti ha appena aperto un'inchiesta sul cantiere in seguito a un esposto dell'Aduc, alla ricerca di eventuali danni all'Erario che potrebbero essere stati cagionati dal prolungamento dei tempi e dal conseguente aumento dei costi. Sul Corriere della Sera, in cronaca di Roma.

 

10 giugno 2002

Su La Repubblica Affari e Finanza, Paolo Colombo, curatore del Centro nazionale per le arti contemporanee di Roma, propone la sua lettura del progetto di Zaha Hadid per gli spazi dell'ex caserma Montello: 'L'insieme può essere paragonato a un campus americano delimitato da edifici semi-indipendenti e aperti alla circolazione pubblica, per cui ogni visitatore può scegliere se entrare in un solo edificio o in tutti quanti assieme, e questo è molto innovativo rispetto alla tendenza generale alla progettazione di un unico blocco che si è vista ultimamente. A livello urbano il volume è in perfetta continuità con l'orientamento orizzontale dell'area, contrapposto agli edifici più alti che la circondano...'

 

10 giugno 2002

Tra le segnalazioni di Archibot, Arcspace propone una approfondita scheda sul progetto di Coop Himmelb(l)au per l'ampliamento dell'Akron Art Museum. 'The inside of the Gallery Box is an independent space which is highly controllable and changeable, similar to a movie studio. It is one unified space with long span structure that can be built out freely based on the needs of each exhibit. Large scale works can be easily transported throughout the space via a warehouse delivery gate on the street level and a large freight elevator from the art preparation areas below. There is no natural light in the space to allow for maximum flexibility in the exhibit design and 100% controlled light zones for video and multimedia arts'.

 

10 giugno 2002

Una inusuale critica all'operato di Rem Koolhaas prende come spunto il master plan per Euralille, progetto incentrato sulla realizzazione di una stazione per l'alta velocità e sull'intento dell'amministrazione di rinsaldare il rapporto tra centro di Lille e le sue perifierie. La voce contro viene da The American Prospect: 'Koolhaas's critique of contemporary urbanism is correct, timely, and important, and aspects of his ideas are appealing. It is refreshing that he revels in modernity and modernism, especially in light of the nostalgic, antimodernist, reactionary urbanism that has so dominated urban planning circles for the past 20 years. Moreover, it is indisputable that architects need to take seriously a wider range of contemporary building types, no matter how ostensibly unappealing. The problem is not Koolhaas's critique but rather his proposed solution. In essence, he replaces one reactionary set of urban principles with another. The very same qualities that make Koolhaas's architecture so stunning become desolating when executed on a very large or, worse yet, urban scale'.

 

10 giugno 2002

Si è riunito oggi il Comitato di selezione della IIa consultazione in due fasi per la valorizzazione della progettualità dei giovani architetti -D40_2, promossa dalla Direzione generale per l’Arte e l’Architettura Contemporanee (DARC), Ministero per i Beni e le Attività Culturali. La commissione, composta da Pio Baldi (Presidente), Margherita Guccione, Maria Vittoria Marini Clarelli, Lorenza Bolelli, Mosè Ricci, a seguito di un’ampia adesione di partecipanti all’iniziativa, ha selezionato i 15 gruppi di progettisti invitati a partecipare alla seconda fase: BASE_1, Cliostraat+cliobangkok+interaction design institute ivrea, Marco D’Annuntiis, IaN+, Elena Manferdini, Ma0/emmeazero, Metrogramma_studio, Paola Morandi e Darren D. Eryou, Nicole_fvr, OFFICINA5, STALKagency, Studio.eu, tomA2/collaboratorio, Andrea Viviani, 2TX architetti. I gruppi sono successivamente diventati 14 a seguito delle verifiche di conformità al bando condotte sui progettisti selezionati, ed all'esclusione dalla consultazione del gruppo Nicole_fvr per difformità. Maggiori informazioni a partire da domani, sul sito della DARC. Prossimamente in ARCH’IT files la documentazione completa dei progetti partecipanti al concorso.

 

9 giugno 2002

Pensa? No, dorme. Ugo Rosa analizza un'immagine dell'Uomo di Cernavoda (Ca. 4000-3500 AC. Argilla, h. cm. 11,5). 'Piace, al pensatore, pensare di star pensando. Lo aiuta a continuare a pensare e ad evitare, così, di far altro. In genere egli pensa di pensare a cose serie e poiché le cose serie sono anche grevi, la testa (che si suppone sia il punto di irraggiamento del pensiero) gli pesa tanto che il collo fatica a sorreggerla e si flette; bisogna dunque puntellare affinché quest'esile supporto non si schianti...'. In ARCH'IT lanterna magica.

 

8 giugno 2002

Dalle pagine de Il Tempo Fausto Gianfranceschi polemizza con Massimiliano Fuksas e le sue affermazioni sulla produzione architettonica di epoca fascista contenute in un'intervista della Stampa: 'Qualcuno, osserva l'intervistatore, sostiene che nel ventennio ci fu una committenza forte, di grande aiuto all'arte e all'architettura, e Fuksas replica testualmente: "Falso. Falsissimo. Un luogo comune. Lo dirò alla romana: una Fregnaccia". C'è da trasecolare, a parte l'eleganza dell'espressione. Cito alla rinfusa, limitandomi a Roma e dintorni e all'architettura: le città pontine sorte in poco tempo dal nulla con linee estetiche che ormai fanno parte della storia dell'arte e che rievocano la memoria dei borghi rinascimentale predisegnati, la Città Universitaria, Cinecittà, via dei Fori Imperiali e Piazza Augusto Imperatore, il quartiere dell'Eur, il Foro Italico, quel gioiello di quartiere popolare che è la Garbatella...'

 

8 giugno 2002

'Questo breve scritto si pone l'intenzione di affrontare il tema della storia e forse della poesia, perché è senz'altro vero che l'artista-architetto, se è tale, non pensa mai a tutto questo e lascia che sia la sua opera a farlo, ma è altrettanto vero che sia giusto pretendere che, dietro un'"opera d'arte", e noi consideriamo tale l'opera di architettura, vi sia almeno una parvenza di verità, ovvero in altre parole, che colui che parla abbia davvero qualcosa da dire...'. In ARCH'IT collection, lo spazio riservato alle dichiarazioni di poetica, alle connessioni culturali, alle letture dei giovani architetti, il gruppo Southcorner presenta il racconto di Javier Marias 'Domani nella battaglia pensa a me'.

 

8 giugno 2002

Il Palazzo Bossi-Bocchi di Parma ospita una mostra dedicata ai disegni di Ennemond Alexandre Petitot, versatile architetto lionese che a Parma, alla corte di Maria Luigia, diede libero sfogo al suo genio con la progettazione di fantastici macchinari scenografici da Teatro, di futuristici apparecchi per il condizionamento dell'aria, di apparati funebri, mongolfiere, casini da caccia nonchè col disegno del Parco di Palazzo Ducale. La Stampa presenta l'esposizione, curata da Giovanni Godi e aperta sino al 30 giugno.

 

8 giugno 2002

Surface as Ultraskin. From architecture to fashion. Questo il tema del concorso internazionale per progetti di giovani architetti, fashion designers, artisti, indetto dal gruppo sloveno Monochrome. I risultati del concorso saranno parte del festival che si svolgerà a Ljubljana dal 24 al 27 ottobre prossimo. In ARCH'IT concorsi il bando ufficiale.

 

7 giugno 2002

'Il Ponte pone rilevanti problemi per lo smaltimento dei materiali di scavo (8 milioni di metri cubi), varierebbe in modo irreversibile il paesaggio e durante la costruzione disturberebbe i flussi migratori degli uccelli. Il potenziamento del trasporto marittimo invece peggiorerebbe la qualità del mare e degraderebbe la morfologia delle coste. Gli advisor sostengono comunque che gli impatti saranno mitigabili con specifici interventi. [...]Il ponte sarà lungo 3.690 metri ma l' intero manufatto raggiungerà i 5.070 metri. La campata centrale sarà di 3.360 metri. A sorreggerla ci saranno quattro cavi di dimensioni gigantesche (il loro diametro sarà di 132 centimetri) che avranno il compito di ancorare la sede stradale alle torri, alte ciascuna 380 metri. La campata sarà sospesa a 64 metri dal mare e sarà larga 61 metri, così da consentire sei corsie stradali, più due di emergenza, e quattro binari ferroviari'. Il progetto per il ponte dello stretto di Messina in una sintetica ed esaustiva elencazione delle sue caratteristiche formali, economiche, ambientali tra le news dell'ANSA.

 

7 giugno 2002

L'Unità denuncia l'imminenza di 'una delle più dirompenti e spregiudicate operazioni economico-finanziarie riguardanti il patrimonio dello Stato'. Il decreto legge con cui il ministro Tremonti crea dal nulla due società per azioni, la 'Infrastrutture' e la 'Patrimonio dello Stato', comporta una cancellazione di fatto di ogni distinzione tra demanio e patrimonio dello Stato; all'atto di conferimento alla seconda delle due società, ogni bene demaniale diventa bene patrimoniale, cioè disponibile per la vendita come per qualsiasi valorizzazione. '...il patrimonio demaniale anche di ingente valore artistico -relegato il ministro competente al ruolo di valletto del superministro dell'economia- diverrebbe, al limite, anche utilizzabile come ricchezza a garanzia di titoli emessi dalla società e scambiati sui mercati...'. Il quotidiano riporta brani dei giudizi espressi in merito alla manovra legislativa dalla Corte dei Conti.

 

7 giugno 2002

Il Centro Studi del Centre Canadien d'Architecture (CCA), che dal 1997 organizza borse di studio residenziali per ricercatori avanzati in architettura e discipline collegate, ha reso noto il programma delle borse per l'anno accademico 2003-2004. I borsisti, che partecipano con la presentazione di un progetto inerente alla teoria, storia o critica dell'architettura, si dedicano al programma di ricerca e organizzano contemporaneamente un seminario che si riunisce ogni due settimane. La scadenza per la presentazione delle domande è fissata per il 1 novembre 2002.

 

7 giugno 2002

'Il punto di partenza è la metropoli contemporanea, anch'essa ormai priva di confini, definita solo da percorsi e tracciati reali e virtuali, il cui spazio di pertinenza non è più definito dal binomio in/out ma da connected/not connected, dallo spazio interstiziale, dai vuoti minimi e longitudinali che si creano tra le reti e i flussi, che definiscono pieni e vuoti senza corpo, privi di qualunque valore. La megalopoli è contemporaneamente luogo di partenza e di arrivo, spazio terrestre che si è impossessato dell'universale in un nomadismo circolare che può portare al cortocircuito logico...'. La perdita di confini, la caduta di senso, l'informazione invadente. Francesca Pagnoncelli commenta la mostra "Effetti collaterali", aperta alla Triennale di Milano. In ARCH'IT sopralluoghi.

 

7 giugno 2002

Inaugurata oggi negli spazi del SESV, SPAZIO ESPOSITIVO DI SANTA VERDIANA, della Facoltà di Architettura di Firenze, la mostra CODERCH 1940/1964. en busca del hogar si sposta per le principali città italiani promossa da dal COAC, Collegi d'Arquitectes de Catalunya e dal Ministero de Fomento spagnolo. Scrive Carmen Andriani all'interno del catalogo edito da Mandragora: 'Architetture nate dalla ricerca di una modernità nuova. Una modernità più intrisa di declinazioni locali. Eppure tesa a varcare il confine o quanto meno a guardare "oltre". Architetture animate dalla volontà di superare l'isolamento della Spagna del dopoguerra e dal desiderio di ristabilire il confronto internazionale. Con il Mediterraneo, con l'Italia'.

 

7 giugno 2002

Nell'ambito del XXI congresso dell'UIA in svolgimento a Berlino dal 22 al 26 luglio prossimi, si svolgerà il primo Quartetto Internazionale d'Architettura. Parteciperanno all'incontro Elena Carlini, Jean-Louis Cohen, Bart Lootsma e Ute Waltron. L'evento è organizzato dalla Camera Federale degli Architetti Tedeschi e prevede una discussione tra i membri del quartetto su alcuni edifici recenti realizzati in Germania: il grattacielo in Potsdamer Platz a Berlino, di Kollhoff e Timmermann, la biosphere hall a Potsdam di Barkow-Leibinger, l'R 128 a Stuttgart,di Werner Sobek, la Haus der Stille a Meschede di Peter Kulka. Maggiori informazioni in ARCH'IT convegni.

 

7 giugno 2002

El Pais segue il lento avanzare del cantiere della Sagrada Familia: 'Con todo, la parte más espectacular de las obras realizadas este año corresponde al traslado de las escuelas parroquiales construidas por Gaudí en 1909 y destruidas parcialmente en un incendio durante la guerra civil. Fueron reconstruidas casi al momento, pero la cubierta original se había derrumbado y los muros habían quedado tan dañados que se decidió construir otros muros internos que sostenían el edificio. Estas escuelas interferían la continuación de las obras, ya que estaban situadas en lo que tiene que ser la continuación del claustro que rodea todo el templo. Hace cerca de un mes comenzó su traslado a unos 25 metros de distancia de su ubicación original variando en un ángulo de 90 grados su orientacion para que la entrada principal sea visible desde la calle. El traslado se ha realizado a trozos, aunque algunas de las partes mejor conservadas se han trasladado en bloque utilizando para ello armazones de hierro y grúas pesadas'.

 

7 giugno 2002

In occasione della mostra Windshield: Richard Neutra's House for the John Nicholas Brown Family, visitabile sino alla fine di agosto, il Washington Post propone una lettura del progetto e dei rapporti intercorsi tra progettista e committente. 'In addition to thoroughness, Brown and Neutra also shared an adventurous streak. With its two prefabricated guest bathrooms designed by Buckminster Fuller (only nine were ever produced), its blue rubber floors and its wooden clapboards transformed by layers of silvery metallic paint, Windshield was technologically up to the minute. Furthermore, the house was livable in a way that its stuffy neighbors could not match. Like other modern houses of the time, with its easy give-and-take between outside and inside Windshield anticipated the informality that would transform American lifestyles after World War II'.

 

6 giugno 2002

E' stato presentato ieri a Torino il progetto di Arata Isozaki, vincitore del concorso internazionale di progettazione dell'impianto sportivo dell'hockey 1 per Torino 2006, i giochi olimpici invernali. 'Un parallelepipedo minimalista in acciaio che riflette quanto gli sta intorno armonizzandosi con il restaurato stadio Comunale, la Torre Maratona che da periferica diventa punto centrale e legame con il passato e con il Grande Green, la futura ampia spianata di verde urbano. [...]Il Palahockey ospiterà 12 mila 500 persone e, dopo l'appuntamento olimpico, potranno trovarvi spazio ogni genere di avvenimenti, mentre nel Comunale restaurato saranno realizzati dai 22 mila ai 23 mila posti'. Su KwArt.

 

4 giugno 2002

'Ci siamo confrontati con questo spazio magico consapevoli che, nonostante la sua apparente solidità, la realtà, qui, può essere anche un fantasma, un’illusione. Ad un livello più profondo gli elementi costitutivi potrebbero essere non entità puramente individuali, ma estensioni di uno stesso "organismo" fondamentale. Il comportamento dell’uomo in questi luoghi sembra indicare l’esistenza di un livello di realtà del quale non siamo testimoni. Di una dimensione che oltrepassa la nostra...'. Tra i fichi d'india. Nella sezione in a bit David Raponi illustra il Centro Spirituale, il Laboratorio del vento e della terra, la Parete della riflessione. Il progetto di HOV per Pentedattilo.

 

3 giugno 2002

Insieme a 'l'année de la qualité architecturale', che prenderà il via in autunno per volere della Direction de l'architecture et du patrimoine, e alla campagna pubblicitaria preparata dall'Ordine degli architetti francese, l'iniziativa delle Journées de la maison contemporaine tenterà di rinvigorire il rapporto di diffusa sfiducia che tiene distanti gli architetti dai potenziali committenti. Ai modelli di case 'chiavi in mano' proposti dai costruttori, lo Stato già ha risposto con la creazione dei Conseils d'architecture, d'urbanisme et d'environnement -strutture preposte all'informazione del pubblico e alla promozione di una architettura di qualità- e prosegue nei prossimi due fine settimana con l'organizzazione di visite guidate in circa trecento abitazioni private progettate esclusivamente da architetti e distribuite per tutto il Paese. Su Le Monde.

 

3 giugno 2002

Su La Repubblica, Paolo Vagheggi intervista Stefano Boeri, presente insieme a Multiplicity all'undicesima edizione di Documenta, la manifestazione di arte contemporanea organizzata ogni cinque anni a Kassel. Multiplicity presenta a Kassel il progetto Solid sea, che prende le mosse dall'inchiesta sul naufragio dei 283 cingalesi avvenuto a Portopalo, e organizza per giugno e settembre due seminari che prenderanno Doumenta come punto di partenza e costituiranno momenti di riflessione sui temi di indagine del gruppo, la città e, in questa particolare occasione, il Mediterraneo.

 

3 giugno 2002

L'ANSA riporta i commenti di Massimiliano Fuksas e di Cesare Casati, direttore della rivista di architettura L'Arca' riguardo i risultati raggiunti dal Giappone nella progettazione degli stadi. Messo a confronto con l'Italia -in cui l'unica struttura dignitosa pare essere l'impianto progettato a Bari da Renzo Piano- il Giappone dimostra con lo stadio di Sapporo, di voler scommettere sulle tecnologie avendo nel contempo grande attenzione per i particolari.

 

3 giugno 2002

'La decisione spetta esclusivamente all'attuale Soprintendente, com'è precisamente specificato nel contratto. Isozaki deve intervenire radicalmente sul progetto, oppure ritirarsi. [...]Sono stato a Nara, l'antica capitale del Giappone: là Isozaki ha realizzato un complesso bellissimo, il Centennial Memorial, una struttura imponente, posta però a 15 chilometri dai templi del centro. Così anche e Firenze simili opere sarebbero state adatte per altre aree, non devono necessariamente essere costruite vicino al centro'. Su Il Corriere di Firenze, dalla rassegna stampa del Ministero per i beni e le attività culturali.

 

3 giugno 2002

Italia Nostra inoltra al sindaco Albertini alcune richieste già inoltrate a Mario Botta riguardo i lavori di ristrutturazione del Teatro della Scala: un fac-simile del progetto di Mario Botta riprodotto sui ponteggi, una commissione comunale che segua i lavori e un referendum cittadino per sondare le reazioni. Tra le segnalazioni dell'ANSA compaiono i contenuti del documento redatto dall'Associazione: 'Dai disegni mostrati [...]risulta che il parallelepipedo di marmo botticino, che crescerà sul tetto del Teatro, "penzola gravemente su via Verdi e su via San Giuseppe. Solo da Palazzo Marino l'immagine e' abbastanza contenuta". Anche il retro del palcoscenico, che occuperà lo spazio ora occupato dall'ex San Paolo, sarà visibile solo da via San Giuseppe. L'ovale, che ospiterà la mensa dei dipendenti del Teatro, non si vede perche' e' arretrato. Dall'alto e' tutt'altra storia: con gli interventi eseguiti a partire dal 1919, ha commentato Ferruzzi, "il tetto sembra un intestino scoperto, dove e' successo di tutto: ridare forma ai volumi piermariniani, come ha voluto Botta, e' logico ed e' la premessa di ogni progetto".

 

3 giugno 2002

The Guardian riporta le riflessioni di Deyan Sudjic sull'attività di John Simpson, architetto dotato di capacità diplomatiche in grado di portarlo alla carica di progettista favorito del Principe Carlo, ma dalle qualità architettoniche decisamente più discutibili. Suoi i progetti per le due più recenti commissioni reali, un mercato a Poundbury e la galleria che ospita la Royal Collection. 'Simpson, selected in a 1998 competition ahead of Michael Hopkins and Dixon/Jones, has chosen to mark the public presence of the £20 million expansion of the galleries that Anthony Blunt once presided over with a brash portico, supported on an absurdly bulbous cluster of columns. To give it its due, what will be the most enduring physical reminder of the Queen's golden jubilee does give confused visitors unclear about which parts of the palace are off-limits an unmistakable signal of where they will be welcome. But it looks more like a collection of giant milk bottles, left at the backdoor of the palace, rather than a descendant of the sublime Greek temples of Paestum that Simpson fondly imagines them to be'.

 

2 giugno 2002

'I wasn't brought up to count floors in skyscrapers, so I don't know whether the 72-story Trump World Tower across from the United Nations, on First Avenue between 47th and 48th Streets, is the world's tallest residential building, as Mr. Trump has claimed. And it is aggressive even to advertise the idea that something is an extremity of its type: tallest, biggest, speediest, richest or whatever. How you feel about Trump World Tower is likely to reflect how you respond to the presence of competition in your space'. Herbert Muschamp, sul New York Times, racconta il progetto di Costas Kondylis per il grattacielo fatto costruire da Donald Trump e spiega le ragioni del suo successo presso auorevoli rappresentanti del mondo culutrale newyorkese.

 

2 giugno 2002

Su La Domenica, inserto di Cultura de Il Sole 24 ORE, Carlo Ratti legge i Giochi Invernali 2006 come una occasione unica per Torino, che avrebbe potuto produrre grandi trasformazioni nel tessuto urbano con la partecipazione dei più qualificati architetti della scena internazionale, e che sta invece mettendo in mostra la 'ridotta cultura' degli attori coinvolti nei preparativi. Tra le lamentele di Riccardo Bedrone, Presidente dell'Ordine degli Architetti di Torino, una delle scelte peggiori risiede nella rinuncia ad affidare gli incarichi progettuali sulla base di concorsi di progettazione, sostituiti da una selezione in base ai curricula che non da' garanzia alcuna sulla qualità architettonica delle opere.

 

2 giugno 2002

Floriade 2002, quinta edizione olandese della fiera mondiale dell'orticoltura, aperta sino ad ottobre, si propone come laboratorio a cielo aperto di architettura del paesaggio e come riproduzione in miniatura del Paese che ha fato di tale disciplina il proprio cavallo di battaglia. Fulvio Irace, su Domenica de Il Sole 24 ORE: 'Non a caso l'arte e l'architettura -i grandi pannelli metallici di Joost Swarte, l'ironico "ponte della vita" fiancheggiato dall adoppia fia dei David e Paulina in simil-gesso, le installazioni di karel Gomes, l'"astronave" percorribile di Kas Oosterhuis, il padiglione di Hani Rashid per il comune di Haarlemmermeer, eccetera- vi entrano da protagoniste, affiancando alla sperimentazione sugli aspetti ecologici e climatici del verde nella progettazione ambientale il supporto di una ricerca sulla qualità estetica e spaziale che renda possibile al "naturismo" romantico di certe estese frange della cultura contemporanea di superare il sogno di un "primitivismo" naif per misurarsi con la "natura artificiale" prodotta dalla cultura urbana, i cui effetti in termini di comfort e di accessibilità rimangono così appetibili ai Robinson Crusoe delle villette a schiera'.

 

2 giugno 2002

'Chi conosce almeno un pò le dinamiche non lineari con le quali le relazioni tra gli uomini si muovono nello spazio, sa infatti che non sempre un muro separa, come non sempre la sua assenza avvicina. Ieri a Berlino oggi a Nicosia, il Muro è un dispositivo spaziale complesso: perchè è sempre doppio; perchè è abitato (da soldati, diplomatici, anime perse, come ci ha mostrato Wim Wenders) e dunque è visto e vissuto da tre diverse angolature; perchè è un corridoio sinuoso e non sempre una linea; perchè alterna e stringe punti densi, strisce vuoti e improvvisi varchi. [...] Ragionare su una nuova linea di confine in Palestina, significa probabilmente inventarsi un dispositivo spaziale del tutto diverso. che innanzitutto sia condiviso; che sappia "muoversi", in modo da assecondare il graduale spostamento delle popolazioni; che sia capace in alcune zone -e per alcuni periodi- di allargarsi e ospitare al suo interno, come in una calda pancia, nuove esperienze di coabitazione tra i due popoli che altrove divide'. Stefano Boeri, sempre su Domenica de Il Sole 24 ORE, riflette sulla proposta di alcuni intellettuali europei di costruire un confine che separi i territori degli stati di Israele e Palestina.

 

1 giugno 2002

Il DART, Dipartimento di Ambiente, Reti, Territorio della facoltà di Architettura "G. d'Annunzio" di Pescara ha organizzato Seaside Francavilla, concorso a inviti di progettazione urbana per la riqualificazione del waterfront di Francavilla al Mare. Il concorso, pensato per gruppi di giovani progettisti under 40 rappresentativi delle scuole europee di architettura, si è svolto in rete con la collaborazione della rivista digitale Channelbeta e si è concluso ieri 31 maggio 2002 con la mostra dei progetti e la premiazione dei vincitori. Sono arrivati primi ex equo LA CONQUISTA DELL'OVEST (Unich Pescara) e ERMIONE (Uni-Camerino), al secondo posto BIO-TECH FRANCAVILLA (Waterloo University) e al terzo SCANDAGLIO (Brandenburgische Technische Universitat Cottbus + Hochschule Weissensee).

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