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ARCHIVIO OTTOBRE 2004

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30 ottobre 2004

Il dialogo non sembra avere come motivo la reciproca comprensione ma esprime un personale disagio o una necessità di supremazia. Twelve, l'ultima opera di Barbara Kruger, presentata da Federica Vannucchi e Sergio Mannino, rappresenta quel brevissimo e fugace istante che è il presente. 'Twelve -scrivono Federica Vannucchi e Sergio Mannino in ARCH'IT files- è una video-installazione presentata alla Galleria Mary Boone di New York dal 6 marzo al 24 aprile 2004. Se si esclude la retrospettiva al Whitney del 2000, erano 6 anni che la Kruger non esponeva in una galleria newyorkese. L'opera si organizza in una stanza e coinvolge le quattro pareti verticali su cui vengono proiettate contemporaneamente le immagini di un video. Si tratta di 12 storie diverse, 12 dialoghi ambientati in un qualsiasi caffè o abitazione privata. Ogni scena dura dai 6 secondi ai 2 minuti per un totale di circa un quarto d'ora, coinvolgendo 39 attori professionisti. Il video è organizzato in un loop in modo che lo spettatore che entra in galleria è immediatamente proiettato nella scena evitando l'attesa dell'inizio. Non ci sono titoli di coda né di testa, ci ritroviamo immersi improvvisamente all'interno di un dialogo apparentemente privato. La scena coinvolge due, tre o quattro persone, inquadrate a mezzobusto, che parlano nel tentativo di una qualsiasi interazione. Ognuna di loro occupa un'intera parete; lo spazio tra queste, vuoto, è presumibilmente riempito da un piano, probabilmente un tavolo, a cui si siedono gli intelocutori...'.

 

28 ottobre 2004

Una conca priva di fondazioni si immerge nel terreno. Palude. Il progetto di 2A+P per l'Ecocenter del Nakdong River tende ad abbandonare la propria presenza fisica per sprofondare nel suolo. 'La parte centrale -scrive 2A+P in ARCH'IT architetture- bucata e alla quota dell'acqua, è in continuità diretta con il suolo naturale. Un fitto canneto, come le radici di una pianta, opera un lavoro di consolidamento, sostenendo allo stesso tempo la copertura. Le canne/pilastri sono anche il sistema di respirazione, permettendo il ricircolo dell'aria attraverso le loro cavità, innescando un processo di ventilazione naturale integrata da una forzata con ventole di aspirazione. In superficie, come uno specchio d'acqua, una membrana tecnologica composta da una maglia di pannelli triangolari si espande nel luogo, assorbendo l'energia solare per mezzo di pannelli fotovoltaici semitrasparenti e opachi...'.

 

28 ottobre 2004

È possibile usare il corpo come metafora di una condizione complessa per giungere a una ridefinizione dei rapporti tra il corpo dell'architettura e il corpo dell'uomo? L'antologia curata da Alessandra Criconia e presentata da Daniele Mancini rilancia numerose domande e questioni sul tema, raccolte nell'ambito del convegno da cui il volume prende il titolo, Corpi dell'architettura della città. Mutazioni, svoltosi presso l'Università "La Sapienza" di Roma nel 2001, nell'ambito del Dipartimento Architettura e Analisi della Città - DAAC. 'Non c'è un inizio della storia -si legge nel testo di Alessandra Criconia, riportato in ARCH'IT books review- così come mancano le conclusioni. Tutto si svolge in orizzontale. Pur tuttavia esiste un filo conduttore. Si tratta del processo di mutazione che interessa tanto le strutture della città e dell'architettura quanto i modi di abitare e l'identità dell'individuo contemporaneo. Si tratta di una mutazione complessa che tocca simultaneamente la grande e la piccola scala, l'eccezionale e il banale, l'evento e l'ordinario...'.

 

27 ottobre 2004

L'Accademia Nazionale di San Luca, di concerto con l'Istituto Nazionale per la Grafica e la DARC - Direzione Generale per l'Architettura e l'Arte contemporanee del Ministero per i Beni e le Attività culturali, promuove le manifestazioni previste per il Centenario della nascita di Mario Ridolfi. Il 9 e il 10 dicembre 2004 si terrà, presso l'Accademia di San Luca e successivamente a Terni, dove il maestro ha vissuto negli ultimi quindici anni della sua vita, un convegno che ne illustrerà l'opera. Seguirà nell'autunno 2005 una mostra, nelle due sedi dell'Accademia e dell'Istituto Nazionale per la Grafica, sui disegni e i materiali di Ridolfi, in un contesto storico, cronologico e documentario, che comporterà anche la realizzazione di modelli plastici e rappresentazioni digitali. Il convegno di dicembre è a cura di Renato Nicolini e vedrà la partecipazione di Giorgio Ciucci, Jean Louis Cohen, Claudia Conforti, Francesco Dal Co, Kenneth Frampton, Sergio Poretti, Carlo Aymonino, Oriol Bohigas, Guido Canella, Vittorio Gregotti, Carlo Melograni, Aldo Tarquini. Maggiori informazioni in ARCH'IT convegni. (Francesca Oddo)

 

25 ottobre 2004

Un silenzioso e unificante landscape. Paola Giaconia propone un approfondimento su Liquid Stone: New Architecture in Concrete al National Building Museum di Washington. Martin Moeller, curatore della mostra, e Billie Tsien e Jennifer Turner di Tod Williams Billie Tsien Architects presentano il risultato di uno sforzo congiunto mirato alla produzione di un evento di successo. 'In an age when architects aspire to an ever increasing immateriality and lightness in construction -scrive Paola Giaconia in ARCH'IT allestimenti-, it is significant that the National Building Museum in Washington DC is hosting a series of ongoing exhibitions that explore the design and cultural implications of specific building materials: wood, stone and, the latest, concrete. As if to remind us that materiality, after all, is one of the fundamental elements of architecture. All this is achieved in a very thoughtful and inventive way by the exhibit curator, Martin Moeller, who skillfully avoids a historical survey of the architectural uses of concrete while focusing on a series of innovative and experimental contemporary projects. Tod Williams and Billie Tsien are known to the international public for their rigorous and delicate intervention at the Neuroscience Institute in La Jolla, next to Kahn's Salk Institute, and for the more recent Natatorium at Cranbrook Academy and the Museum of American Folk Art in New York City. As architects in charge of the Liquid Stone exhibit design, they put a very clear and distinctive idea in practice: they employed the basic components of concrete (panels and rebars) in order to create a meditative and unifying landscape, a muted backdrop that offers the visitor a contemplative atmosphere to appreciate the starkly beautiful photographs, models and artifacts arranged through the enfilade of the museum's galleries...'.

 

25 ottobre 2004

Ugo Rosa torna sul trattato inedito d'autore ignoto. Materiali dell'architettura: l'acqua. È in un riflesso di luce e d'acqua, sembra dirci il trattatista, che nasce l'architettura. E di quel sogno d'acqua, in verità -scrive Ugo Rosa in ARCH'IT lanterna magica-, qualcosa è rimasto. 'Succede ancora spesso, a chi abita dalle mie parti, di svegliarsi al suono di una voce di donna che, dal balcone, dice ad un'altra "...c'è l'acqua!". E subito dopo, ancora in dormiveglia, sentire che la casa comincia respirare, mentre le sue arterie si riempiono e il tufo delle sue pareti s'imbeve d'umido dopo giorni e giorni d'astinenza (perché qui non è come in Svizzera, sapete, e l'acqua arriva una volta tanto). È così che fanno i cammelli dell'Africa quando, prima di attraversare il deserto (e dopo) ne sorsano immense quantità. Ma nel nostro caso la sete c'entra di striscio. Quello che conta è, scusate le parole grosse, il rapporto rituale con il mistero dell'umidità prenatale. È forse la stessa cosa quella che il nostro trattatista ha descritto, riferendosi alla luce, come "nostalgia del nostro nulla". Riflesso d'acqua e di luce che ci precede e, forse, ci attende alla fine. Nella tradizione giudaico-cristiana acqua e luce sono in effetti i materiali primari della costruzione universale...'.

 

23 ottobre 2004

'Quattro anni fa il presidente Morello per rilanciare e ringiovanire la Triennale ingaggiò come consulente un trentenne estraneo all'establishment ma ricco di idee, Luca Molinari. Che ha lavorato bene, inventando format di successo (la Medaglia d'Oro, la Festa dell'Architettura, Cantieri aperti), portando mostre originali (USE, Asfalto, Effetti Collaterali), moltiplicando il pubblico. Perciò ha destato sorpresa la recente decisione del cda, presieduto da Davide Rampello, di sostituire Molinari...'. Sul Corriere della Sera, in cronaca di Milano, Armando Besio (Triennale, fuori Molinari. Al suo posto entra Irace) prende nota del passaggio di consegne del settore Architettura e Territorio della Triennale di Milano a Fulvio Irace, cinquantaduenne ordinario di storia dell'architettura al Politecnico. Dalla rassegna stampa de l'ARCHITETTO.

 

22 ottobre 2004

Lo scorso anno le immagini della piazza Rossa di Mosca una volta avvenuta la demolizione del Moskva Hotel avevano fatto il giro del mondo. Il celebre e mastodontico edificio che risaliva al 1935 costituiva un'icona della città ma soprattutto della guerra fredda. La sua demolizione era parte di un piano approvato dal sindaco Luzhkov che prevedeva un rinnovamento radicale di gran parte della città, e che aveva fatto insorgere il mondo culturale russo. The Moscow Times pubblica adesso a firma di Denis Maternovsky (Luzhkov May Not Rebuild Moskva) l'ultimo annuncio del sindaco sugli sviluppi futuri della città. Niente più investimenti colossali e nuovi hotel per l'area demolita accanto alla piazza Rossa, ma un parco urbano. Se da un lato la decisione sembra stavolta azzeccata, dato che a Mosca gli spazi verdi scarseggiano, dall'altro una miriade di investitori di tutto il mondo che hanno già investito decine di milioni di dollari, sono insorti contro il sindaco Luzhkov. (Samuele Martelli)

 

21 ottobre 2004

Un nuovo centro per la cultura per New York. La cultura stavolta è quella del Jazz e questo luogo, il Lincoln Center, è stato come posato sugli ultimi piani del Time Warner Center, opera di David Childs di S.O.M.. Rafeal Vinoly è il designer di questi spazi che ridanno alla Grande Mela uno spazio per questa musica amatissima negli States. Nicolai Ouroussoff, critico del New York Times descrive entusiasta (Engaging the City's Intimate Connection to Jazz) questo intervento di Vinoly inaugurato da poco. 'The room's proportions are perfect, and the simmetry locks your attention on the performance. When the lights dim, everything but the stage and the elegant balconies disappears, leaving you floating inside a womblike space...'. (Samuele Martelli)

 

21 ottobre 2004

Reggio Emilia si appresta a portare la firma di Santiago Calatrava, autore delle opere connesse alla realizzazione della linea ferroviaria ad Alta Velocità. E nell'ottica di promuovere il lavoro dell'architetto spagnolo, oltre che di coinvolgere i cittadini e di renderli partecipi dell'imminente trasformazione urbana, venerdì 22 ottobre il comune emiliano ospiterà Calatrava per una lezione di architettura contemporanea dal titolo 'I progetti per Reggio Emilia ­ Dal segno alla forma. Lo sviluppo di un'idea dai primi schizzi alla proposta architettonica'. L'incontro sarà preceduto da una tavola rotonda ad invito nel corso della quale l'architetto illustrerà le "Opere di architettura per lo sviluppo di Reggio Emilia". Gli incontri sono promossi da TAV, Regione Emilia Romagna, Provincia e Comune di Reggio Emilia, Università degli Studi di Modena e Reggio. A partire dalle 15.00 al Teatro Municipale Romolo Valli. Maggiori informazioni in ARCH'IT convegni. (Francesca Oddo)

 

21 ottobre 2004

Gli otto metri di altezza sono divisi da Tomas Saraceno in ambienti a diversa pressione atmosferica. Una membrana di pvc trasparente spessa sei decimidi millimetro e alta sei metri fa respirare il volume, lasciando il visitatore sospeso in aria. In-formare l'aria: Air under different pressure. In ARCH'IT files una conversazione tra l'architetto argentino, Pinksummer e Luca Cerizza. 'Due pressioni, la stessa aria: Genova e il Mediterraneo. Un segno nel cuscino-Europa... Se condividi uno stesso volume d'aria, uno spazio ermetico, renderai l'aria così solida da soffocarti. L'entrata e l'uscita della gente nello spazio inferiore permetterà, allora, il ricambio dell'aria. La massa della gente sospesa in alto determinerà l'intensità di questo ricambio. Così come succede con i venti, locali o globali, prodotti dalle sacche di aria che si muovono intorno alla terra, nel loro tentativo di equalizzare la temperatura e la differenza di pressione. Marx ha scritto: "all that was solid had melted into air" (tutto ciò che era solido si è trasformato in aria)...'.

 

20 ottobre 2004

Il workshop come microcosmo su cui agiscono connessioni multiple. Che solo occasionalmente trovano legame con le strutture accademiche. The Good, the Bad, and the Unaffiliated. Peter Lang descrive ai lettori di The Architect's Newspaper una traccia della ricerca contemporanea in Italia. The Italian educational experience -scrive il critico in ARCH'IT files- resembles a mass game of survival, which may help to explain why alternative educational opportunities abound especially in Italy. One of the more proliferate is the new breed of alternative independent workshops that are increasingly international, multidisciplinary, and urbanistically grounded. The most critically demanding workshops are those that free-float over university systems and professional networks, attracting an international array of artists and activists, thinkers, and visionaries who, along with students, forge experiments against rote or routine practices...'.

 

19 ottobre 2004

Uno scenario plastico ed organico definisce l'elegante caffè nato dall'ibridazione e dall'intreccio dei campi d'azione di tre artisti: Pierre Huyghe, M/M e Philippe Parreno. Da Parigi una cronaca di Matteo Costanzo. In ARCH'IT architetture, il Plastic Café. 'Pierre Huyghe (1962) e Philippe Parreno (1964) sono due artisti, il primo di Parigi, l'altro algerino ma francese d'adozione. Avevano gia collaborato e dato vita al progetto comune "No Ghost Just A Shell" (non un fantasma, solo una conchiglia). Dopo aver acquistato un personaggio Manga da una ditta giapponese che si occupa di creazioni abbandonate, i due "padri adottivi" hanno realizzato un video ed organizzato una fitta rete di artisti pronti a dare un futuro ad Ann Lee, la giovane ragazza del fumetto. La locandina che accompagnerà le varie apparizioni di Ann Lee è stata realizzata proprio dal gruppo di grafica M/M di Parigi, formato da Michael Amzalag (1968) e Mathias Augustyniak (1967) e fondato nel 1992...'.

 

17 ottobre 2004

Architettura astratta, aristocraticamente indifferente al contesto. Fatta di oggetti spaesati nel proprio ambito, quale sia la scala e l'esterno. Alberto Pedrazzini commenta così l'opera recente di Richar Meier, documentata nel volume curato da Silvio Cassarà per Skira. 'Dalla Smith House alla Douglas ad Harbor Springs -scrive Pedrazzini in ARCH'IT books review-, e sino ai progetti europei in cui è più forte (e dissonante) il rapporto con la città costruita, i presupposti progettuali rimangono fondamentalmente fedeli a se stessi, anche quando assumono valenze totalizzanti come nel Getty Center. Si tratta solo di architetture più grandi e più rappresentative! Ciò che realmente cambia tra il prima ed il dopo è piuttosto la messa a punto di un sistema di rivestimento (pannellature metalliche a maglia quadrata) in grado di influire sia sui modi di organizzazione dei progetti che, fatto ancor più rilevante, sulla loro percezione...'.

 

15 ottobre 2004

"The Naked City" è il titolo dell'edizione 2004 di ArchiLab, manifestazione internazionale dedicata all'architettura contemporanea e alle sue molteplici tendenze innovative, che si svolge con cadenza annuale dal 1999 a Orléans, Francia, per cura di Marie-Ange Brayer. In mostra -dal 16 ottobre- attraverso i progetti di 31 studi di architettura selezionati dall'olandese Bart Lootsma, curatore dell'evento, le sperimentazioni delle nuove generazioni di architetti sulla nuova dimensione urbana contemporanea dopo la "rivoluzione" tecnologica e socio-geografica degli anni Novanta. Come evento associato, a conclusione del ciclo di incontri congressuali, presso il frAC Centre si è aperta oggi al pubblico la mostra monografica su Andrea Branzi, uno dei protagonisti dell'architettura radicale italiana. Architetto, designer e teorico, dagli esordi con gli Archizoom, alla contro-scuola di architettura sperimentale "Global Tools", fino ai progetti più recenti, Branzi (classe 1938) non ha mai perso nelle sue creazioni una attitudine critica e sperimentale. La mostra è visitabile fino al 30 dicembre. Maggiori informazioni in ARCH'IT mostre. (Elisabetta Mori)

 

15 ottobre 2004

Ci troviamo a Taranto in un'area certo non ideale per realizzare un parco giochi per bambini, un'isola, quasi uno spazio di risulta in mezzo ai flussi del traffico. Qui, attraverso un processo collettivo, sono stati definiti gli elementi caratterizzanti del progetto che risolvono alcune primarie questioni funzionali. Il mar dei piccoli, progetto di Laura Negrini, Laura Federici, Simona Martino, vincitore nel 2003 del concorso 'La città sostenibile dei bambini e delle bambine', inaugura la sezione ARCH'IT playgrounds, curata da Alberto Iacovoni. 'Ciascuna di queste architetture/playground -spiega Iacovoni nel presentare il progetto editoriale- è il paradosso di un progetto che si fa terrain vague, per andare oltre quelle contraddizioni irriducibili tra mobile e statico, tra fluido e solido, tra chiuso ed aperto, tra limitato ed illimitato, tra finito ed indefinito, tra ortogonale ed obliquo, tra materiale ed immateriale, tra attore e autore, tra etico ed estetico, che si riproducono ogni volta che si cristallizzano in una forma spaziale desideri e necessità degli individui. All'orizzonte di questo errare inseguendo le contaminazioni tra architettura e gioco, tra spazio e relazioni, appare una nuova utopia che potremmo dire rovesciata in quanto non ha alcun modello da tradurre e tradire nella realtà, ma che al contrario parte dalla realtà stessa per proporre dispositivi aperti, indefiniti, temporanei, molecolari, evolutivi...'.

 

13 ottobre 2004

NOX, D-Tower. Una torre-cuore pulsante nella città di Doetinchem sembra avviarsi alla scompaginazioni dei punti cardine della tettonica. Eppure, scrive Anna Cornaro, la sua matrice (non solo formale) sembra risiedere nelle passate sperimentazioni architettoniche. 'La D-Tower -spiega Anna Cornaro in ARCH'IT architetture- rappresenta un esperimento significativo in quel processo di traduzione che da Geddes in poi ha cercato di combinare l’astrazione di dati statistici con la loro rappresentazione fisica e che sempre più sembra essere fonte di ispirazione e trovare risposte ed applicazioni in alcune ricerche architettoniche contemporanee (dalla METACITY-DATATOWN di MVRD alle architetture diagrammatiche di Sejima). Proprio nel reperimento delle informazioni e nella loro traduzione in fenomeni tangibili (o meglio visibili) la D-Tower sembra essere il primo passo in un campo ancora inedito per NOX...'.

 

11 ottobre 2004

'STUDIO EL A S T I C O ci ospita in un ambiente spazioso ma apparentemente destrutturato, in cui cercare contenuti significa esercitare la capacità a mantenere l'equilibrio quando i riferimenti cambiano o sono in movimento. Esercitando il proprio spirito di adattamento tutto diventa chiaro, anche la filosofia che muove il lavoro del gruppo di Torino...'. ARCH'IT good site continua a proporre ai visitatori occasionali dei tanti siti che compongono la Rete l'apprezzamento di aspetti spaziali tutt'altro che scontati. 'Un fotogramma che si traduce in un racconto' nel Bureau de Mésarchitecture di Didier Faustino e Pascal Mazoyer, 'spazi ricchi di suggestioni e curiosità nel caso di FCJZ' dove 15 giovani architetti asiatici operano guidati da Yung Ho Chang. Presso l'editore 010 'tutto ciò che è necessario si trova nel locale d'ingresso, ampio e silenzioso, ideale per concentrarsi sui propri obiettivi...'.

 

11 ottobre 2004

Cinema, tv, video, videoarte, computer art. Tutto questo ad AsoloArtFilmFestival - Festival Internazionale del Film sull'Arte e di Biografie d'Artista, rassegna sulla produzione cinematografica dedicata alle arti visuali in programma nella cittadina veneta dal 25 al 31 ottobre. Il festival si articola in quattro sezioni: 'Film sull'arte' per opere dedicate alle arti visive e alla musica, 'Biografie d'artista' per lavori di ricostruzione storica e interpretazione critica dedicati a personalità del mondo delle arti visive e della musica, 'Videoarte e Computer Art' per opere che utilizzano tecnologie elettroniche o informatiche come strumento di espressione artistica diretta, 'Produzioni' realizzate da Scuole di cinema riconosciute, istituti superiori specializzati, università, relative alle arti visive e alla musica. Fra i video, alcuni riguardano l'architettura, come 'Perfectly Frank' di Keith Grieve sul Maggie Cancer Care Centre di Dundee, progetto di Frank O. Gehry, 'Regular o Super' di Joseph Hillel & Patrick Demers sul rapporto landmark-paesaggio-città nell'opera di Mies, 'Un dono dell'inverno' di Giusi Boni e Fabio Calvi sugli architetti italiani che hanno lavorato nel '700 in Russia, 'Elogio de la Luz. Rafael Moneo, Courage and Conviction' di Juan Manuel Martin De Blas, 'CCITYV' di Stanza, sull'efficacia del video come strumento di indagine della vita urbana. (Francesca Oddo)

 

10 ottobre 2004

Chang Yung Ho arriva a in Italia. Il 12 ottobre alle ore 17.00 negli ambienti del Castello del Valentino a Torino, l'architetto cinese, fra i protagonisti del dibattito architettonico contemporaneo del suo paese, si racconterà al pubblico italiano in una conferenza dal titolo 'Architecture of Uncertainty'. La lecture, organizzata dal DSAU-Dottorato in Storia dell'Architettura e Urbanistica della Facoltà di Architettura di Torino, presenterà il contesto dell'architettura cinese odierna, le sue dinamiche di trasformazione in relazione ai cambiamenti urbani e sociali. Formatosi alla Yale University, Chang Yung Ho ha insegnato alla Harvard School of Design, e oggi dirige l'Atelier FCJZ di Pechino e la Graduate School of Architecture dell'Università di Pechino. Insieme a Steven Holl, Yehuda Safran e Michael Bell, pubblica la rivista 32 Beijing/NewYork. Fra i suoi progetti più interessanti, the Split House a Pechino e Hillside Housing a Shenzen. (Francesca Oddo)

 

10 ottobre 2004

Un arcipelago artificiale, un sistema di edifici mobili, una trama in grado di riannodare, come fossero conchiglie depositate sull'arenile, le tracce disperse della città. Il progetto di doppiomisto per il pontile attrezzato, vincitore del concorso di idee per la riqualificazione del lungomare di Roma. 'L'isola -si legge nella presentazione del progetto pubblicata in ARCH'IT architetture- scaturisce inizialmente attraverso un lento affiorare determinato dalla deposizione iniziale sul fondale marino di un ampio letto di frangiflutti; successivamente su questi vengono depositati materiali sabbiosi caratteristici della composizione geologica del litorale romano (sabbie eoliche grigio-giallastre fini con minerali vulcanici, sabbie quarzose rossastre di origine eolica e banchi di ciottolame da argille). In questo senso si adotta il materiale del luogo, avvalorando il carattere naturale dello stesso a discapito di quello meramente edilizio ed architettonico...'.

 

9 ottobre 2004

Il 9 ottobre è stata inaugurato ad Edimburgo dalla Regina Elisabetta il nuovo Parlamento Scozzese, "home of the first locally elected Scottish assembly since the country came under English rule almost 300 years ago". L'edificio rappresenta l'ultima ed incompiuta opera dell'architetto spagnolo Enric Miralles, prematuramente scomparso nel 2000 a soli 44 anni per un male incurabile. Sulle pagine del New York Times (A symbol of the anguished path to self-rule in Scotland) Nicolai Ouroussoff critica l'edificio cui ha recentemente fatto visita. Chiara la sua posizione ('the architect was never able to knit his idea into a coherent architectural vision'), nonostante il riconoscimento delle notevoli capacità e sensibilità di un architetto che sfortunatamente non ha avuto il tempo di affinare le proprie abilità. (Samuele Martelli)

 

8 ottobre 2004

Un critico, un docente, un urbanista, un architetto, un editore. L'unica cosa che li accomuna è l'età: tutti sono trentenni, così come lo stesso Manuel Orazi, curatore del forum allestito per offrire cinque letture discordanti sull'ultima Mostra di Architettura della Biennale di Venezia. Giovanni Damiani, Filippo De Pieri, Lucio Giecillo, Emanuele Mattutini, Luca Molinari sono gli invitati a prender parte al primo incontro allestito all'interno di ARCH'IT instant forum. 'Ciò che mi ha sempre divertito in una Biennale di architettura -scrive Manuel Orazi nel presentare l'iniziativa in Sei pezzi facili- è notare la discordanza fra ciò che alcuni visitatori dicono a voce durante la vernice e ciò che in seguito dicono per iscritto. Per restare fedele al detto di Oscar Wilde, "mai fidarsi delle prime impressioni: sono quelle giuste", ho posto cinque domande identiche –più una personalizzata- ad altrettanti interlocutori incrociati a Venezia durante l'inaugurazione e raccolte nei giorni immediatamente successivi...'.

 

8 ottobre 2004

Natural User Interfaces (NUI). Artisti, scienziati, psicologi si interrogheranno su nuovi e più 'naturali' paradigmi di interazione tra l'uomo e la macchina. Accade il 12 ottobre a Roma, all'Università di Roma Tor Vergata, nell'ambito della rassegna Interfacce04, manifestazione interdisciplinare dedicata all'applicazione dei linguaggi tecnologici contemporanei: fotografia, video, cinema ed effetti speciali, musica elettronica, modellazione e animazione 3D, Internet e interazione uomo-macchina costituiranno i principali argomenti trattati. L'evento è organizzato da Mifav - Museo dell'Immagine Fotografica e delle Arti Visuali, Comune di Roma (Ufficio politiche giovanili), Unione degli Industriali di Roma (Gruppo Giovani Imprenditori), con la collaborazione della DARC - Direzione per l'architettura e l'arte contemporanee, dell'in/arch - Istituto Nazionale di Architettura, e del Conservatorio di Musica di Roma Santa Cecilia. Maggiori informazioni in ARCH'IT convegni. (Francesca Oddo)

 

7 ottobre 2004

Una polaroid di sette anni di lavoro, tra formazione, mutamenti e scuola. Un libro fresco, scorrevole e veloce nella lettura. Brunetto De Batté presenta il volume GeDesign, di Maria Benedetta Spadolini, dedicato a identità, progetto e territorio della scuola genovese. 'Si racconta -scrive De Batté in ARCH'IT books review- una storia che prende passo passo unità e autonomia presso i corsi di laurea in architettura generando anche poi dopo sinergie diffuse nel corpo docente. Il racconto ben organizzato si dipana di disciplina ed insegnamenti così dall'organizzazione didattica, si passa alla grafica, al disegno navale, al disegno/progetto industriale, poi alla ricerca ed al rapporto con le aziende, alla ricerca circuitata nella didattica, dalla comunicazione e grafica alla costruzione di concorsi e partecipazione, alle relazioni e scambi europei, ai tirocini e alle tesi, workshop e le fattorie didattiche....'.

 

5 ottobre 2004

In vista della conclusione delle numerose iniziative che si sono tenute quest'anno a Genova, capitale europea della cultura per il 2004, ARCH'IT allestimenti offre una testimonianza della mostra Genova del saper fare, il cui progetto di allestimento è a firma dello Studio Cerri & Associati, Pierluigi Cerri Alessandro Colombo architetti, già incaricato della definizione della corporate identity delle manifestazioni tenutesi quest'anno nella città ligure. L'attenta scrittura della mostra da parte dello studio ha dato luogo a una sensibile narrazione spaziale, una sorta di ipertesto all'interno del quale il visitatore si muove in un costante rapporto di interazione. Il sapiente e delicato uso delle tecnologie multimediali, la cui configurazione è a cura dello studio N!03, consente vari livelli di lettura. L'impianto allestitivo attiva il visitatore, che non è più solo spettatore, ma attore egli stesso al centro della rappresentazione.

 

4 ottobre 2004

Si è inaugurata da pochi giorni la 26.a Biennale di San Paolo dal titolo "Free Territory", ospitata nell'edificio di Oscar Niemeyer a Parque do Ibirapuera; avrà durata fino al prossimo 19 dicembre ed avrà rilievo in quanto simbolicamente rappresenta la manifestazione più importante a livello artistico per l'America Latina. L'evento assisterà ad un variegato concentramento di competenze radunando a se 135 artisti provenienti da 62 differenti nazioni, rendendo impossibile segnalare una linea progettuale isolata che ne possa definire il contesto, ne risulterebbe una approccio riduttivo. Secondo il curatore Alfons Hug l'incontro tra le maggiori arti contemporanee rappresenta la sfida di quest'anno, il quale sceglie di usare come tramite i lineamenti architettonici per organizzare i lavori interni nelle diverse sezioni, cercando di apportare un "caotico ordine" nel giusto equilibrio come strategia per una molteplicità disciplinare e linguistica. (Cristian Gentile)

 

1 ottobre 2004

Si apre domani una delle più ampie e ricche mostre sulla produzione architettonica e artistica del ventesimo secolo. Curata da Germano Celant e ospitata dal Palazzo Ducale di Genova, 'Arti & Architettura. 1900-2000' propone un eccezionale percorso attraverso oltre 1.100 opere che invadono la sede espositiva e che coinvolgono la città attraverso installazioni in tutto il centro storico. 'La mostra -si legge nel comunicato stampa- si propone di documentare gli sconfinamenti operati da pittori, scultori, designer, scrittori, fotografi, registi, ossia da creatori provenienti dagli ambiti e dalle modalità di espressione artistica più varie, nell'ambito dell'architettura e mostrare, al tempo stesso, omologhe digressioni degli architetti nelle arti visuali, discipline accomunate dal progetto di una radicale e a volte visionaria trasformazione estetica della realtà. Un'avventura utopica lunga un secolo e oltre che vede artisti e architetti impegnati a progettare edifici, spazi, volumi e percorsi ideali, basati su colori, materiali e forme che non derivano esclusivamente dalla funzionalità ma provengono da una creatività pura e al tempo stesso contaminata, visiva e plastica, tipica della ricerca artistica, in una comune ipotesi di intervento sulla città e la vita...'. Maggiori informazioni in ARCH'IT mostre.

 

1 ottobre 2004

Manifestazioni a carattere architettonico stanno nascendo in tutti gli angoli del mondo. Dopo l'inaugurazione della prima Biennale di Architettura di Pechino è la volta di Istanbul, con il First Architecture Festival. I locali dell'Imperial Mints Buildings ospiteranno dal 4 al 9 ottobre 2004 questo nuovo festival che ha in cartellone numerosi convegni ed incontri, il cui scopo sarà quello di far vedere, come si legge nel manifesto, che l'architettura della Turchia 'is not only represented by the monuments of the past but is regarded as a living process.' Grande attenzione sarà rivolta proprio alle nuova generazione di architetti turchi. Per quello che riguarda il tema della manifestazione 'The 1st Istanbul Architecture Festival invites you to think about the multi-layered world of being "young": Light But Heavy.' Fra gli invitati italiani anche Stalker, con Lorenzo Romito e Peter Lang. (Samuele Martelli)

 

1 ottobre 2004

Roma. Follie, deliri e contaminazioni. Dall'immagine classica della città eterna ad un'idea più disincantata di metropoli storica contemporanea. Italia Rossi presenta il volume di Gabriele De Giorgi. 'L'idea, dichiarata dallo stesso autore -annota Italia Rossi in ARCH'IT books review-, è di osservare "la trasformazione dell'esistente, per formulare ipotesi e soluzioni adatte a migliorare la città", abbandonando la strategia urbana basata sull'espansione; un'idea propositiva, dunque, una riflessione che precede l'azione, quella di produrre "riqualificazioni fondate non sull'armonia classica, ma sull'armonia delle interferenze e delle stratificazioni"...'.

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