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ARCHIVIO MAGGIO 2002

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31 maggio 2002

Tra gli eventi che segnano l'anno di celebrazione del 150 anniversario della nascita di Gaudì, la mostra UNIVERS GAUDÍ, in corso, colloca l'opera dell'architetto catalano nel panorama culturale a lui contemporaneo. Organizzata dal CCCB e dal Centro de Arte Reina Sofía de Madrid, l'esposizione 'pretende complementar esa visión valiosísima pero fragmentaria de su obra, "poner la carne y la sangre en el esqueleto que configuran todos esos aspectos y mostrar que Gaudí no es un personaje solitario, incomprendido, sino que está en sintonía con sus contemporáneos", según Juan José Lahuerta, comisario de la muestra. Obras de Ruskin, Morris, Viollet-Le-Duc puntúan el recorrido junto a las de Gaudí, también se hermanan los talleres de Rodin o Camile Claudel con el del arquitecto catalán, y finalmente se ve la impronta de su obra en artistas y arquitectos posteriores, así como su irrupción en el panorama internacional'. Su La vanguardia.

 

31 maggio 2002

Il Soprintendente ai Beni ambientali e architettonici di Firenze, Domenico Valentino, prende ufficialmente posizione in merito alla realizzazione della pensilina progettata da Arata Isozaki per l'uscita degli Uffizi su Piazza Castellani. Il progetto vincitore del concorso deve essere modificato non solo nella trama delle travi di copertura, ma anche nell'altezza totale, da ridurre di una decina di metri. Ancora al vaglio del soprintendente sono invece i prototipi delle lampade in alluminio opaco del diametro di 50 centimetri che dovrebbero delimitare l'area pedonale della piazza, previsti in numero di trentadue, ma giudicati ora ridondanti. KwArt riporta i contenuti e le posizioni del recente incontro tra lo studio vincitore, il Comune e la Soprintendenza.

 

31 maggio 2002

L'ordine degli architetti di Bolzano ha organizzato per stasera, nella sala rossa della Facoltà di Economia, un incontro con Glenn Murcutt, vincitore del Pritzker Prize 2002. Quella con l'architetto australiano è la prima di una serie di conferenze che proseguirà in giugno con Daniel Libeskind e Fumihiko Maki, e in autunno con Paulo Mendes da Rocha e Sverre Fehn. Su KwArt

 

30 maggio 2002

'Nel tempo della crisi degli Stati-Nazione, del predominio del mercato e dell'economia globale, si può pensare che le irriducibili istanze di libertà materiale dell'individuo metropolitano che esperisce solo nell'hic et nunc, siano perimetrabili in uno spazio politico territoriale liberato da tutte le costruzioni astratte e trascendenti della storia, della religione, dei diritti e della stessa politica? Massimo Ilardi, che dirige la rivista "Gomorra", pone e risponde a questi interrogativi nel suo ultimo libro "In nome della strada. Libertà e violenza"...'. In ARCH'IT books review, la presentazione di Luca Fondacci.

 

30 maggio 2002

La trave di un angolo della torre sud del World Trade Center, rimasta in piedi tra i resti del crollo dell'11 settembre, è stata rimossa durante una solenne cerimonia che sancisce la fine dei lavori di recupero dell'area e l'inizio della ricostruzione. L'incarico di ridisegnare il volto di Lower Manhattan e i suoi trasporti sotterranei è stato assegnato agli architetti dello studio Beyer Blinder Belle e agli ingegneri della Parson Brinckerhoff, gia' protagonisti della rinascita della Grand Central Station, del Rockefeller Center, di Ellis Island e del South Street Seaport. Tra le news dell'ANSA e sul Corriere della Sera

 

29 maggio 2002

'Not all Romans welcome this new renaissance. Students from the architecture department at La Sapienza recently defaced the scaffolding surrounding Meier's new museum for the Ara Pacis, a 1st century BC Augustan monument. They were decrying what they call the Los Angelization of Rome. (Meier's best-known work is the Getty Museum in Los Angeles.) More soberly, architecture critics in the local newspapers have suggested that the shady, behind-the-scenes selection of Meier was made without giving a local Roman architect the chance to win the job'. Wired registra le tendenze dell'architettura contemporanea romana, prendendo nota delle scelte progettuali innovative come delle polemiche che coinvolgono i più recenti cantieri. 

 

29 maggio 2002

 Su Planum Elena Marchigiani firma Lyon 1992-2010. Strategie e progetti per la città contemporanea, approfondita esposizione del processo di ristrutturazione dell'area metropolitana francese. Il caso di Lione acquista importanza per il suo carattere esemplificativo degli atteggiamenti progettuali di riqualificazione che interessano oggi molte città europee, e diviene un interessante caso di studio sia per la definizione unitaria di obiettivi e interventi, sia per la revisione dell'apparato amministrativo che si è resa necessaria al fine di monitorare e gestire il complesso sistema di azioni. Questi gli aspetti analizzati da Planum: Gli strumenti della pianificazione, La rivitalizzazione degli spazi pubblici nel centro storico e nei quartieri residenziali periferici, La valorizzazione del paesaggio urbano, I poli di sviluppo urbano ed economico, I luoghi della mobilità.

 

29 maggio 2002

In ARCH'IT riviste, Nicola Leonardi presenta The Plan, pubblicazione quadrimestrale di architettura, edita da Centauro Edizioni Scientifiche, ora al suo numero Zero. Suddivisa nelle sezioni Architettura, Progetti, Design, Tecnologia & Materiali, Architettura del verde, la rivista ospita progetti di architetti noti e meno noti adottando come criterio generale di cernita la ricerca della qualità costruttiva, e riservando ai particolari tecnici ed esecutivi la stessa attenzione che tradizionalmente spetta alla presentazione fotografica. 

 

29 maggio 2002

E' in corso a Pescara, presso la Facoltà di Architettura, la Conferenza Europea promossa dal DART, Dipartimento Ambiente Reti Territorio, finalizzata a fare il punto sui temi della progettazione delle opere infrastrutturali valutandole rispetto all'obiettivo di un corretto inserimento nel contesto. La Conferenza si articola in tre giornate, l'ultima delle quali domani, dedicate rispettivamente ai temi delle infrastrutture e paesaggio, infrastrutture e città, valutazione strategica dei progetti, formazione di nuovi profili professionali. A conclusione dei lavori, sono previste due lezioni del ciclo Urbanisti europei e la seduta finale del concorso/workshop europeo Seaside Francavilla, con la premiazione dei progetti vincitori.

 

29 maggio 2002

Intervenendo ieri al convegno Politiche e progetti per rinnovare le città, organizzato da Ance, Inu, Legambiente, Finco, Federabitazione, Federcasa ed Ancab, il sindaco di Roma Walter Veltroni ha tirato le somme di un positivo periodo per l'architettura della capitale, che, dopo lungo silenzio, è teatro di importanti interventi. Il vincolo maggiore rimane la burocrazia: 'Anche la più piccola variante urbanistica richiede tempi troppo lunghi - ha sottolineato - se decido, ad esempio, di spostare un mercato di 800 metri passa almeno un anno prima che arrivi l'autorizzazione dagli uffici della Regione e di altre amministrazioni coinvolte. Vorrei poter dire ai cittadini che i piani per il rilancio delle periferie li possiamo realizzare subito, senza farli giacere per anni in qualche ufficio'. Su KwArt.

 

28 maggio 2002

Già vincitore nel 1992 della Alvar Aalto Medal a Helsinki e della medaglia d'oro del Royal Australian Institute of Architects, Glenn Murcutt riceverà domani al Campidoglio il Premio Pritzker per l'architettura. Dedicatosi prevalentemente alla progettazione di edifici privati per il rifiuto al confronto col potere politico e l'apprezzamento, invece, del rapporto con committenti illuminati, Murcutt viene considerato 'celebrato esponente di quel ''funzionalismo ecologico'' che ha contribuito a definire. Nato nel 1936 in Inghilterra da genitori australiani, ha studiato a Sidney, dove ha aperto uno studio nel 1969, ha iniziato a progettare case unifamiliari ed e' divenuto docente universitario. I suoi lavori solitamente non sono su larga scala, e i materiali utilizzati, ad esempio la lamiera ondulata, non sono certo di lusso. Nessuna inflessione esotica, nessun accento dialettale nelle creazioni di Murcutt, che combinano l'essenzialita' della cultura aborigena con la lezione modernista di Mies van der Rohe, con Aalto e Chareau, in un linguaggio e una struttura compositiva originali'. Tra le segnalazioni dell'ANSA.

 

28 maggio 2002

Il San Francisco Gate visita l'Asian Art Museum trasformato dall'intervento di Gae Aulenti e aperto al pubblico lo scorso gennaio. 'On a hard-hat tour the other day, architect Gae Aulenti showed off some highlights: A soaring skylit interior court that wraps around the preserved central staircase, a new loggia and the restored Great Hall at the top of the stairs where the card catalog was. [...]For instance, the brick walls that had surrounded a dank, pigeon-infested light well were taken down and remade into the light court. A down-slicing skylight, trimmed in jade-colored painted steel, was built on both sides of the grand staircase and runs nearly the length of the building on the south side'.

 

28 maggio 2002

Insieme ad un quiz con il quale valuta le conoscenze architettoniche del suo lettore medio, The Guardian pubblica un compiaciuto articolo relativo ai contributi inglesi negli interventi di conservazione delle architetture veneziane. 'We believe Venice is not just an Italian responsibility; she belongs to Europe and the world, to whose civilisation - in painting, sculpture, architecture, music and, not least, in the sheer elegance of living - she has contributed more than any other city. [...]At a symposium organised by the British charity last week, the theme was the restoration of ordinary houses, many of them very old, that have become vacant and derelict. The one that Venice In Peril is restoring will be turned into four flats at affordable rents for ordinary Venetian families, as an example to others that this kind of thing can be done'.

 

26 maggio 2002

'Principio organizzativo primario è un nuovo tipo di parco urbano (Newcity Park) che si estende da Penn Station al di sopra dei binari ferroviari fino all'Hudson River e che è caratterizzato da una varietà di usi: ricreativi, commerciali, culturali, sociali ed educativi, pubblici o privati. Queste attività sono collocate in una piattaforma multistrato che viene da queste resa operativa; la piattaforma, che sostiene ed è spazialmente integrata con il parco, occupa anche porzioni degli edifici adiacenti e, talvolta, si inclina e si ribalta al di sopra del parco stesso per dar luogo a porzioni definite volumetricamente ed esposte al sole...'. Morphosis, Newcity Park. Paola Giaconia presenta in ARCH'IT architetture il progetto elaborato in occasione del concorso New York: CCA Competition for the Design of Cities.

 

26 maggio 2002

Il workshop di progettazione architettonica e urban design Avvistamenti 4.'02 Palermo_Amsterdam_Istanbul- Molteplici Identità, Contemporanee Creatività organizzato da Autonome Forme tende ad effettuare una ricognizione sul rapporto tra le molteplici identità delle realtà urbane contemporanee e l’utilizzo della creatività per evidenziarne le stratificazioni per individuare strumenti progettuali che esprimano le ambiguità e l’impossibilità di soluzioni univoche. La prima esperienza progettuale, indagherà il rapporto tra centro e periferia nella città di Palermo e si svolgerà dall' 1 al 9 Giugno 2002. Potranno partecipare studenti e laureati delle facoltà di Architettura, Ingegneria e Pianificazione Urbana. Parteciperanno al workshop i seguenti gruppi: AutForm, Degrezero, Digit-all studio_Ammar Eloueini, Infagenda inc._Hideyuki Yamashita, Lab[au], Next architects, Marcos Novak, U.F.O./Urban Future Organization.

 

26 maggio 2002

Si è recentemente svolto a Sciacca, nelle giornate dell'11 e del 12 maggio, il convegno Conversazione in Sicilia organizzato da IN/ARCH Sicilia e antiThesi. Gli incontri e le tavole rotonde svoltesi ad un passo dal teatro di Giuseppe Samonà hanno riaperto problematiche e sollevato dibattiti che sono poi continuati con particolare intensità sulla rivista diretta da Sandro Lazier e Paolo Ferrara. ARCH'IT files ospita due testimonianze, un consuntivo di Franco Porto presidente dell'IN/ARCH Sicilia, e un commento di Domenico Cogliandro.

 

25 maggio 2002

Il Museo d’arte contemporanea di Rivoli ospita, sino all'inizio di settembre, la mostra The Rock Forniture. Il design della Gufram negli anni del rock, dedicata alla produzione della piccola azienda nata a cavallo tra gli anni '60 e '70. Con 180 pezzi tra cui compaiono un enorme cactus in poliuretano verde acido, un prato di plastica e una sgargiante bocca rossa, l'esposizione ricostruisce le vicende di un gruppo di designer, architetti, artisti che hanno dato il via ad una avventura di produzione fondata sulla disponibilità di capitale umano, artistico e intellettuale e totalmente priva di un progetto di marketing ed economico. KwArt intervista Franco Mello, curatore della mostra e membro fondatore della Gufram.

 

25 maggio 2002

L'unica opera spagnola di Aldo Rossi, il Museo del Mar de Galicia, verrà aperto alla fine di luglio per ospitare la mostra commemorativa del 300º anniversario della battaglia di Rande. Progettato nel 1992 ma realizzato soltanto dopo la morte dell'architetto avvenuta nel 1997, il museo sarà definitivamente aperto al pubblico soltanto nel 2003. La breve presentazioni di El Pais: 'Enclavado a pie de mar, en la Punta do Muíño, incluye un conjunto de cinco edificios rehabilitados que fueron matadero y antes fábrica de conservas, los cuales se combinan con otros de nueva planta, jardines, una plaza y un muelle, en los que la cantería de granito 'gris mondariz' se hace omnipresente. [...]El conjunto del Museo del Mar compone una pieza urbanística que sirve de transición entre la tierra y el mar y se configura como un cabo en un lugar paradigmático del litoral donde persiste un yacimiento arqueológico prerromano'.

 

25 maggio 2002

A un mese e mezzo dall'affermazione dell’assessore alla Cultura del Comune di Roma relativa alla presentazione, di lì a pochi giorni, di un progetto 'ampiamente ridimensionato e modificato' da parte di Richard Meier per l'Ara Pacis, Il Corriere della Sera si interroga sulle ragioni dell'assoluto silenzio che regna sull'argomento. 'Adesso siamo a un punto morto caratterizzato da un non-detto più eloquente di mille parole. Ma forse è meglio questa sospensione di un intervento a tutti i costi. Il progetto originario tuttora visibile sul cartellone applicato all’ingresso terrorizza notoriamente tutti gli urbanisti e gli architetti italiani (di destra, di sinistra, politicamente agnostici). La verità forse indicibile è che bisognerebbe azzerare tutto per immaginare un progetto completamente nuovo, un’ipotesi di lavoro assolutamente diversa. È questa la misteriosa ragione del silenzio capitolino?'

 

25 maggio 2002

Archined e El Pais danno notizia della nomina dell'architetto Alejandro Zaera-Polo alla direzione del Berlage Institute di Rotterdam, laboratorio internazionale di ricerca per l'architettura e la pianificazione. 'Alejandro Zaera-Polo (1963) studied architecture in Madrid (1988) and at Harvard (1991), graduating from both with Honors. After working with Rafael Moneo (1989) and O.M.A. (1991-1993), he started his own office, Foreign Office Architects in London, together with his wife Farshid Moussavi. He has taught at, among others, the Architectural Association, Columbia University, Princeton University, Yokohama University, UCLA and the Berlage Institute. His latest project, the Yokohama International Ferry Terminal in Japan, will be opened by the end of this month'.

 

24 maggio 2002

Organizzato dal dottorato di ricerca in Storia e Critica dell'Architettura della Facoltà di Architettura della Seconda Università degli Studi di Napoli, si tiene oggi a Palazzo Reale un incontro tra architetti e critici dell'architettura che ha l'intento di individuare i nuovi modelli di riferimento cui rifarsi nella società contemporanea. La Repubblica, in cronaca di Napoli, delinea i temi di discussione: 'Le vecchie cattedrali e le piazze, la cinta muraria o daziaria, rappresentano ancora gli elementi di aggregazione sociale? Quali sono i nuovi simboli? Gli ipermercati, i megastore, gli outlets, i maxicinema, le autostrade di lunga percorrenza, i capannoni industriali e gli spazi di servizio sono alcuni elementi strutturali di interrelazioni sociali che definiscono i nuovi luoghi della città globale? Dobbiamo, quindi, metabolizzare quanto è accaduto negli ultimi cinquant'anni?'

 

24 maggio 2002

Dalle pagine di La Repubblica, in cronaca di Roma, Massimiliano Fuksas prende posizione riguardo la critica mossa dal Soprintendente di Roma per l'archeologia all'utilizzo del Colosseo per l'allestimento di spettacoli. Pur riconoscendo a La Regina il merito di aver contribuito a limitare i disastri dell'edificazione romana, Fuksas propende per un riutilizzo rispettoso che favorisca la conservazione del monumento e quindi la tutela del patrimonio archeologico inteso come valore aggiunto per la città.

 

22 maggio 2002

ARCH'IT books review propone il volume di Robert Adam, Ruins of the Palace of the Emperor Diocletian at Spalatro in Dalmatia. A presentarlo è Domenico Cogliandro, editore della Biblioteca del Cenide che ha recentemente pubblicato il volume edito originariamente nel 1764. 'Il testo di Adam -scrive Cogliandro- è così. Testo che è anche disegno, anzi quest'ultimo è più propriamente testo anziché quello che s'inerpica tra le parole. Attraverso il disegno è possibile seguire il percorso che Adam ha fatto, perché la maniera di proporre la sequenza dei disegni ha un che di filmico, è una rappresentazione a due facce: disegno e teatro. Adam mostra quel che ha visto e mostra la sequenza del viaggio, dice e racconta...'.

 

22 maggio 2002

La Direzione generale per l’architettura e l’arte contemporanee (DARC) del Ministero per i Beni e le Attività Culturali lancia una consultazione in due fasi per la valorizzazione della progettualità dei giovani architetti italiani. Sarà presente con il Centro per le Arti Contemporanee di Roma alla prossima Biennale di Architettura di Venezia all’interno del padiglione Venezia. In questo spazio è previsto l’allestimento della mostra degli archivi Rossi e Scarpa recentemente acquisiti dalla DARC al patrimonio pubblico italiano e di un infospazio per la comunicazione delle attività della Direzione generale e del Centro Nazionale per le Arti Contemporanee di Roma. Su ARCH'IT il bando ufficiale del concorso aperto a progettisti italiani under 40, e prossimamente la documentazione integrale dei progetti selezionati.

 

22 maggio 2002

'il sindaco marini organizza un manipolo di matti che vanno non una ma due volte a bangkok. obiettivo numero uno è quello di trovare pelli a buon prezzo da importare a quarrata (capitale europea dei salotti italiani -fascia bassa- per l'export). obiettivo numero due e' quello di mettere a punto un prototipo di abitazione innovativa per il peep di futura edificazione (sempre a quarrata)...'. In cinque parole: 'simple tech for a complex world'. Dalla ricerca di pelli da importare a Quarrata all'obiettivo di conoscere nuove persone, immaginare nuovi progetti, lavorare sulla tensione tra i sogni individuali e quelli collettivi. 'Paper fish in plastic water' è l'installazione di Cliobangkok descritta nel diario di bordo pubblicato oggi in ARCH'IT files.

 

20 maggio 2002

L'opera di Jean Nouvel a Murten, una delle sedi dell'Expo.02 in corso in Svizzera, visitata dal Frankfurter Allgemeine Zeitung. 'Last October, after Nouvel finished constructing his monolith, another worldly body gleamed silver. Now, it is rather rusty, and even in the early morning light, you can see that it is not one made of stone, but made of many metal sheets. The word "monolith" sounds good, and when he dubbed his creation, Nouvel might have been thinking of Stanley Kubrick's "2001 -- A Space Odyssey," in which a monolith lands in the savanna, bringing tools and weapons to a tribe of primitive beings. [...]Nouvel's idea of contrasting the picturesque little town with the abrupt monolith is not really a nice gesture. In fact, at second glance it reveals a morbid side. The architect had 154 cypresses planted around the harbor as a reference to Arnold Böcklin's "The Island of the Dead," a painting that shows a boat carrying a corpse across to a rocky islet where cypresses grow'.

 

20 maggio 2002

Jonathan Glancey, su The Guardian, commenta il progetto di John Simpson per la Queen's Gallery a Buckingham Palace, che aprirà al pubblico mercoledì: 'Simpson is a classicist through and through, but not a stick-in-the-stucco history man. The Queen's Gallery is a nimble blend of Portland stone and air-conditioning, of Bath oak, marble, alabaster and hi-tech gadgetry. The building is eminently practical and suited to its royal purpose; it will age well; and it is a box of architectural tricks that will delight those who wish architectural development had stopped with the deaths of Nash (1835), Soane (1837) and, perhaps, "Greek" Thomson (1875; classicism held on longer north of the border)'.

 

20 maggio 2002

Anima, l’Associazione non profit dell’Unione degli industriali di Roma, bandisce il concorso europeo di architettura Una luce nel buio, finalizzato alla progettazione e realizzazione di un punto informativo e di accoglienza per i senza tetto. Il comitato di selezione, presieduto da Massimiliano Fuksas, premierà il progetto vincitore il 25 giugno in Campidoglio, a Roma, contemporaneamente alla consegna di riconoscimenti nei campi di letteratura, musica, cinematografia a 'personalità del mondo della cultura e dell’arte che abbiano contribuito con le loro opere alla crescita di una coscienza etica, della solidarietà e della responsabilità sociale nell’opinione pubblica'. La notizia su KwArt.

 

20 maggio 2002

'...una cosa è sicura, un professore che sa di essere un professore e cerca, in primis, di imparare a farlo e, poi, di farlo meglio che può, non fa male a nessuno: che provi a mostrare a un ragazzo un quadro di Klee o gli spieghi il teorema di Pitagora. Perché anche ad amare si può apprendere, cosa che i sentimentaloni da rotocalco non capiranno mai. Ma un professore che si crede un vate e che ha dell’arte una concezione così zuccherosa e obesa è un pericolo pubblico, perché, convinto di essere un cavallerizzo sopraffino, lungi dal tenersi ai tratturi come dovrebbe, scorrazza all’impazzata, schianta fienili e spiana i raccolti di intere stagioni. Con Un professore in libera uscita nasce Lanterna Magica, rubrica inattuale curata da Ugo Rosa e dedicata alla cura di parole o di immagini: occasioni per un esercizio al di fuori della tirannia del tempo reale.

 

19 maggio 2002

Napoli, teatro ieri della presentazione del libro 'Giuseppe Vaccaro' con il quale si avvia una rivalutazione dell'architetti bolognese che realizzò nella città l'austero Palazzo delle Poste, ospiterà il 24 e 25 maggio la Giornata dell'Architettura Moderna a Napoli. Organizzata da Docomomo -organismo di architetti sorto in Italia nell'85 nel quale siedono oggi 36 Paesi- nel teatro di Corte di Palazzo Reale, la manifestazione prevede interventi di Raffaele Sirica, Paolo Pisciotta, Benedetto Gravagnuolo, Margherita Guccione, Paola Cislaghi, Pasquale Belfiore, Ugo Carughi, Franco Cassano, Aldo Loris Rossi, Sergio Stenti, Augusto Vitale. Da La Repubblica, in cronaca di Napoli.

 

19 maggio 2002

La Repubblica ricorda la figura di Roberto Segoni, industrial designer, scomparso ieri a Firenze all'età di 60 anni. 'Era stato tra i fondatori del corso di laurea in Disegno Industriale e del corso di progettazione della Moda dell'università di Firenze, Facoltà di Architettura. Insieme a Giovanni Klaus Koenig è stato l'autore del Jumbotram di Milano, delle elettromotrici per la metropolitana di Roma. Aveva progettato locomotive e treni per le ferrovie. Perché i mezzi che si muovevano sulle ruote, motociclette comprese, erano la sua grande passione. [...] Il professor Segoni era una firma molto conosciuta e apprezzata in Italia e all'estero: ha collaborato con Breda, Ferrari, Atm, Trenitalia, ha progettato computer, telefonini, strumenti medici, macchine utensili. E' stato il direttore della prima scuola di specializzazione in disegno industriale presso l'ateneo'.

 

17 maggio 2002

La mostra "Blue Industry", allestita negli spazi SESV, SPAZIO ESPOSITIVO DI SANTA VERDIANA a Firenze, è articolata in una serie di isole tematiche che espongono il lavoro fatto negli ultimi anni dal CENTRO RICERCHE FANTONI, riassumendo le linee guida che ne contraddistinguono l'attività: l'impegno per la sostenibilità, il design dei materiali, l'architettura, l'ergonomia. In occasione della chiusura della mostra si terrà stasera alle 18.00 la conversazione Design e Ricerca, con la partecipazione di Anna Lombardi, designer e responsabile della programmazione culturale del Centro Ricerche e Massimo Ruffilli, direttore della scuola di Specializzazione di Design della Facoltà di Architettura di Firenze.

 

16 maggio 2002

'Nell'affollato panorama dell'editoria di settore, nel momento in cui si ha la voglia di aggiungere un nuovo strumento, con l'ardire di volersi dedicare all'architettura italiana, inevitabilmente alcune domande si pongono. La prima è proprio sull'architettura italiana, architettura che al momento sembra affannata esclusivamente ad osservare ricerche e sperimentazioni elaborate altrove...'. Giovanni Vaccarini commenta l'uscita della nuova rivista 'd'Architettura' realizzata dal gruppo dell'Agenzia italiana di Architettura. La presentazione in ARCH'IT riviste, insieme ad un commento di Brunetto de Battè dedicato a 'the Scenographer', 'una rivista internazionale dedicata alla scenografia cinematografica, televisiva, teatrale e musicale...'.

 

16 maggio 2002

La città di Feltre ha reso noti, qualche giorno fa, i risultati del concorso Feltria Urbs, che ha assegnato il primo premio a Luciano Semerani, il secondo a Carlo Magnani, e ha classificato come terzi ex equo due architetti tedeschi, Markus Antonius Buhren di Moos e Robert Rosch di Stuttgart. La cerimonia di premiazione rientra in feltri@urbs.lab, evento di più ampia portata che toccherà nell'arco della serata del 18 maggio tre diverse tappe all'interno della città; tra gli appuntamenti che compongono l'iniziativa spiccano la proiezione dello studio paesaggistico Immagine - Immagini - Immagina degli studi Vues + UP di Christophe Girot, Andre Muller, Marc Schwarz + Alessandro Alì, Marco Oliviero, e l'installazione della mostra di architettura digitale Architecture Media Player -ideata da Image come generatore di architetture, sorta di juke-box proteiforme in grado di esporre e comunicare l'architettura attraverso i New Media- con la quale Feltre manifesta la volontà di proporsi alla cittadinanza, al mondo della comunicazione, della cultura e dell'economia come laboratorio d'avanguardia di architettura e digitale.

 

16 maggio 2002

Le Monde offre una ampia panoramica su Expo.02, sesta edizione dell'esposizione nazionale svizzera al via oggi. 'En 1998, les concours d'architecture sont lancés, faisant émerger cinq équipes : Nouvel et une agence bernoise (Gauer-Itten-Maria) investiront Morat. A Yverdon-les-Bains, ce seront les architectes new-yorkais Diller et Scofidio qui dessinent un merveilleux nuage et un paysage peu ou prou lunaire avec les architectes zurichois d'Extasia (Vehovar et Jauslin). A Neuchâtel, le groupe Multipack de Marseille dessinera un ciel supposément gazeux pour abriter sa plate-forme sur l'eau. A Bienne, enfin, s'imposeront les trois tours du pouvoir, singulièrement chahutées par l'agence viennoise Coop-Himmelblau, que rejoindront des personnalités comme Yann Kersalé, magicien plénipotentiaire de l'éclairage électrique. Tous ont la délicate mission de construire des édifices éphémères à cheval sur l'eau des lacs et sur une terre gagnée jadis sur les marais, et qui n'a donc de ferme que le nom'.

 

16 maggio 2002

Renzo Piano ha reso noto il progetto per l'ampliamento dell'High Museum di Atlanta. Così The Atlanta Journal: 'The expansion more than doubles the size of the museum -- creating new spaces to view the High's expanding permanent collection as well as major exhibits mounted by the High and touring shows. And, as the first phase of the bigger Woodruff expansion, it also promises to transform the arts center into a block of culture. [...]The L-shaped High expansion will run along 16th Street and Lombardy Way, as part of the first phase of the Woodruff Arts Center's ambitious construction and renovation plan that also encompasses the Atlanta College of Art dormitory and sculpture studio, now under construction at 15th Street and Lombardy. In the center of the two Peachtree buildings and the High expansion announced today will be a piazza that serves as the main public gathering space. A new restaurant will front on the piazza'.

 

15 maggio 2002

Su KwArt, Deyan Sudjic spiega 'Next', la sua Biennale dell'Architettura in programma a Venezia dall'8 settembre al 3 novembre. Dieci le sezioni -i musei, i grattacieli, gli spazi per il lavoro, i quartieri e le case per abitare, gli edifici pubblici e religiosi, gli impianti per i trasporti, il tempo libero, i luoghi del commercio, gli spazi dell’istruzione, i piani urbanistici- dedicate tutte a interventi in corso di realizzazione o la cui attuazione è prevista in tempi brevi: 'L’intenzione fondamentale è guardare a quello che sarà costruito, alle qualità fisiche degli edifici, non a speculazioni visive, non alla fantasia. E invece di segmentare l’Arsenale in territori di architetti diversi faremo parlare i progetti suddivisi per tipologie. Vogliamo cercare di definire come sarà l’architettura nei prossimi cinque anni. Perché l’architettura ci dice quale sarà l’orientamento futuro. Anche per questo sarà importante assicurare un coordinamento tra l’Arsenale e i Padiglioni nazionali con un allestimento uniforme. L’importante è essere pragmatici e cercare di vedere con gli occhi del visitatore'.

 

15 maggio 2002

L'Italian Cultural Foundation of America è la prima fondazione privata non profit che si occupa di promuovere la cultura e l'arte italiana negli Stati Uniti. Progettata da Paolo Riani, direttore dell'Istituto Italiano di Cultura, la fondazione potrebbe avere sede negli spazi dell'attuale Craft Museum, tra pochi giorni sul mercato, situati in prossimità del Moma, dell'American Folk Museum e della public Library. La presentazione dell'iniziativa su La Nazione.

 

15 maggio 2002

Aperta oggi alla Triennale di Milano e visitabile sino al 22 settembre, la mostra Effetti collaterali. Visioni dalla metropoli contemporanea mette insieme gli scatti di tre fotografi impegnati nella narrazione delle nuove realtà urbane -Olivo Barbieri, Francesco Jodice e Armin Linke- e tre giovani architetti -Alessandro Scandurra, Cliostraat e Stalker- che hanno curato l'allestimento di spazi studiati in funzione del rapporto tra la ricerca espressa in fotografia e la fruizione delle immagini esposte. I tre spazi sono dedicati rispettivamente all'avveniristica autostrada cinese che collega Pechino a Shanghai, al senso di appartenenza ad una determinata comunità urbana rilevabile nelle più grandi metropoli, all'idea del viaggio intorno al mondo come gioco. Su KwArt.

 

15 maggio 2002

Pietro Valle incontra Dan Graham nel suo studio a New York. In esclusiva per ARCH'IT, l'artista americano parla dei temi che ha esplorato durante la sua carriera: l'intersoggettività, lo specchio e il doppio, lo sfalsamento temporale nel video e nelle performances, le relazioni tra soggetto e oggetto nello spazio, gli edifici di vetro, l'alternanza tra trasparenza e riflessione nei suoi padiglioni, l'allegoria letta attraverso l'architettura, i sistemi di controllo, le forme comunicative effimere e la musica rock. Un'analisi a trecentosessanta gradi di un testimone inquieto del nostro tempo. In ARCH'IT artland.

 

15 maggio 2002

L'Accademia di Francia apre domani i saloni di Villa Medici a Roma per una giornata dedicata all'architetto Pietro Sartogo. Protagoniste le sue architetture rappresentate da modelli e disegni, a partire dal primo progetto, quello per l'edificio romano dell'Ordine dei medici, alla recente chiesa parrocchiale della Magliana, ora in costruzione. Nell'intervista di La Stampa, l'architetto racconta il suo ultimo progetto e si pronuncia sui principali eventi architettonici in corso a nella capitale.

 

15 maggio 2002

A Terni è in avanzata fase di realizzazione la chiesa di Santa Maria della Pace, progettata da Paolo Portoghesi. Su Il Tempo l'architetto motiva le scelte formali del progetto: 'Mi sono ricollegato alla tradizione umbra, quella degli ordini mendicanti, [...]. Ho pensato alla pittura umbra del primo Rinascimento e all'indimenticabile chiesa di Greccio. Ma ho voluto anche fare un modesto omaggio all'attività di un geniale architetto come Ridolfi, che era proprio di Terni. In tal modo ho tentato di mettere in corto circuito alcune suggestioni antiche con lo spirito contemporaneo...'. Dalla rassegna stampa del Ministero per i Beni e le Attività culturali.

 

13 maggio 2002

La riqualificazione dell'ex area Fiat in viale Belfiore a Firenze viene affidata a un concorso di progettazione, lanciato dalla società che ha acquistato i 31.000 metri quadrati del complesso immobiliare, cui parteciperanno Jean Nouvel, Massimiliano Fuksas, Arata Isozaki e Richard Rogers accanto a tre studi di architetti fiorentini «under 40», selezionati dall' Ordine provinciale degli ingegneri e degli architetti. I progetti, che includeranno un albergo, una sala congressi, spazi commerciali, uffici, un parcheggio interrato e soluzioni possibili per la viabilità esterna, dovranno essere presentati entro il 6 luglio e saranno valutati da una giuria che include, tra gli altri, Andrea Branzi, il preside della facoltà di architettura dell' università di Firenze Piero Paoli, lo storico dell' arte contemporanea Sergio Risaliti. Su La Nazione.

 

13 maggio 2002

La Biennale Internazionale delle Arti di Quarrata, giunta alla IV edizione, sarà inaugurata il 16 maggio negli spazi di La Civetta, Casa delle Culture della stessa Quarrata. Tra le altre iniziative, la Biennale ospita la vivace installazione/mostra progettata da Cliobangkok in collaborazione con il gruppo tailandese Infosign e premiata nella sesta edizione del concorso Europan. Il progetto -Paper fish in plastic water- prende forma in un doppio percorso, digitale e fisico, che guiderà i visitatori a sentire, toccare, vedere, gustare e odorare le realtà lontane del mondo thailandese trasformate in suggestioni tangibili: il grande fiume, un tempio buddista, le strade del mercato dei fiori, una foresta di bambù, il mercato all'ingrosso, i quartieri degli affari e della vita notturna. In ARCH'IT mostre.

 

13 maggio 2002

In The Guardian, Jonathan Glancey ricompone il contesto nel quale si inserisce il progetto di ampliamento della Manchester Art Gallery elaborato da Michael Hopkins. 'From the moment visitors to the city step out from Piccadilly station, currently being rebuilt, it is clear that Manchester is well on its way to becoming a European city with real verve and style. Its grandiloquent Victorian and Edwardian architecture, broad streets and sheer bustle have never been less than distinctive; now, the addition of modern trams, the intervention of architects of the calibre of Tadao Ando and Daniel Libeskind, the chutzpah of its nightlife and the ambition of its politicians and the up-and-coming Commonwealth Games have brought it back to international attention. The Manchester Art Gallery has been the missing link'.

 

13 maggio 2002

A pochi giorni dall'apertura dell'esposizione, La Repubblica intervista il direttore generale del Centro Nazionale per le arti contemporanee di Roma, riportato all'attenzione del mondo politico e culturale dall'allestimento della mostra di Zaha Hadid. Pio Baldi espone i programmi del Centro relativi all'architettura: 'Oltre a mostre come quella dedicata alla Hadid, che è la prima puntata del programma, raccoglieremo documenti di architettura. I disegni degli architetti del Novecento costituiscono il piccolo tesoro del Centro. L'ultimo intervento è stato l'acquisto dell'archivio di Scarpa, che segue quello di Aldo Rossi. Non intendiamo, al contrario di altri, raccogliere i disegni per chiuderli negli archivi. Vogliamo ordinare i documenti, informatizzali, e quindi renderli leggibili su supporto digitale, e successivamente metterli in rete a disposizione di tutti...'.

 

13 maggio 2002

Firenze darà il via entro breve alla realizzazione di un centro d'arte contemporanea negli spazi delle ex Officine Galileo. Nelle parole di Vittorio Sgarbi, riportate dal Giornale di Toscana, il centro servirà a ben poco, situato in una città la cui attrattiva preponderante sarà costituita sempre e comunque dalla bellezza dei palazzi storici. La sua collocazione periferica garantirà almeno l'assenza di contrasti con il tessuto piu antico; se sarà di dimensioni contenute e dedicato in gran parte a esposizioni temporanee di ottimo livello, il centro avrà comunque ragione di esistere. Dalla rassegna stampa del Ministero per i Beni e le Attività culturali.

 

13 maggio 2002

Anthony Alofsin, docente all'Università del Texas di Austin noto per i suoi studi su Frank Lloyd Wright, terrà due conferenze in Italia ospitate dalla Prima Facoltà di Architettura del Politecnico di Torino, all’interno del Dottorato di ricerca in Storia dell'architettura e dell'urbanistica, e dalla Facoltà di Architettura Civile del Politecnico di Milano. Il primo incontro, previsto per domani 14 maggio, sarà incentrato sulla presentazione e la discussione del libro The Struggle for Modernism, mentre il secondo si configurerà come un seminario sul tema Wright e l'Europa, avvalendosi della partecipazione di Augusto Rossari, Federico Bucci, Maristella Casciato, Roberto Dulio, Sergio Pace. Maggiori informazioni in ARCH'IT convegni.

 

12 maggio 2002

Verrà presentato venerdì 17 maggio alle 18.00 presso la sede delle Poste Centrali di piazza Matteotti, a Napoli, il testo 'Giuseppe Vaccaro', curato da Marco Mulazzani ed edito da Electa. Alla presentazione, introdotta da Margherita Guccione, parteciperanno Francesco Dal Co, Fulvio Irace, Franco Purini.

 

12 maggio 2002

All'inaugurazione della mostra 'Opere e progetti' di Zaha Hadid il quotidiano Il Manifesto dedica due interventi. Pippo Ciorra ricostruisce le tappe della formazione e della carriera dell'architetta vincitrice del concorso per il nuovo Centro per le Arti Contemporanee di Roma. Gabriele Mastrigli prende in esame alcuni dei progetti ospitati negli spazi dell'ex Caserma Montello. 'Dopo oltre due decenni di attività, decine di concorsi vinti e ben tre numeri della prestigiosa rivista spagnola El Croquis a lei dedicati -scrive Mastrigli- il percors progettuale e professionale di Zaha Hadid appare, proprio ora, giunto ad un punt di svolta, reclamando il sugello della realizzazione di un edificio di maggiore complessità, finore negatole...'.

 

12 maggio 2002

Anche Domenica de Il Sole 24 ORE riporta la notizia dell'inaugurazione della mostra di Zaha Hadid. Fulvio Irace prende da qui lo spunto per stendere alcune considerazioni sul progetto per il Centro per le Arti Contemporanee. 'I principi originali del progetto, sopravvissuti alla verifica esecutiva del piano definitivo, prevedono infatti un'articolazione delle varie parti del Centro come isole di un campus aperto alla circolazione pubblica...'. Sullo stesso inserto culturale, Carlo Ratti presenta la mostra dedicata a Gio Ponti dal Design Museum di Londra.

 

12 maggio 2002

ARCH'IT books review presenta, con un estratto dall'introduzione di Antonino Saggio, il volume BUS architektur. Perceptions. 'Cinque movimenti e mezzo per costruire un'idea di ricerca aperta, polidirezionata e di un libro che non vuole avere né un inizio né una fine e che si presenta, anche nel formato, come un album di progetto. Insomma questa è una pubblicazione fresca e dinamica che invoglia lo sguardo del lettore attraverso un'immagine seduttiva. Ma, naturalmente, quando il primo piacere si esaurisce bisogna attendere con attenzione ai progetti e porsi delle vere domande (aiutati un poco dai testi che i BUS ci propongono e che sembrano brani estratti da uno Zibaldone di concetti architettonici)...'.

 

11 maggio 2002

'Toccate un'immagine su di uno schermo a cristalli liquidi: la pressione delle dita ne deforma impercettibilmente la superficie morbida, lasciando una scia luminosa appena accennata: accade in The Truman Show, in uno dei dialoghi più intensi del film tra il regista e la sua creatura televisiva, esprimendo, lievemente, come in una carezza, la necessità di un contatto fisico tra i due mondi che lo schermo divide...'. Con PLAY: un allestimento sul limite, il gruppo ma0 presenta in ARCH'IT architetture il progetto realizzato in occasione della mostra PLAY, attualemente aperta al Palazzo delle Esposizioni di Roma.

 

11 maggio 2002

'Il contesto artificiale in cui entriamo dal momento in cui iniziamo un gioco è definito dall'interazione tra regole e medium proprio del gioco: le pedine e la scacchiera, un mazzo di carte, un gessetto per tracciare a terra delle geometrie, o semplicemente lo spazio che ci circonda per nascondersi, diventano di volta in volta gli strumenti, i media che costituiscono il campo di azione del gioco; ognuno di essi contribuisce insieme alle regole a definire uno spazio elettivo per il gioco, più o meno astratto, più o meno interrelato con uno spazio fisico che lo ospita, più o meno legato ad uno spazio reale che il gioco stesso simula...'. ARCH'IT files presenta LOST IN SPACE. Breve storia dello spazio nei videogiochi, il testo di Alberto Iacovoni (ma0), pubblicato nel catalogo ufficiale della mostra PLAY.

 

10 maggio 2002

Nel giorno dell'inaugurazione L'Unità racconta la mostra dedicata a Zaha Hadid, allestita in uno dei capannoni della ex-caserma su cui s’innesterà il museo che verrà realizzato entro il 2006. 'Ecco perché le sue architetture funzionano a strati ed ecco perché, a proposito del progetto romano, lei ama parlare di una «sfida alla complessità di Roma». «Il mio progetto - spiega durante la conferenza stampa di presentazione della mostra - è basato sulla luce, sulle stratificazioni infinite, storiche ed archeologiche di questa città, sulla fluidità e sulla vita di Roma». E a chi la interroga sull’impatto che un’architettura radicalmente moderna potrà avere sulla città e sulle sue testimonianze storiche, risponde: «La storia non finisce in nessun punto preciso, non si arresta all’età classica, al medioevo, non si ferma al rinascimento o al barocco. Certo un progetto deve rispettare il preesistente, ma la modernità in architettura può far parte della complessità di una città storica come Roma, e in più porta avanti e realizza un progetto di vita contemporanea».

 

9 maggio 2002

Al via domani le due giornate del convegno 'Conversazione di architettura in Sicilia: per cercare delle verità', organizzato a Sciacca da Antithesi -rivista di critica dell'architettura curata da Sandro Lazier e Paolo Ferrara- e dall'IN/ARCH Sicilia. Suddiviso in tre sessioni di lavoro, il convegno prevede tre tavole rotonde durante le quali si metteranno a confronto le esperienze degli architetti siciliani per fare il punto sullo stato dell'arte nella regione, si porrà l'accento sulla vivacità e originalità della produzione siciliana degli ultimi decenni e sulle sue potenzialità, si analizzeranno le ragioni di tante occasioni perdute. Ad introdurre la seconda tavola rotonda, sabato 11 maggio, è un interessante incontro tra Antonino Saggio, moderatore della sessione successiva, e Gian Carlo De Carlo. L'intero programma è disponibile su Antithesi insieme ai contributi introduttivi dello stesso Saggio, di Paolo Ferrara, Sandro Lazier e di Franco Porto, presidente dell'IN/ARCH Sicilia: 'Non dobbiamo cadere in un facile regionalismo spicciolo, ma le specificità siciliane (storiche, geografiche e culturali) non consentono di cercare le verità, che ci proponiamo con questo Convegno, su scenari più lontani. Le contestazioni non potranno essere confinate al rango di cupo brontolio di una classe professionale locale ferita a morte nella legittimità del proprio ruolo, dovrà emergere l'idea di un'Architettura delle connessioni, attenta a ricomporre i frantumi dell'insipienza e della dissipazione delle risorse'.

 

9 maggio 2002

Il gruppo studentesco Architerna organizza, nelle sedi del Politecnico di Milano, un ciclo di incontri con giovani architetti italiani e, il prossimo 13 maggio, una conferenza che avrà come relatori i designers di Aroundesignstudio, vincitori del Compasso d'oro nel 2001, e come moderatore il critico de Il Sole 24 Ore Alberto Bassi. Il ciclo di incontri di architettura, iniziato il 6 maggio scorso con Didier Fiuza Faustino e IAN+, prosegue nelle date del 10 maggio e 17 maggio con Stalker e A12, ma0 e Sandro Carbone.

 

8 maggio 2002

Intorno alla mostra su Jean Nouvel, che dal Centre Pompidou di Parigi si è spostata alla Triennale di Milano, si muovono le riflessioni di Elisa Ferrato, coinvolgendo l'arte contemporanea, il cinema, la rappresentazione dell'architettura. Così scrive su Exibart: 'Del resto l'architettura, considerata anche come comunicazione, ricerca proprio nella rappresentazione il suo naturale potenziale espressivo; come medium di conoscenze, come rivelazione del reale e dell'immaginario, come ricostruzione storica di cose e idee. Parallelamente alla mutazione dell'arte, che si appropria della socialità urbana e perfino del non-spazio della realtà virtuale grazie ai nuovi vocabolari dell'era digitale, in architettura la trasformazione riguarda il mutamento di ruolo dell'edificio in rapporto alla crescita incontrollata della città, il suo significato di possibile permanenza in un contesto di continuo mutamento, la ricerca di una soluzione di fronte alle contraddizioni provocate dal rapporto tra le tradizionali caratteristiche di stabilità e rappresentatività e le dinamiche del contesto della città e delle necessità dei suoi abitanti'.

 

8 maggio 2002

La mostra Luigi Snozzi, Livio Vacchini & Silvia Gmür, allestita a Treviso nella sede di Ca' dei Carraresi, ripercorre la carriera degli architetti ticinesi Luigi Snozzi, Livio Vacchini, Silvia Gmür. Aperta sino al 7 giugno, e completata da un ciclo di conferenze cui prenderanno parte anche i suoi protagonisti, l'esposizione racconta le esperienze progettuali nate prima dal sodalizio tra Snozzi e Vacchini e quindi quelle più recenti dello studio Vacchini e Gmür. In ARCH'IT mostre.

 

8 maggio 2002

Nell'intervento al convegno organizzato a Napoli dall'Ordine nazionale degli architetti, il Ministro Giuliano Urbani ha promesso di presentare entro tre mesi un disegno di legge per imporre il requisito della 'qualità nell'architettura'. Una simile legge dovrebbe rivoluzionare l'edilizia pubblica nelle città italiane, vincolando l'approvazione dei progetti al rispetto di precisi standard di 'qualità ambientale'. La necessità di puntare sui concorsi di progettazione per la realizzazione di opere pubbliche di particolare rilievo ha riscosso numerosi consensi; principale promotori della proposta l'Assessore all'Urbanistica e il Presidente della Regione Campania, che per prima ha fatto ricorso alla Corte di Giustizia Europea perchè fossero bloccate tutte le gare d'appalto per interventi pubblici consistenti non legate a una procedura concorsuale. Su Roma, dalla rassegna stampa del Ministero per i Beni e le Attività Culturali.

 

8 maggio 2002

'Il cortocircuito delle immagini produce un senso nuovo e inaspettato, nella migliore tradizione surrealista. Il ciclista, il dubbio, noglobal e altre delle "animazioni" di Amante riportano alla solitudine metafisica dei quadri parigini di de Chirico e con essi condividono la presenza inquietante e spettrale delle architetture. Ciò che prima veniva avvertito nel caos e nella casualità di sensazioni oscure viene riproposto -tramite la tecnica dello straniamento- ad una percezione più chiara che non ne svuota però il contenuto e ne rispetta i ritmi rapidi e polifonici. Alcuni personaggi animano questi paesaggi virtuali. Sono persone colte nella loro tipicità, abitanti, passanti affaccendati, tracce organiche di senso nel continuum spaziale del cemento, flaneurs loro malgrado che vagano in spazi smisurati e inospitali...' ). Matteo Chini, con Architetture integrali, presenta in ARCH'IT files l'opera di Enrico Amante, che sarà esposta dal prossimo 28 maggio presso il SESV di Firenze.

 

7 maggio 2002

In ARCH'IT files, Ugo Rosa propone La storia finita: ancora un appello (stavolta per gli assenti). Un intervento "sulla presenza-assenza degli architetti, sul fraintendimento produttivo, sulla metafisica della 'griffe'". 'Vorrei raccontarvi -scrive Ugo Rosa- un fatto successo qualche tempo fa nella piccola città isolana in cui abito. Era il 28 aprile del 1787, era sabato, cosa di per sé aromatica, ed era anche una bella giornata. In piazza (quella piazza che ancora non s'era messa barba e baffi posticci per farsi chiamare, come altre mille, "Garibaldi", e veniva dunque indicata come "piazza grande" e basta) c'erano alcuni vecchi seduti in cerchio attorno a due strane persone, due viaggiatori...'.

 

6 maggio 2002

Jonathan Glancey su The Guardian e Deyan Sudjic dalle pagine di The Observer raccontano gli spazi progettati da Norman Foster per la nuova City Hall. 'Complex and contradictory. That is how Robert Venturi, the Philadelphia architect, defined post-modern architecture 35 years ago. Norman Foster is not by any normal stretch of the imagination a postmodernist, yet City Hall - the brand new home of the Mayor of London and the London Assembly - is as close to postmodernism as Foster has ever got. This singular and tautly drawn building is truly complex and contradictory. And on many levels. The great surprise, though, is the building's interior. From the outside, with its regular bands of triple-glazed windows, you might expect serried ranks of office floors for local authority bureaucrats, but the interior is like a hollowed-out pod. It is remarkably light'.

 

6 maggio 2002

Archibot segnala l'interesse rivolto dalla Lower Manhattan Development Corporation nei confronti dei progetti di intervento sull'area del World Trade Center di Manhattan redatti dagli studenti di architettura della Yale University sotto la supervisione di Frank Gehry e Zaha Hadid. 'Gehry expressed some doubt that a great piece of architecture could emerge out of a process that includes so much input from so many different people and organizations. But if bureaucracy doesn't take over, he said, a work of lasting quality might be possible'.

 

6 maggio 2002

Sir Norman Foster, Rem Koolhaas, Richard Meier, Arata Isozaki and Skidmore Owings & Merrill have accepted an invitation to compete for the commission to redesign Lincoln Center's Avery Fisher Hall. [...]Lincoln Center is now officially what it has been unofficially for many years: a problem. The function of the redevelopment project is to study the problem and produce a solution, or set of solutions. Toward that end, it may be useful to recall that there was a time when, at least to its architects, Lincoln Center was not a problem but a solution. My memories of the place date back to that time'. Herbert Muschamp sul New York Times.

 

4 maggio 2002

Il Manifesto dedica ampio spazio alla sesta edizione del Festival internazionale di architettura in video di Firenze. Accanto all'intervista di Gabriele Mastrigli a Marco Brizzi, ideatore e curatore della manifestazione, l'articolo di Pippo Ciorra ripercorre l'evoluzione del valore di immagine e di comunicazione progressivamente assunto dall'architettura. 'Pur muovendosi su un terreno difficile e scivoloso, come quello dell'eccitazione da innovazione mediatica, il festival sembra riuscire a trovare un giusto registro per mettere in comunicazione la ricerca tecnologica ed espressiva più estrema con quanto coinvolge quotidianamente la trasformazione dei paesaggi e degli ambienti della nostra vita. Ridotta a immagine e spazio bidimensionale, da video, l'architettura cerca di ricostruire, proprio attraverso il dialogo con le altre forme di rappresentazione, una relazione forte con la realtà e con la vita di quanti la abitano'.

 

3 maggio 2002

La città, grande assente dai dibattiti relativi alle elezioni presidenziali francesi, chiamata in causa unicamente per questioni relative alla sicurezza, deve riconquistare il proprio ruolo nelle strategie politiche del Paese. Le Monde propone una visione generale sull'argomento tramite il contributo di Frédéric Edelmann e l'intervista a François Ascher, docente dell'Institut français d'urbanisme, e analizza i casi particolari di Saint-Nazaire e Nantes, che punta su rinnovate politiche urbane nel tentativo di consolidare e ricucire un tessuto sociale debole. 'La première raison est que le débat démocratique n'a pas lieu à la bonne échelle. La plupart des problèmes se posent désormais à l'échelle des agglomérations: métro, transports, mixité sociale, environnement, pollution, risques, centralité, etc.; ça n'est qu'à ce niveau qu'on peut envisager des solutions efficaces, pas à celui d'une seule commune. Les gens travaillent dans une ville et vivent dans une autre. Nous vivons dans des régions urbaines. Lors des municipales, que les candidats soient de droite ou de gauche, on parle un peu de quartier, un peu de la commune, à peine de l'agglomération et de la région'.

 

3 maggio 2002

Iniziate lo scorso ottobre, sono giunte a termine le indagini federali con le quali si pensava di poter determinare l'esatta sequenza dei cedimenti di ogni singolo elemento strutturale delle torri del World Trade Center. Il risultato è piuttosto sconfortante: gli stessi ricercatori ammettono infatti di non essere in grado di individuare i punti deboli degli edifici, e screditano standard e prove abitualmente utilizzati per testare il comportamento al fuoco dei vari componenti strutturali: 'The report is remarkably blunt in deriding the fire tests that assess the safety of virtually every large building in the United States, a set of tests that rely largely on exposing building parts to natural-gas flames in kilnlike furnaces. The method does not provide sufficient information to determine how long a part of an actual building can be expected to perform in an actual fire, the report says'. Sull'International Herald Tribune.

 

2 maggio 2002

BEYOND MEDIA, sesta edizione del Festival Internazionale di Architettura in Video di Firenze, porta negli spazi dell'Ospedale degli Innocenti la mostra che raccoglie progetti, materiali, tecnologie messi a punto da Rem Koolhaas e AMO per il negozio di Prada di New York City. Il visitatore del negozio di Soho è circondato da un ambiente dinamico e vibrante valorizzato dall’uso della tecnologia: da una parte grazie a servizi migliori e maggiori opzioni, dall’altra stimolato dalle nuove idee sullo shopping. Reed Kram e l’industrial designer Clemens Weisshaar, che lavorano entrambi con AMO nello sviluppo del negozio, hanno progettato ARCHITETTURA, MEDIA, INDUSTRIAL DESIGN PER PRADA, l'esposizione che documenta il lavoro in corso, visitabile sino al 12 maggio.

 

2 maggio 2002

ArchiNed presenta la recente pubblicazione della Taschen, Case Study Houses, The Complete CSH Program 1945-1966, dedicata al progetto di John Entanza, editore della rivista Arts & Architecture. 'Entanza's programme was unique in many respects. Firstly, in that an architecture magazine explicitly chose to broaden its role from that of sideline commenting to one of initiating a building programme. Magazines often instigated design competitions, but actual construction was a rarity. With his programme Entanza was in fact starting a form of total architecture promotion covering design, construction and publicising, thereby extending his mandate from reflecting on building to actual involvement in building. [...]It is also remarkable, to say the very least, that Entanza's programme actually produced results for such a long period, from 1945 to 1966. During that time 36 different CSH's were designed by an array of architects that included Charles and Ray Eames, Richard Neutra, Eero Saarinen, Craig Ellwood and Pierre Koenig. No fewer than 24 of these were also built'.

 

2 maggio 2002

Libération ascolta i commenti di Rabah Ameur-Zaïmèche, regista algerino di nascita e francese d'adozione, al suo primo lungometraggio, 'Wesh wesh'. Interessante la lettura della città: 'Pourquoi détruire alors qu'on a besoin d'espace dans les quartiers ? C'est de l'argent foutu en l'air, la destruction est celle non seulement des bâtiments mais surtout des racines, et il faut du temps pour constituer des liens sociaux, une prise de conscience politique, des racines. Ça sert à établir une solidarité entre les habitants. Ces liens explosent en même temps que les bâtiments. Il faudrait mettre en valeur les espaces condamnés: les gérer différemment, en fonction des ethnies. Les Arabes ont une culture urbaine, où l'architecture est verticale, alors que les Africains ont une perception horizontale. Pour eux, c'est plus difficile encore. Entre ethnies, on est pour l'instant dans une logique où il ne s'agit pas d'espace à partager mais de territoires à conquérir, à préserver'.

 

2 maggio 2002

Nei giorni in cui si vocifera dell'assenso da parte del Ministero per i beni e le attività culturali al progetto di ristrutturazione della Scala storica, il Teatro degli Arcimboldi realizzato da Vittorio Gregotti recupera la funzionalità persa dopo il crollo di uno dei pannelli di vetro e plexiglas che schermavano le luci. Tutti i 100 pannelli sono stati sostituiti con 90 di dimensioni maggiori, costituiti da sottili lastre di legno color crema che fungono da supporto e non da copertura per i punti luce. Contrastata inizialmente dall'opposizione progettista, la modifica sostanziale è stata motivata da ragioni di carattere acustico. Su La Repubblica, in cronaca di Milano.

 

2 maggio 2002

New York si fa teatro delle manifestazioni di 'energia culturale' dei Paesi europei. Mentre l'Instituto Cervantes realizza una nuova sede e l'istituto Culturale Italiano progetta la propria espansione, apre i battenti l'edificio che ospita il Centro Culturale Austriaco, progettato da Raimund Abraham e realizzato dopo la demolizione del precedente Centro dalla forme neogotiche. 'El diseño de Abraham era muy atrevido. Viéndolo era imposible adivinar que allí se iban a promocionar, por ejemplo, la Ópera de Viena y el Festival de Salzburgo. Era, precisamente, esta ruptura la que buscaba el Gobierno austriaco, de la misma forma que el italiano trata de promocionar una imagen más allá de la pasta, la mafia y la moda, el brasileño ha huido del carnaval en una reciente exposición en el Guggenheim y el español, con un ciclo sobre el cine de Buñuel en el MOMA, se ha desmarcado de los clichés folklóricos'. Su La Vanguardia.

 

2 maggio 2002

In occasione dell'acquisizione di 200 nuovi titoli da parte della videoteca del Castello di Rivoli, KwArt intervista Marcella Beccaria, curatrice della collezione e della programmazione sui giovani artisti. Tra le circa seicento opere raccolte compaiono nomi come Nam June Paik, Vito Acconci, Gary Hill, Bill Viola, Jean Luc Godard. 'Nella metà degli anni ‘60 sono entrate in commercio le prime telecamere portatili e gli artisti hanno raggiunto un’incredibile libertà di registrare, ovunque si trovassero, ogni tipo di immagine[...]. Rispetto al film, che è molto più complesso da gestire, questo ha offerto un’immediata libertà e ha segnato una sorta di rivoluzione. Al tempo stesso ha aperto un nuovo campo di sperimentazione in un momento cruciale, un terreno dalle infinite possibilità anche per esprimersi. L’intervento del museo di Rivoli è quindi per storicizzare un mezzo che per sua natura ha resistito molto alla musealizzazione'.

 

2 maggio 2002

Prendendo parola nel dibattito sulla validità di alcune scelte progettuali di Norman Foster, The Times si schiera apertamente a favore dell'architetto inglese. Così nella recensione del progetto per i nuovi uffici della Greater London Authority: 'But for those who have been inside, including our Architechtural Correspondent, the new headquarters of the Greater London Authority promises to be one of the most innovative new buildings in the capital. Like all good architecture, the form of Foster’s building is dictated by its functions. The office of Mayor is new;transparency was the promised watchword of this new form of local government. And this is what the building delivers. A vast glass façade will shine out at night while it absorbs the gaze of the curious by day; inside the showpiece staircase winds above the assembly so that the public can surround their legislators as they debate the business of London'.

 

2 maggio 2002

I ricercatori del Cultural Virtual Reality Lab dell'University of California di Los Angeles mettono in dubbio l'efficienza di alcune architetture dell'antichità testate tramite la costruzione di costosi modelli virtuali all'interno di un progetto denominato Rome Reborn e avviato nel 1996. Voti incerti spettano al Colosseo, al Senato romano, al tempio di Saturno. Secondo quanto riporta il New York Times '...researchers have generally held that the entire Colosseum was a masterpiece of circulation, with people able to enter and leave in as little as 10 minutes. After touring the virtual Colosseum, now he is not so sure. [...]By reconstructing the building with three-dimensional computer modeling and then virtually "walking through" it, researchers have discovered that in some sections the building may have had all the efficiency of a railroad-style apartment on the Bowery. The model reveals dark, narrow upper hallways that probably hemmed in spectators, slowing their movement to a crawl'.

 

01 maggio 2002

Prenderà il via il prossimo 2 maggio, presso il Salone brunelleschiano dell'Ospedale degli Innocenti di Firenze, la sesta edizione del festival internazionale di architettura in video, una delle maggiori manifestazioni dedicate alla comunicazione dell'architettura e del suo progetto attraverso video, film e New Media. Organizzata dal Dipartimento TAeD dell'Università di Firenze attraverso iMage, la manifestazione di quest'anno, dal titolo BEYOND MEDIA/OLTRE I MEDIA, porrà l'accento sugli aspetti più significativi della trasformazione prodotta dai media nella produzione dell'architettura, proponendo un quadro delle più interessanti ricerche e concentrando l'attenzione sulle conseguenze prodotte dalla mediatizzazione in vista di una prossima definizione di nuovi scenari applicativi. Il programma, dettagliato all'interno del sito ufficiale, propone un denso calendario di proiezioni e incontri cui parteciperanno, tra gli altri, Ben Van Berkel e Caroline Bos (UN studio), John Thackara (doorsofperception), Andrea Branzi, Bernard Cache (Objectile), Clemens Weisshaar, Reed Kram, Markus Schaefer (OMA), Gabriele Del Mese (ARUP Italia), Paolo Desideri (ABDR), Kas Oosterhuis. In questa edizione uno spazio importante è riservato alle nuove generazioni di progettisti. BEYOND MEDIA/OLTRE I MEDIA propone interventi e presenta architetture progettate da  SPIN+, METROGRAMMA STUDIO, Ernesto Bartolini,  STALKagency, Giuseppe Mantia, Alberto Iacovoni (ma0), Thomas Bisiani, nicole fvr, A12, AnguillAMetrica, COEX, A.polis, HOV, Ghigos, 5+1 associati, SYNTAX, son:DA, as architecture, Privileggio Secchi, IaN+, Studioata.

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