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ARCHIVIO DICEMBRE 2001

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31 dicembre 2001

'Abbattere i mostri per ripensare il paesaggio. Fermare il cemento che devasta, stupra, sconvolge il
territorio e, nello stesso tempo, riportare la vita là dove le ruspe polverizzando gli scempi hanno lasciato buchi, crateri, terra nuda. E' il giorno della sentenza che sancisce la condanna per Punta Perotti, contro i "grattacieli dell'offesa" costruiti al di là di ogni vincolo sul lungomare di Bari...'. Dopo Punta Perotti, parla il ministro Melandri. Su La Repubblica, Maria Novella De Luca. Dalla rassegna stampa de l'ARCHITETTO.

 

31 dicembre 2001

'Sui principali quotidiani nazionali, da qualche tempo, è avviata una opportuna riflessione sui nuovi modelli urbani: sia in Europa che nel nostro Paese. Specialmente sul futuro della metropoli lombarda. Da Berlino a Barcellona a Milano, è avviata, da parte delle giunte municipali, una complessa manutenzione straordinaria che punta all'innovazione di diffuse strutture urbane...'. Paolo Sorbi sul quotidiano Avvenire, con "Così rinasce l'agorà".

 

31 dicembre 2001

L'archivio Scarpa va a Vicenza, nella sede del centro di architettura di Palazzo Barberan da Porto. 'Ad amministrare il fondo un'inedita commissione paritetica Ministero-Regione di prossima attivazione...'. Su Il Giornale di Vicenza, dalla rassegna stampa del Ministero per i Beni e le Attività Culturali.

 

30 dicembre 2001

Su La Stampa Alain Elkann intervista Massimiliano Fuksas. L'infanzia, l'architettura, le prime opere, il successo in Francia, la Biennale, gli architetti italiani meritevoli d'attenzione (IaN+ e Cino Zucchi), le torri, gli interventi nei centri storici, i nuovi progetti... L'articolo offre un approfondimento nella conoscenza di uno dei personaggi più sensibili ed abili nel seguire le evoluzioni dell'architettura e della cultura contemporanea, ed una traccia dei temi sui quali vedremo presto Fuksas impegnato.

 

29 dicembre 2001

Su l'Unità oggi in edicola Nicola Angirame introduce la mostra dedicata all'opera di Frank Gehry e approdata recentemente, dopo il successo newyorchese, al Guggenheim Museum di Bilbao. 'Probabilmente -concude l'articolista- non è la funzione che lo interessa, ma l'idea di arredare la città, aumentarne la monumentalità e orientarla secondo una mappa di originalità architettoniche che ne arricchiscano l'identità...'.

 

29 dicembre 2001

Il Dipartimento di Progettazione Architettonica e Urbana della Prima Facoltà di Architettura, Università di Roma "La Sapienza" annuncia il master dedicato alla "Progettazione di spazi interattivi per la comunicazione" realizzato in collaborazione con RAI Radio Televisione Italiana - Divisione Produzione Formazione, Ericsson Telecomunicazioni, Studio Azzurro. Il master -riservato a chi possiede un diploma di laurea o di laurea triennale/specialistica secondo la nuova normativa, senza limitazioni di provenienza- è orientato alla sperimentazione di scenari futuri di allestimento dello spazio architettonico e urbano, alla creazione di eventi e servizi interattivi multimediali dedicati agli utenti dell'UMTS. Per informazioni stefano.panunzi@uniroma1.it.

 

29 dicembre 2001

E' nata Archphoto, rivista online curata da Emanuele Piccardo e dedicata all'immagine fotografica dell'architettura. La rivista, che raccoglie tra gli altri testi di Stefano Boeri, Luigi Ghirri, Roberta Valtorta, Pierre Devin, annuncia l'esplorazione di un più ampio campo d'indagine, estendendo lo sguardo alle pratiche cinematografiche ed audiovisive. In ARCH'IT webzines una selezione dei più interessanti vortal italiani e stranieri.

 

29 dicembre 2001

'Paolo Soleri dice che non esiste il futuro, in maniera cauta, che è una categoria inimmaginabile e che i suoi non sono nemmeno progetti, ma semplici realizzazioni. L'Arcologia è sì una specie di filosofia, ma è letteratura. Né più né meno che Tolkien, Wells o Asimov. Serve a comunicare che ci sono persone che esistono e che stanno realizzando, autofinanziandosi, una specie di cattedrale nel deserto a Phoenix, USA...'. Domenico Cogliandro, Senza futuro. In ARCH'IT files, un 'messaggio ai viandanti scostanti, a quelli che fanno le cose, a quelli che sorvolano le parole ma non le rifuggono, a quelli che stanno cercando le loro radici'.

 

28 dicembre 2001

'Il mondo architettonico ha spesso interpretato la rivoluzione digitale come passaggio dalla progettazione al tavolo da disegno a quella al computer. Ma qual è, dal punto di vista delle possibilità di manipolazione dello spazio, la novità più profonda offerta dal nuovo strumento digitale? La risposta a ben guardare è quasi scontata, ma in essa si annida una tale carica rivoluzionaria, da essere stata pressoché ignorata da un mondo architettonico concentrato più su battaglie di stile che sull’indagine profonda della natura dello spazio...'. Con Eduction. Design by Algorithm, Marialuisa Palumbo indaga le strategie di progettazione e le problematiche teoriche del mondo digitale di Marcos Novak. In ARCH'IT extended play.

 

28 dicembre 2001

Questioning the subjectivity of space. In ARCH'IT interview Marialuisa Palumbo incontra Marcos Lutyens, artista anglo-spagnolo basato a Los Angeles, il cui lavoro è centrato sul rapporto tra coscienza, percezione, linguaggi, spazio e Nuovi Media. Uno dei suoi progetti tuttora in corso, Second Skin, esplora, in collaborazione con numerosi studenti dell’Architectural Association di Londra, strategie di ‘emergenza’ con finalità architettoniche. 'Lo spazio mentale per una persona cieca, generato dal suo mondo del sé -afferma Lutyens in un passaggio-, è radicalmente diverso da quello di una persona vedente. La bolla percettiva si muove principalmente intorno al senso uditivo, che sino ad un certo punto supplisce l’assenza di stimoli visivi. Allo stesso modo, il venir meno dello spazio visivo esterno sembra essere compensato da un mondo interiore amplificato che è poi riproiettato all’esterno sul mondo reale non visto...'.

 

28 dicembre 2001

In ARCH'IT produzione, lo spazio allestito per l'informazione sullo sviluppo teorico ed applicativo delle tecnologie di produzione digitale dell'architettura, Antonio Mancuso analizza il problema della Realizzazione di un prototipo di Marcos Novak. 'Gli oggetti concepiti da Marcos Novak possono considerarsi come un classico esempio di modellazione geometrica di forme libere. Con questo termine si intendono tutti i modelli per i quali non è immediato risalire ad una formulazione matematica. Ad esempio cilindro, cubo, sfera, cono ecc. prendono il nome di figure geometriche primitive e sono descrivibili per mezzo di equazioni cosiddette in forma chiusa... Relazioni simili esistono per tutte le altre primitive. Un esempio di forma libera invece è costituito, ad esempio, dallo scafo di una barca. Per questo tipo di geometria, non è possibile trovare un’equazione in forma chiusa (questo problema è stato affrontato nei secoli dai progettisti navali che ricercavano appunto ‘l’equazione di carena’)...'.

 

27 dicembre 2001

'In general, however, this phase was notable for the lack of substantial ideas it produced. Efforts to rally the city's architects resulted in rounds of meetings, organizational strategies, motivational pep talks and general scurrying. Eventually, those efforts could be pivotal in reframing architectural discourse in this country around issues of cultural weight. If so, it will be because of the monumental vacuum that this hyperactivity exposed. What we face now, in fact, are twin voids, one local, the other global. The first arises from the abdication of the public sector in the area of city planning. The second comes from New York's isolation from the rest of the urbanizing globe. Both stem from the collapse of historical perspective under the pressures of privatization'. Sulle pagine del New York Times Herbert Muschamp soppesa il valore delle iniziative architettoniche e non che si muovono intorno al Ground Zero.

 

27 dicembre 2001

In edicola da qualche giorno sotto il titolo di 'Frames', il libro 'dinamico' che riassume gli ultimi cinque anni del lavoro di Massimiliano Fuksas è stato presentato circa una settimana fa a Villa Medici a Roma. Il parco della villa ha fatto da sfondo all'installazione di nove maxischermi che illustravano, tramite i filmati di Filippo Macelloni e i video girati dallo stesso studio in occasione di ogni singolo progetto, i più recenti lavori dell'architetto e alcuni progetti di prossima realizzazione. Un rapporto, quello tra cinema e architettura, cui Fuksas dedica molta attenzione, individuando nella tecnica di montaggio delle immagini il momento di maggiore contatto tra le due arti.

 

27 dicembre 2001

'Per meglio conoscere ed approfondire l’attuale evoluzione del progetto d’architettura in Austria, ed accrescere uno scambio e un confronto con ciò che avviene in Italia, nasce MittelArchitetture, una serie di dialoghi tematici che hanno l’obiettivo di stimolare e accrescere la conoscenza dei diversi punti di vista confrontando, nella dinamica aperta dello scambio geografico e culturale, le specificità e le similitudini del fare architettura oggi...'. Dal prossimo 16 gennaio si svolgeranno a Roma, presso il Forum/Istituto Austriaco di Cultura, gli incontri MittelArchitetture. Dialoghi di architettura fra Austria e Italia. Il programma, a cura di Alberto Alessi, in ARCH'IT eventi.

 

25 dicembre 2001

Ugo Rosa commemora la scomparsa dell'architetto di sinistra: 'un defunto che defunse per eccesso di benessere'. 'Vi ricordate l'intellettuale di sinistra? Fino a ieri non solo questa domanda non avrebbe avuto alcun senso, semmai ci si sarebbe persino stupiti dell'aggettivo. L'intellettuale medio era di sinistra per definizione o, perlomeno, era simpatizzante. Praticava senza alcuna eccezione il galateo del "politically correct", tra i suoi profeti c'erano Roland Barthes e Levi-Strauss (piano piano, magari, sostituiti o affiancati, ma in modo sostanzialmente indolore, da Lacan, da Foucault, da Blanchot e da Derrida), consultava stoicamente l'enciclopedia Einaudi e, misteriosamente, si divertiva tantissimo alle battute di Woody Allen...'. Memorabilia, in ARCH'IT files.

 

25 dicembre 2001

'I muri in mattoni evidenziano lo schema della struttura portante e il volume monolitico d'origine (tipologicamente identificabile nel disegno delle finestre e nel tetto a falde). In corrispondenza delle principali direttrici di distribuzione interna i muri in mattoni perimetrali piegano e penetrano nello spazio della vecchia casa. Questi 'passaggi' sono evidenziati da tagli vetrati che si differenziano dalle altre 'finestre' in quanto varchi creati nel pieno del vecchio volume, interruzioni rispetto all'antica separazione...'. DAP studio presenta l'intervento di ristrutturazione e ampliamento realizzato nel 1994, per una Casa unifamiliare a Canelli (AT). In ARCH'IT architetture.

 

23 dicembre 2001

Dal 2 al 10 gennaio sarà allestita ai Giardini della Biennale l'installazione '01 ZOOVENICE', insieme di 11 ambienti video virtuali che faranno da scena a performances dal vivo. Il progetto, esplicitamente pensato per gli spazi del Padiglione Italia, nasce per opera di Fabio Massimo Iaquone all'interno del gruppo di ricerca artistica Elastic.

 

22 dicembre 2001

L'Edo-Tokyo Museum e il Tatemono-en ospitano sino al 20 gennaio 'Architecture of Tokyo', mostra in due atti sull'evoluzione architettonica della città giapponese dal 1600 ad un prossimo futuro. Anno di cesura tra i periodi storici coperti nelle due esposizioni il 1923, che vide crollare per effetto del terremoto circa il 60 per cento degli edifici di Tokyo e più del 70 per cento di quelli di Yokohama. 'In the arena of public buildings, Frank Lloyd Wright's stunning Imperial Hotel (completed 1922) and more modest structures, such as the Hall at Waseda University (1927) by Soichi and Takeo Sato, reveal Tokyo's rich architectural past. The breadth of historic references, from Gothic to Romanesque, shows Japanese architects eagerly embracing outside influences since the Meiji rulers opened hitherto isolated Japan to the outside world'. Su The Japan Times.

 

22 dicembre 2001

ArchiNed compie una breve ricognizione sugli argomenti affrontati durante un convegno tenuto a fine novembre a Rotterdam. 'Trans-urbanism: Fiction or Reality?' analizza il rapporto tra la forma della città e la sua percezione, e testimonia di controverse posizioni riguardo il ruolo dell'architetto nella definizione dell'organismo urbano. '...architecture and planning parted company in the 1960s. The separation occurred because people were of the opinion that architects were only concerned with the object and made no real contribution to the more abstract field of planning. In Wigley's view, architects have been responsible for this misdemeanour. Many architects thought - and still think - that the city would disappear or would alter dramatically under the influence of developments in technology. Rather than thinking about the future of the city, architects try in vain to define what the city actually is'.

 

22 dicembre 2001

Le Monde presenta due mostre allestite presso Galerie Kreo e Galerie Jousse Entreprise a Parigi, 'Sit Down 1950-2001' e 'Made in Black', che raccontano con oggetti diversi la storia del design degli ultimi cinquant'anni. 'Noir sur blanc, noir lumineux, noir élégant, noir probant. Une couleur pour le XXe siècle. Des formes que rien ne distrait de leur intensité. Le regard passe d'une table basse en macassar, massive et puissante, de Charlotte Perriand, à un ciel infiniment étoilé de Ruff ; d'une console en métal sur deux pieds en aile d'avion de Jean Prouvé à un panneau-tableau de Serge Comte, fait de dizaines de Post-it comme passés au charbon des idées sombres mais baptisé Blank (1998), pour dire que la page blanche n'est jamais tout à fait vierge'.

 

21 dicembre 2001

'La rinascita di 50.000 metri quadrati di città verrà affidata a nove tra i più promettenti gruppi di architetti italiani. E' la scommessa fatta dell'amministrazione comunale e dall'Immobiliare Novoli, per la zona ovest dell'ex area Fiat. L'iniziativa, unica nel panorama nazionale, è stata presentata ieri dall'assessore all'urbanistica Gianni Biagi e dall'amministratore delegato dell'Immobiliare, Epifanio Furnari. Ognuno degli architetti selezionati progetterà un edificio sul versante tra il futuro palazzo di giustizia e gli uffici della Regione...'. Olga Mugnaini su La Nazione.

 

21 dicembre 2001

Si è recentemente conclusa, con un incontro e la presentazione del catalogo pubblicato da Mandragora, la mostra dedicata dal SESV di Firenze all'opera recente di Michele Saee (Building Inc.). Andrea Ponsi ha raccolto alcune riflessioni, utili per una introduzione all'attività dell'architetto. 'Con l'affinamento del mestiere e la maturità dovuta ad una maggiore familiarità con il luogo ormai di elezione, e dunque anche per la continua frequentazione di maestri come Frank Gehry o Thom Mayne, del già citato studio Morphosis, il discorso di Saee si è sviluppato fino a trovare una sua personale cifra. Questa è caratterizzata soprattutto da un senso di leggerezza ed eleganza di diverso grado rispetto a questi stessi maestri...'. Instances of space, in ARCH'IT files.

 

21 dicembre 2001

Van Berkel & Bos definiscono la strategia di intervento per Ponte Parodi. In ARCH'IT architetture, Giovanna Carnevali presenta e commenta lo sviluppo del progetto vincitore del concorso genovese. 'La proposta elaborata da Van Berkel & Bos -scrive Giovanna Carnevali- consolida l'importanza strategica del ponte e lo rende catalizzatore rispetto a tutta l'area circostante, definendolo come referente per l'intero sistema del waterfront...'.

 

20 dicembre 2001

'...perché il Ministero non si attiva per promuovere la costituzione anche in Italia (istituzioni analoghe esistno in tutti i paesi d'Europa) del Museo nazionale dell'architettura contemporanea? L'opportuna decisione presa a favore dell'archivio Scarpa rischia di rimanere un episodio isolato...'. Francesco Dal Co su Panorama.

 

19 dicembre 2001

'L'interazione tra la persona e la macchina deve passare attraverso una definizione di limiti. La possibilità di settare prima di cominciare il gioco quelli che sono gli strumenti che mi permetteranno di vivere come io desidero la realtà del videogame. Quello che fino ad oggi per un'architettura lo si può fare solo al momento dell'elaborazione del progetto o al massimo durante una sua ristrutturazione, Kas Oosterhuis propone che sia possibile farlo molto più spesso. Vivendo l'architettura in un modo più emotivo e continuo mentre è proprio l'architettura a diventare instabile e modificabile...'. In ARCH'IT files Giammarco Bruno raccoglie alcuni recenti passaggi della ricerca di Kas Oosterhuis, a partire dal discorso di accettazione della cattedra di docente alla TU di Delft. Architecture goes wild.

 

18 dicembre 2001

Su Il Giornale, cronaca di Milano, Donatella Bono presenta il recente volume 'Milano. un secolo di architettura milanese dal Cordusio alla Bicocca', pubblicato da Hoepli e curato da Sergio Mazza e Giuliana Gramigna. 'Punto d'arrivo la Bicocca -riporta l'articolista- e dunque il futuro, che rappresenta "le avvenute conquiste e la strada da seguire"...' (sic). Dalla rassegna stampa del Ministero per i Beni e le Attività Culturali.

 

18 dicembre 2001

'Ricominciano i lavori al Centro d'arte contemporanea di Rifredi. Palazzo Vecchio ha deciso di impiegare più di 22 miliardi per realizzare un nuovo ambiente per mostre ed esposizioni...'. Ne parla oggi Paolo de Anna su La Nazione.

 

17 dicembre 2001

"L'archivio di Carlo Scarpa resterà nel Veneto, pur essendo ora patrimonio dei Beni Culturali". Su la Nuova Venezia la notizia della prossima comunicazione sulla destinazione degli oltre 31.000 documenti acquistati dal Ministero dal figlio, Tobia Scarpa. Su Il Gazzettino, a firma di Francesco Jori, un reportage sul dibattito animatosi intorno al caso.

 

16 dicembre 2001

'Myonichikan is one of only a few schools designed by Wright (...). Along with Yodoko Guest House in Ashiya, Hyogo Prefecture, the school is also the only other example of his work in this country to completely retain its original appearance (...). After three years of renovations it reopened last month as a venue for Jiyu Gakuen activities and for public events such as concerts, wedding receptions, conferences and other gatherings. It is already attracting visitors who enjoy strolling around the beautiful building laid out round a central lawn, soaking up an atmosphere so peaceful that it's hard to imagine this place is within a few minutes' walk of bustling Ikebukuro...'. Una ricca descrizione della celebre struttura recentemente rinnovata, su The Japan Times, a firma di Yoko Hani.

 

16 dicembre 2001

"Baratta punito per le nomine di Architettura" così La Nuova Venezia titola l'articolo di Enrico Tantucci. 'la ragione vera, storica, profonda della decapitazione di Paolo Baratta -ha affermato Sgarbi- sta nel fatto che ha rifiutato il confronto minimo sulle nomine dei responsabili di settore. (...) ha fatto l'errore del secolo: essendo vacante il posto di Massimiliano Fuksas il primo atto sarebbe stato discuterne con noi...'.

 

16 dicembre 2001

Alberto Iacovoni/ma0 presenta Bring the Noise, analisi di Fear of a Black Planet dei Public Enemy; gli H21 leggono Radical Reconstruction di Lebbeous Woods. Così prende avvio, a cura di Matteo Agnoletto, ARCH'IT collection: raccolta di testi scelti e commentati da architetti. Riferimenti culturali, dichiarazioni di poetica, elementi ritenuti necessari al momento della formulazione di una teoria per il progetto. Letture come pretesti, avvicinamenti al fare architettura.

 

16 dicembre 2001

Sull'inserto Domenica de Il Sole 24 ORE compare, a firma di Fulvio Irace, una presentazione del nuovo Auditorium realizzato da Renzo Piano a Parma. L'auditorium, scrive Irace, 'offre allo stesso tempo una conferma e una geniale variante degli schemi già utilizzati altrove con successo, risarcendo l'architetto dei grotteschi infortuni del grande progetto per Roma...'. Lo stesso supplemento culturale propone una lettura sulla retrospettiva dedicata a Jean Nouvel dal Beaubourg. La mostra, sottolinea Carlo Ratti nel suo intervento, 'rifiuta i canoni consueti delle mostre di architettura: nessun modellino o disegno tecnico, solo immagini in grande formato e proiezioni video in evidenza su uno sfondo nero...'.

 

16 dicembre 2001

'Viviamo in un'epoca che alla identità dei luoghi attribuisce soprattutto un valore «turistico», mentre per altri aspetti l'ideologia consumistica porta a svalutarne il valore normativo nella costruzione del futuro; ma non è una buona ragione per arrendersi. «L'inferno dei viventi - ha scritto Calvino - non è qualcosa che sarà; se ce n'è uno, è quello che è già qui, che formiamo stando insieme...'. Paolo Portoghesi nel suo intervento domenicale sul quotidiano Avvenire.

 

15 dicembre 2001

'Corviale, il complesso architettonico romano lungo un chilometro, deve essere abbattuto secondo la regione Lazio e la provincia di Roma. I rispettivi presidenti, Francesco Storace e Silvano Moffa, non hanno dubbi al riguardo. Per questo le due istituzioni, insieme all'Istituto autonomo case popolari di Roma (proprietario dell'immobile) e alla facoltà di architettura dell'università La Sapienza, promuoveranno un concorso internazionale d'idee per ridisegnare l'area di Corviale. Ieri nella capitale, presso la direzione generale del ministero per i beni e le attività culturali, si è svolto il convegno per decidere quale futuro riservare all'opera progettata da Mario Fiorentino, nata dalle tesi del 'Karl Marx Hof' di Karl Ehn, il testo del 1927 che ideava l'edificio 'individuo', un'unità simbolica contrapposta orgogliosamente al contesto urbano...'. Il commento di Giulio Ferroni su Italia Oggi, dalla rassegna stampa de l'ARCHITETTO.

 

15 dicembre 2001

'La stazione, organismo dai ricchi risvolti attributivi che ramificano in tutti i substrati sociali, si presenta nella sua unità architettonica come corpo in simbiosi con la città. Continua però a rivestire quello che, anche nell'immaginario collettivo più infantile, è l'espressione dell'attesa, della speranza del nuovo e della fantasia incoercibile del viaggio...'. In ARCH'IT architetture il progetto sviluppato da Kisho Kurokawa architects + da Dellapiana e Bermond des Ambrois in occasione del concorso per il Fabbricato Viaggiatori della nuova stazione ferroviaria di Torino Porta Susa e per una Torre destinata a servizi ricettivi ed uffici.

 

15 dicembre 2001

In ARCH'IT files, Luigi Prestinenza Puglisi presenta la seconda ed ultima parte del suo recente volume dedicato all'opera di ZAHA HADID, pubblicato da L'industria delle Costruzioni. 'Si evoca -conclude Prestinenza Puglisi- una linea di ricerca "che si allontana dall'oggetto e dalla sua correlata santificazione, verso campi di associazioni multiple, anticipatrici della necessità del cambiamento". Vengono in mente i recenti lavori di Toyo Ito con i quale, attraverso immagini fluide, si cerca di dare forma alla sempre più immateriale civiltà elettronica. Ma osservando gli elaborati della Hadid, in cui lo stesso disegno dei prospetti è oramai considerato superfluo, vengono alla mente anche le parole premonitrici di Peter Cook, personaggio di punta degli Archigram, che nel 1966 proponeva di pensare alla città non "come una serie di edifici, ma come una trama di avvenimenti che si intrecciano all'infinito"...'.

 

14 dicembre 2001

Le Monde presenta in anteprima, a firma di Harry Bellet, il programma del nuovo Palais de Tokyo, realizzato a Parigi da Lacaton & Vassal, la cui inaugurazione è fissata per il prossimo 19 gennaio. Sullo stesso quotidiano, Frédéric Edelmann, incontra i giovani architetti. 'Anne Lacaton, quarante-six ans, et Jean-Philippe Vassal, d'un an son cadet, sont enfants du pays, où ils se sont fait remarquer par deux maisons: l'une, spartiate, célèbre pour son prix, 430 000 francs ; l'autre, pour sa situation dans les pins et sa résistance souple aux tempêtes. Ils ont aussi construit pour l'université de Grenoble, ainsi que des bureaux à Nantes...'.

 

14 dicembre 2001

Ancora su Le Monde, la notizia della scelta di Rem Koolhaas per la ricostruzione del Museo d'Arte di Los Angeles. 'En préférant le projet de l'architecte néerlandais, qui prévoit de raser entièrement le musée à l'exception de son pavillon japonais, à celui de l'autre finaliste, le Français Jean Nouvel, qui réintégrait les bâtiments actuels dans une structure nouvelle, Los Angeles fait un choix radical...'.

 

14 dicembre 2001

'We can stop waiting for state officials to produce plans for redeveloping the city's Financial District. The Rebuilding of New York has already begun. The new American Folk Art Museum in Midtown, designed by Tod Williams and Billie Tsien, is a bighearted building. And its heart is in the right time as well as the right place. The design delves deeply into the meaning of continuity: the regeneration of streets and cities; the persistence and mingling of multiple memories in the changing polyglot metropolis; and the capacity of art to transcend cultural categories even as it helps define them...'. Herbert Muschamp sul New York Times.

 

13 dicembre 2001

'Dolore e sofferenza a volte sembrano l'unica costante delle nostre esistenze, e allora il senso di impotenza che ci possiede per disastri evitabili, scelte scellerate e interessate, incredibili silenzi, non è facilmente eludibile. Una strada a Roma è esplosa in questi giorni per una "perdita di gas", per la vergognosa indolenza e ignavia di chi deve, ripeto deve, far sì che questo non accada. È l'ultimo evento tristissimo, chi paga per tanto disastro? Chi sono i responsabili per il Vajont o Seveso, per i crolli degli anni Cinquanta e Sessanta, per le speculazioni immobiliari al Vomero, a Agrigento? Chi ha deciso che il petrolchimico doveva essere vicino Venezia?...'. Massimiliano Fuksas su l'Espresso si ribella alla congiura del silenzio. Dalla rassegna stampa de l'ARCHITETTO.

 

12 dicembre 2001

Su Archined, Marina van den Bergen relaziona sull'incontro avvenuto presso V2 di Rotterdam dedicato al 'trans-urbanism'. 'Architects, artists and researchers were asked to consider what methods might be developed and deployed to give form to new urbanism'. Tra questi Edward Soja, Lars Spuybroek, Christian Hübler, Scott Lash, Mark Wigley. 'As Wigley himself noted -scrive Marina van Bergen- what was painful was the big difference in approach to complex issues by researchers on the one hand, and architects and artists on the other. The latter category of speakers had difficulty looking beyond the frame of their own screens. Even Rem Koolhaas, who has set up the AMO research division alongside OMA, didn't get any further than a slide-show of recent projects, among them the Guggenheim in Las Vegas and a marketing strategy for Wired magazine...'.

 

12 dicembre 2001

'Massimiliano Fuksas scommette sul valore delle architetture razionaliste che compongono il sistema museale del quartiere romano dell'EUR...'. Su Il Tempo, cronaca di Roma e nel rapporto curato da Gianfranco Ferroni, su Italia Oggi.

 

12 dicembre 2001

'Fuller might judge us less ignorant now that his insights are, at last, starting to find mainstream acceptance - although the anticapitalism protests that disrupt superpower summits are a reminder that, for some, political words have yet to translate into actions. In a world of growing inequality between haves and have-nots, we need the dreams of Buckminster Fuller more than ever...'. Victoria James, su The Japan Times, presenta la mostra R. Buckminster Fuller. Your Private Sky, recentemente approdata al Watari Museum of Contemporary Art di Tokyo. Informazioni in ARCH'IT mostre.

 

12 dicembre 2001

Da oggi online il sito ufficiale del gruppo Morphosis. Lo studio di Santa Monica, diretto da Thom Mayne e attivo con numerosi progetti in diversi Paesi, si presenta con un ricco ed articolato sistema di informazione sulle attività presenti e passate. In ARCH'IT architetti un elenco dei più interessanti siti di architetti.

 

12 dicembre 2001

'Questa recente monografia, redatta in lingua inglese, presenta la produzione progettuale e teoretica dello studio West 8, fondato agli inizi degli anni Novanta a Rotterdam e divenuto in breve tempo uno dei più significativi riferimenti internazionali nel campo della progettazione ambientale e del design degli spazi pubblici. Il suo approccio si basa sulla convinzione che in ogni lavoro debba esserci una esplicita integrazione tra diverse discipline, tra la casualità del gesto e la complessità del sapere tecnologico; traspare anche la necessità di legare nel progetto la piccola e la grande scala, dal dettaglio costruttivo al disegno del paesaggio o di un'intera città...'. Una nuova lettura del paesaggio presentata da Paola Giaconia attraverso l'opera di West 8, nel volume pubblicato da Skira. In ARCH'IT books.

 

11 dicembre 2001

Il Musée d'art Moderne de la Ville de Paris presenta "Traversèes". 'In mostra le opere di giovani artisti che attraversano geografie e saperi, dall'architettura alla scienza alla letteratura'. Su Il Manifesto, Elena Del Drago presenta l'esposizione a cura di Hans Ulrich Obrist e Laurence Bossè allìinterno della quale compaiono, tra le altre, opere degli architetti Decoster & Rahm e di Didier Fiuza Faustino. 'Gli artisti "francesi" selezionati scrive Elena Del Drago- spesso sono nati altrove e scelgono questo paese come uno dei luoghi d'elezione dove vivere e lavorare, così la mostra, più che disegnare la formazione di un'identità artistica legata a una situazione territoriale precisa, conferma l'assoluta fluidità della cultura presente...'.

 

11 dicembre 2001

A conclusione della mostra su Michele Saee 'Instances of Space', che raccoglie negli spazi del SESV dell'Università di Firenze i materiali frutto degli ultimi cinque anni della sua ricerca architettonica, si terrà domani presso la sede di Santa Verdiana della Facoltà di Architettura un incontro coordinato da Marco Brizzi che vedrà partecipare insieme allo stesso Saee anche Gianni Pettena, Cristiano Toraldo Di Francia e Piero Frassinelli. In Arch'it convegni.

 

10 dicembre 2001

Una lunga, lunghissima attesa quella per la New Concert Hall di Philadelphia, iniziata nel 1908 con la presa di coscienza da parte della Academy of Music della necessità di una nuova sede dalle appropriate caratteristiche acustiche e appena terminata. Il New York Times ripercorre la storia dell'edificio, finalmente arrivato a realizzazione e prossimo all'apertura, passando per le proposte di Robert Venturi e Denise Scott Brown della fine degli anni '80 e giungendo al definitivo progetto di Rafael Viñoly.

 

10 dicembre 2001

Orchestrata dallo stesso Jean Nouvel, la mostra allestita al Centre Pompidou e aperta sino al prossimo 4 marzo si offre come un compiaciuto autoritratto, notevole per i materiali esposti e per la possente operazione di comunicazione che pecca unicamente per l'assenza di note critiche. Così Le Monde: 'Ordinairement entouré d'une garde d'inconditionnels, auxquels se sont joints quelques porte-plumes touchants par leur admiration sans réserve, comment pourrait-il envisager son travail comme relevant de la critique ordinaire ? Autrement dit comme une série où l'excellent, le moyen, voire le mauvais pourraient se succéder. Et c'est bien là sa faiblesse, qui permet à la médiocrité d'envahir le champ de cette excellence où il aurait pu durablement s'installer'.

 

10 dicembre 2001

Il Los Angeles Times recensisce il nuovo volume della collana 'Issues & Debates' del Getty Research Institute dal titolo 'Looking for Los Angeles', uno sguardo sul panorama architettonico, cinematografico e di cultura del paesaggio della città americana. 'All these perspectives--high and low--are valid as points of view, but are still incomplete, because seeing the actual L.A. requires the ability to imagine the large parts of the city that have been rendered invisible. [...] In one of the most evocative images of Los Angeles imaginable, the forms of houses shimmer over the summer brown emptiness of the vacant hillside, rows of surviving concrete steps leading up to vanished front doors that won't ever again open. But even this effort to materialize the lost Los Angeles isn't enough'.

 

10 dicembre 2001

L'AIA, American Institute of Architects, ha annunciato pochi giorni fa il vincitore dell'edizione 2002 del premio Gold Medal Award; si tratta del giapponese Tadao Ando, che riceverà il riconoscimento durante una cerimonia prevista per il prossimo mese di marzo. Una breve nota sul New York Times.

 

10 dicembre 2001

Prendendo le mosse da 'Mente e natura' di Gregory Bateson, Paolo Portoghesi tenta di spiegare il rapporto tra natura e architettura, lamentando l'incapacità degli architetti contemporanei di mutuare dalla natura non soltanto infallibili sistemi strutturali, ma anche la profonda armonia estetica che raccoglie sotto una tangibile unitarietà le manifestazioni più diverse. 'Per la cultura architettonica la chiara percezione della struttura che connette è fondamentale per riconquistare alla disciplina - costretta ad obbedire a regole del tutto estranee al suo campo di autonomia - un solido fondamento e un contatto profondo con la vita e le sue esigenze non solo materiali. Nata dalla osservazione dei fenomeni naturali (Vitruvio fa nascere l'architettura insieme al linguaggio, dopo la scoperta del fuoco e del piacere di stare insieme a godere del suo tepore) l'architettura si è sviluppata come un modo di pensare e di produrre basato sulle stesse leggi che governano il creato e le sue continue metamorfosi e da un rinnovato contatto con il «sacro enigma» potrebbe oggi recuperare il suo carattere di scoperta corale delle unità che lega la nostra mente e i suoi prodotti con la mente che pervade i fenomeni della vita'. Su L'Avvenire.

 

9 dicembre 2001

'L'ambientazione di un film in una grande città e la descrizione della sua vita è una costante del cinema delle avanguardie, poiché esso, come tutta l'arte del primo Novecento, è un'arte metropolitana...'. Con il saggio La città di Berlino nel cinema di Ruttmann e di Wenders, Claudia Lamberti confronta due casi celebri, quali 'Berlin, die Symphonie einer Großstadt' di Ruttmann (1927) e 'Der Himmel über Berlin' di Wenders (1987). In ARCH'IT movies.

 

8 dicembre 2001

Su antiThesi, Vincenzo De Gennaro scrive a proposito di alcuni recenti incontri romani, ad esempio quelli con Stephen Perrella, Hani Rashid o Winka Dubbeldam, ed il contemporaneo convegno 'La Basilica di Massenzio' tenutosi sempre a Roma presso la Facoltà di Ingegneria. 'Forse sto esagerando nella polemica -afferma De Gennaro rilevando le diverse risposte del pubblico- ma fa rabbia pensare al modo con cui si approcciano giovani leve a questi nuovi strumenti, capaci di potenzialità straordinarie ma che divengono fatalmente fuorvianti se non se ne colgono i confini. Dolente è ancora lo scotto di avanguardie rimaste con un pugno di mosche. Quando la storia si ripete e gli errori ritornano...'. Massenzio vs Hani Rashid.

 

8 dicembre 2001

Qualche giorno fa è stato pubblicato, all'interno della sezione a cura di Luca Galofaro, nella collana di volumi de L'industria delle Costruzioni, il libro ZAHA HADID, scritto da Luigi Prestinenza Puglisi. '1983. I riflettori si accendono -scrive Puglisi- su tre architetti formatisi alla Architectural Association di Londra. Sono Bernard Tschumi, Zaha Hadid, Rem Koolhaas che propongono, con un brusco e repentino mutamento di rotta, di sbloccare l'empasse creativa provocato dall'ancora dominante clima postmodern. [...] La trentatreenne irachena Zaha Hadid si aggiudica, con la proposta di longilinei corpi di fabbrica precariamente assemblati lungo il pendio della collina, il concorso per la costruzione di un complesso abitativo e ricreativo sovrastante la città di Vittoria a Hong Kong Peak...'. ARCH'IT propone ai suoi lettori, in due puntate, la lettura integrale del saggio. Nella sezione ARCH'IT files.

 

8 dicembre 2001

In ARCH'IT architetture, Marco Muscogiuri (Alterstudio) presenta il progetto vincitore del concorso per la nuova Biblioteca Europea di Milano (Beic), che sorgerà entro il 2007 nell'area dell'ex stazione di Porta Vittoria a Milano, elaborato da Bolles+Wilson e Alterstudio. 'Il progetto prevede la realizzazione di un edificio di grandi dimensioni, caratterizzato da un volume di circa 30 metri di altezza, posto su un basamento alto 5, che digrada verso est e verso ovest con due ampie rampe attrezzate a verde. L'edificio si pone come vero e proprio caposaldo nel tessuto urbano, un'Arca della Cultura e dell'Informazione ancorata al contesto urbano e regionale, un segno urbano imponente ma non pomposamente retorico, una forma architettonica che invita alla scoperta, evidenzia e mette in risalto i percorsi e i movimenti dei suoi utenti, organizzandone e strutturandone la molteplicità...'. Alterstudio ha anche vinto, nei giorni scorsi, il Concorso Nazionale di Progettazione Partecipata, indetto dall’INU-WWF-Ministero dell'Ambiente-Ministero Lavori Pubblici-Anci per la riqualificazione urbana del centro di Castenaso (Bologna). Anche questo progetto sarà prossimamente pubblicato sulle pagine di ARCH'IT.

 

7 dicembre 2001

Nicolai Ouroussoff, critico di architettura del Los Angeles Times, presenta il progetto con cui Rem Koolhaas ha vinto il concorso per il nuovo campus del Los Angeles County Museum of Art. Suscettibile di modifiche anche sostanziali a detta dello stesso progettista, il progetto è stato scelto per il radicale atteggiamento adottato, che prescinde dall'inorganico insieme di edifici preesistenti e opta per un oggetto del tutto nuovo, concepito come un insieme di strati orizzontali. '...the demolition of a major civic landmark should not be taken lightly. But the architect's audacious treatment of the past is what allows him to avoid the mind-numbing collage of vanity buildings that are typical of so many museums. Almost classical in its purity, his design places art back on its pedestal, then breaks down traditional cultural pretensions'.

 

7 dicembre 2001

L'architetto Joan Bassegoda, uno tra i massimi conoscitori della figura di Antoni Gaudì, ritiene finalmente di poter dare per certi i natali del grande progettista catalano a Reus, 'en el número 4 de la calle Sant Vicenç'. I lavori di restauro, per cui sono stati stanziati 2 milioni e mezzo di pesetas, cominceranno nei primi mesi del 2002. Su La Vanguardia.

 

5 dicembre 2001

E' pronta la nuova legge per il 'riordino' delle coste siciliane. Richiede in sostanza la redazione di un piano territoriale regionale e di piani comunali da approntare entro i nove mesi successivi alla entrata in vigore della legge, e prevede la riduzione della fascia di 300 metri dal mare a 150 metri, la possibilità di costruire -ovviamente a sostegno dell'immancabile sviluppo economico- nuovi agglomerati turistici all'interno della fascia di 30 metri dalla costa, e il 'risanamento' degli insediamenti abusivi. L'Unità usa toni niente affatto leggeri a commento della proposta di legge. 'Il centro destra siciliano può essere soddisfatto, alla fin fine. Era o no, l'abusivismo edilizio, il cavallo di battaglia? Abusivismo nel senso di sanatoria. Perché in Sicilia, da sempre, sulla questione si sono giocate le partite più interessanti in campagna elettorale. Un ricatto sottile, ma consistente. Usato da entrambe le parti: chi chiedeva i voti guardando alle villette sparpagliate sulle splendide coste di Sicilia e al loro futuro e chi quando doveva votare pensava a quelle stesse villette -spesso seconde e terze case- che aveva costruito e che rischiava di vedersi buttare giù dalle ruspe. ...La destra ha stravinto. I siciliani le hanno dato fiducia. Quindi adesso bisogna meritarsela'.

 

5 dicembre 2001

Nell'incontro avvenuto il 3 dicembre a New York sull'Ara Pacis voluto da Vittorio Sgarbi, Richard Meier sembra aver ammesso la scarsa attenzione al contesto del suo progetto e aver accettato come pertinenti le indicazioni del Sottosegretario ai Beni Culturali sulla opportunità di un intervento leggero e trasparente, limitato allo stretto intorno del monumento. Il Corriere della Sera ospita le parole dello stesso Sgarbi. 'E’ stato un incontro cordiale. Meier ha detto che ci rifletterà, ha ammesso che il suo è un progetto che potrebbe stare ovunque nel mondo e che tornerà in Italia a febbraio per vedere se è possibile ripensare al progetto. Questa è la vera globalizzazione, accogliere modelli prefissati di museo, schemi di uno stile internazionale certo di qualità ma non sempre adeguato all’ambiente, ai suoi rapporti, e qui non si tratta di una piccola struttura...'

 

5 dicembre 2001

Erich Mendelsohn, Frank Lloyd Wright's 1959 Beth Shalom Synagogue, Philip Johnson, Walter Gropius. A partire dagli studi e dalle realizzazioni di questi grandi architetti, il New York Times ripercorre l'evoluzione dell'architettura della sinagoga:
'Modernism changed the stylistic equation, making it possible for the first time to try to capture the essence of Judaism without recourse to forms associated with other cultures. That it was also suitable for a religion at least nominally resistant to graven images — and one seeking, after the Holocaust, to break clearly with tainted European models — might explain why modernism became the de facto vehicle for a "Jewish style." 

 

4 dicembre 2001

Giuliana Gramigna e Sergio Mazza, fondatori e per lungo tempo direttori della rivista Ottagono, sono i curatori di una interessante pubblicazione di Hoepli, 'Milano. Un secolo di architettura dal Cordusio alla Bicocca'. Il materiale raccolto è essenzialmente fotografico, e passa volutamente in rassegna non soltanto gli edifici di particolare rilevanza architettonica, ma tutti quelli in cui la città finisce per identificarsi; su Il Corriere della Sera una accurata recensione del volume.

 

4 dicembre 2001

ArchiNed riporta i risultati dell'incontro organizzato dal Berlage Institute, da Archilab e Alliance Française sul tema dei paesaggi ibridi, occasione in cui sono stati esposti i criteri progettuali di un gruppo di giovani architetti francesi che crea paesaggi artificiali rompendo le tradizionali relazioni tra natura e città. ' The transformation of architecture is an attempt to facilitate this experience: architecture as a new nature, an artificial landscape, but above all, a place to which one can retreat. As such, it offers a new take on the age-old question: How to retain nature in the context of increasing urbanisation. Not literally as greenery but as experience, aided by an architecture that gradually dissolves in the landscape: the dismantling of the city'.

 

4 dicembre 2001

Con una presentazione da parte di Matteo Agnoletto degli ultimi numeri di Gomorra, Crossing e ArchINT, la sezione ARCH'IT riviste avvia un nuovo servizio d'informazione. All'interno dell'edicola virtuale contenente l'elenco delle principali riviste italiane e straniere dedicate all'architettura ed al design, sarà reso disponibile un quadro delle più interessanti pubblicazioni, comprensivo degli indici storici e degli ultimi numeri in edicola.

 

3 dicembre 2001

Su Il Messaggero Giorgio Muratore ricorda la figura di Bruno Zevi, in occasione della mostra e del convegno a lui dedicati dalla Facoltà di Architettura di Valle Giulia. 'Mantenendo viva fino all'ultimo la sua volontà di cambiare, in un mondo sempre più assuefatto e conformista, Zevi ha combattuto fino alla fine la sua battaglia per l'architettura moderna'.

 

3 dicembre 2001

Sarebbero più alte dell'originale -1000 piedi contro 984- le due copie della Tour Eiffel di cui si pianifica la costruzione nel Sud della Florida, a Pompano Beach. Fortunatamente non tutti tra gli abitanti e gli amministratori della città si trovano d'accordo. 'In the city manager’s conference room, a blown-up color picture of the Eiffel Towers hangs on the wall, not far from an artist’s rendering of the defunct Mapei dream. According to city records submitted by Zohouri through a real estate appraiser’s office, the plan calls for 100 condo units, 50 hotel rooms, two floors of retail, three restaurant levels and a top-story lookout'. Dal Sun Sentinel.

 

3 dicembre 2001

'A chi giustifica la paura dei simboli con l'adesione alla modernità va detto con chiarezza che non c'è una sola modernità e ricalcare con molto ritardo le tracce di quella modernità che ha allontanato l'uomo dalla fede non è certo un modo per renderle omaggio anche perché vuol dire non tener nessun conto che c'è stata e c'è un'«altra modernità» che proprio di recente è stata messa in rilievo dalla critica a partire dall'opera di un grande architetto ingiustamente dimenticato: Rudolf Schwarz, «l'architetto nero», come lo chiamavano ironicamente i suoi colleghi per stigmatizzare la sua passione per l'architettura delle chiese'. Paolo Portoghesi si esprime sulla generalizzata paura del simbolismo in architettura; in Agorà, sezione di cultura del quotidiano Avvenire.

 

2 dicembre 2001

La Facoltà di Architettura di Roma Valle Giulia e l’IN/ARCH a quasi due anni dalla scomparsa di Bruno Zevi promuovono una Mostra-Convegno in suo onore. L’iniziativa, dal titolo 'Bruno Zevi. Lo spazio architettonico dall’antico al contemporaneo' e’ finalizzata ad approfondire il suo straordinario contributo alla cultura architettonica e contemporanea e si snoda nelle giornate del 3 e 4 dicembre. L'indagine si svolge su due fronti: quello relativo alla figura di Zevi, con particolare riferimento alla sua presenza nella Facolta’ di architettura di Roma, al suo ruolo di ideatore e fondatore dell’IN/ARCH, al suo costante impegno culturale e civile, e quello riguardante il suo pensiero rispetto alla storia dell’architettura italiana.

 

2 dicembre 2001

'Da qualche decennio ormai gli architetti romani si dividono tra depressione e autocompiacimento. Da un lato sembrano (sembriamo, sembriamo...) impotenti a cambiare una cultura politica e amministrativa abituata a ignorare con disprezzo ogni loro proposta e a cancellarli impietosamente dai processi di costruzione della città. Dall'altro si rivelano troppo spesso inclini a "rifarsi" di questa frustrazione con l'attitudine a mirabolanti prove grafiche e figurative (ieri manuali oggi digitali) che certamente hanno il pregio di mettere provvisoriamente in luce chi ha più talento ma che alla lunga finiscono per consolidare quella condizione di incomunicabilità tra la società e i suoi architetti più colti e coraggiosi...'. In ARCH'IT architetture Pippo Ciorra presenta Urban Periscope, la proposta di BASE1 (Cecilia Anselmi, Barbara Appolloni, Chiara Baccarini, Stefano Caiulo, Mattia Darò, Gianluca Evels, Simona Martino, Carlo Prati) premiata oggi con una menzione d'onore al concorso Europan 2001 di Mendrisio.

 

2 dicembre 2001

'Altro che città in necrosi, ripiegata su se stessa e sul suo passato ingombrante. Questo sembra proprio il programma di qualificazione urbanistica di una metropoli del futuro...'. Sul quotidiano l'Unità oggi in edicola, così Marco Bevilacqua riassume i principali temi architettonici attesi dalla città di Venezia, che vedono coinvolti tra gli altri progetti di Vittorio Gregotti, Mario Botta, David Chipperfield, Frank Gehry, Santiago Calatrava, Giancarlo De Carlo, Francesco Amendolagine.

 

2 dicembre 2001

Sull'inserto Domenica de Il Sole 24 ORE, Fulvio Irace presenta il Teatro degli Arcimboldi che aprirà a Milano, alla Bicocca il prossimo 19 gennaio. 'Il teatro disegnato da Vittorio Gregotti -scrive Irace- sconcerterà forse gli osservatori abituati al glamour di quelle architetture meditiche che egli tanto detesta come segno di decadenza dei costumi...'.

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